È deceduta Anna Umidetti, donna affetta da Sla che attendeva da tempo di iniziare la terapia basata sul Metodo Stamina.
È morta Anna Umidetti, una donna malata di Sla di Torre Annunziata. Dopo aver vinto un ricorso il 3 maggio scorso, era in attesa da oltre un mese del “sì” del giudice che avrebbe permesso alla donna di cominciare la terapia sperimentale basata sul Metodo Stamina a Brescia.
Non si tratta purtroppo del primo caso del genere, sempre per lo stesso motivo e in attesa di cominciare la terapia, ha perso la vita una bimba il 2 giugno scorso. Anche in questo caso la famiglia aveva vinto un ricorso ad aprile scorso, la piccola era in lista d’attesa ma non ce l’ha fatta ad attendere, era affetta da atrofia muscolare spinale.
Anna Umidetti è morta e il presidente di Stamina Foundations, Davide Vannoni, ha chiesto pubblicamente scusa alla donna malata di Sla affidando il suo messaggio ad uno dei social network più famosi in rete, Facebook:
“Gentile sig.ra Anna, scrivo queste poche righe per chiederLe pubblicamente scusa.
Mi dispiace veramente tantissimo di questi ritardi dovuti alle liste di attesa degli Spedali Civili di Brescia che preferiscono lasciare agonizzare per mesi le persone piuttosto che inserire nel laboratorio due nuovi incubatori da 5000 euro l’uno che, tra l’altro, Stamina gli presterebbe gratuitamente.
Deve comprendere, la burocrazia ha i suoi tempi, le esigenze organizzative di strutture complesse non possono soffermarsi su singoli ‘casi’.
Lo so, ho sentito nella voce di Suo marito qualche tempo fa la gioia di aver vinto un ricorso. Di aver ‘vinto’ la possibilità di darLe una speranza, la prima luce dopo anni di buio, ma abbia ancora un po’ di pazienza, solo un poco, vedrà che piano piano la lista di attesa si esaurirà.
Capisco la difficoltà a respirare e a deglutire, capisco le piaghe ed i dolori, ma non se ne abbia, il tempo passerà e speriamo tutti che qualcuno, a un certo punto, capirà.”
Mi dispiace veramente tantissimo di questi ritardi dovuti alle liste di attesa degli Spedali Civili di Brescia che preferiscono lasciare agonizzare per mesi le persone piuttosto che inserire nel laboratorio due nuovi incubatori da 5000 euro l’uno che, tra l’altro, Stamina gli presterebbe gratuitamente.
Deve comprendere, la burocrazia ha i suoi tempi, le esigenze organizzative di strutture complesse non possono soffermarsi su singoli ‘casi’.
Lo so, ho sentito nella voce di Suo marito qualche tempo fa la gioia di aver vinto un ricorso. Di aver ‘vinto’ la possibilità di darLe una speranza, la prima luce dopo anni di buio, ma abbia ancora un po’ di pazienza, solo un poco, vedrà che piano piano la lista di attesa si esaurirà.
Capisco la difficoltà a respirare e a deglutire, capisco le piaghe ed i dolori, ma non se ne abbia, il tempo passerà e speriamo tutti che qualcuno, a un certo punto, capirà.”
Il Presidente della Stamina Foundations Onlus parla di stupidità umana e di poca pietà nei confronti della donna, nella lettera affidata alla rete, parole pesanti quelle espresse da Vannoni che lancia una forte accusa agli Spedali di Brescia e nel lungo testo non dimentica di dedicare un pensiero al marito della donna, malata di Sla e morta questi giorni in attesa dell’inizio delle cure.
Fonte http://www.ultimenotizieflash.com/
Fonte http://www.ultimenotizieflash.com/
1 commento:
inspiegabili queste situazioni italiane e mai che qualcuno tenti di imporre questa cura promullgando una legge seria.
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