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Anni fa, a causa del “metallo del disonore” ho perso un compagno di infanzia: un ragazzo come tanti altri, reduce da una missione in Jugoslavia. Non posso dimenticare, soprattutto non voglio far finta di niente come tanti pennivendoli ed intrattenitori italidioti. Oltretutto, nel 2004 il settimanale Famiglia Cristiana sotto la direzione di Antonio Sciortino, mi commissionò un servizio proprio sull’uranio impoverito. L’inchiesta non fu mai pubblicata, ma comunque profumatamente pagata per tenerla in un cassetto: è quanto ho già raccontato nel mio libro IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, pubblicato nel 2012. Al direttore Sciortino ho chiesto invano per anni una spiegazione. Pressioni istituzionali?
Oltre alle prove scientifiche – ben note allo Stato maggiore della difesa nostrana, eterodiretta dal patto atlantico – che alimentano una letteratura scientifica in materia ormai sterminata, negli ultimi 10 anni sono state emesse le prime sentenze giudiziarie definitive che sanciscono il nesso tra esposizione e patologia.
Le vergognose dichiarazioni del ministro Pinotti alla trasmissione Le Iene, andata in onda il 3 aprile 2016 Iene rappresentano l’ennesimo oltraggio non solo alla memoria dei soldati italiani deceduti, ma anche a quelli gravemente ammalati e in fin di vita.
In un Stato di diritto un ministro che fa dichiarazioni così menzognere, sulla pelle di tanti giovani militari italiani, dovrebbe essere dismesso istantaneamente.
Per la cronaca documentata, la stessa Roberta Pinotti, il 16 marzo 2013 in veste di parlamentare risulta cofirmataria della seguente richiesta di istituzione dell’ennesima, ed inutile commissione di inchiesta sull’uranio impoverito:
«Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, nonché le popolazioni civili nei teatri di conflitto e nelle zone adiacenti le basi militari sul territorio nazionale in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni, nonché agli effetti dell’utilizzo di vaccini».
La Pinotti è quella che ha dato i numeri al lotto sui caccia bombardieri nucleari F 35; bidoni volanti acquistati dall’Italia con i soldi degli ignari contribuenti.
A proposito: all’inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, è tornata la memoria, o ha tempo solo per elogiare la criminal-mafiosaTrilateral?
A cura di Gianni Lannes
Fonte e Articolo completo http://sulatestagiannilannes.blogspot.it
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