19 aprile 2013
Più a rischio chi fuma appena sveglio
I livelli di sostanze cancerogene sono più elevati in chi si accende la prima sigaretta entro la prima ora dal risveglio
MILANO
- Fumare immediatamente dopo il risveglio aumenta l’esposizione ai
carcinogeni presenti nel tabacco. La dimostrazione arriva da uno studio
della Penn State University, pubblicato recentemente sulla rivista Cancer, Epidemiology, Biomarkers and Prevention,
che ha valutato i dati di circa duemila fumatori americani. I
ricercatori hanno analizzato i livelli nelle urine di biomarcatori
specifici della presenza di carcinogeni dovuti al tabacco e hanno così
scoperto che il tasso di sostanze nocive in chi fuma entro i primi
cinque minuti da quando si sveglia è doppio rispetto chi aspetta almeno
un’ora. Oltre ad essere un valido indicatore del livello di dipendenza
da nicotina, il momento della prima sigaretta appare dunque, secondo gli
studiosi, come il secondo indicatore di "nocività" del fumo subito dopo
il numero di sigarette fumate nell’arco della giornata. E, come
dimostrato da altri studi, accendersi la sigaretta subito dopo il
risveglio aumenta anche il rischio di ammalarsi di tumore alla bocca e
ai polmoni.
FUMO: 70MILA MORTI ALL’ANNO - L’Organizzazione Mondiale della
Sanità stima che ogni anno il fumo uccida ben sei milioni di persone nel
mondo, più di 70mila solo in Italia, di cui circa 40mila per neoplasia
polmonare, 10mila per altre malattie legate al tabacco e oltre 20mila
per malattie cardiovascolari. Secondo un'indagine Doxa in Italia i
fumatori sono il 20,8 per cento della popolazione, meno del 2011, e la
percentuale più bassa degli ultimi 50 anni. Nonostante la consapevolezza
sui danni causati dal tabacco e la crisi economica, il 76,2 per cento
di quanti continuano a fumare non ha però cambiato le sue abitudini e
non intende smettere. E c'è di più: si sente in buona salute e mette le
sigarette al penultimo posto della lista delle spese da tagliare per far
fronte alla mancanza di liquidità.
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