10 giugno 2013

Cellulari e rischi per la salute


Negli studi sul rapporto tra cellulari e tumori, il fattore determinante potrebbe essere quello dei condizionamenti economici. Delle grandi aziende su chi fa ricerca. Mentre tutti i giornali sparavano la notizia della (timida) retromarcia dell’Oms, che ha definito “potenzialmente cancerogeni” i telefonini, un gruppo di epidemiologi italiani, guidati da Angelo Levis, ha evidenziato un aspetto ben più interessante: gli studi effettuati “in cieco” (in cui, cioè, i ricercatori non sono a conoscenza se un soggetto faccia parte del gruppo degli esposti a un fattore cancerogeno o del gruppo di controllo) e non finanziati dalle aziende mostrano una correlazione positiva tra uso prolungato dei cellulari e aumento dei tumori del nervo acustico. Gli studi non “in cieco” invece non mostrano correlazioni. E finiscono quindi per assolvere i telefonini. I ricercatori italiani, spulciando i dati degli studi pubblicati finora, hanno scoperto che le ricerche che danno esito negativo sono basate su gruppi eterogenei di popolazione e considerano periodi di esposizione troppo brevi.Spiega Valerio Gennaro, epidemiologo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro: «Se si scompongono i dati e si concentra l’attenzione sulla popolazione altamente esposta (oltre le 4 ore al giorno di uso dei cellulari), per un periodo maggiore di 10 anni, si nota che il rischio di tumori cerebrali monolaterali raddoppia rispetto agli altri».

di Emanuele Isonio

fonte : Valori – Mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità

1 commento:

Anonimo ha detto...

Così è se vi pare!

Un saluto dopo due anni di assenza dai blog.

Gabriella