I governi si sono impegnati a tutelare i diritti umani solo a parole, in realtà hanno continuato a invocare questioni d’interesse nazionale, preoccupazioni in materia di sicurezza e ordine pubblico, per giustificare le violazioni di quei diritti.
In risposta, in tutto il mondo la gente è scesa per le strade e ha esplorato lo straordinario potenziale dei social network, per portare alla luce repressione, violenza e ingiustizia.
Alcune persone hanno pagato a caro prezzo: sono state denigrate, incarcerate o hanno subito violenza. Ancora una volta atti di coraggio e di resistenza, individuali e collettivi, sono serviti a portare avanti la lotta per la difesa dei diritti umani e hanno puntato i riflettori sulle azioni dei governi e sui potenti interessi acquisiti.
Questo Rapporto testimonia il coraggio e la determinazione di donne e uomini che, in ogni parte del mondo, hanno chiesto a gran voce il rispetto dei loro diritti e proclamato la loro solidarietà nei confronti di quanti hanno subito violazioni.
È anche la dimostrazione di come, nonostante i molti ostacoli lungo il percorso, il movimento di difesa dei diritti umani stia diventando sempre più forte e profondamente radicato e come la speranza che questo instilla in milioni di persone continui a essere una potente forza per il cambiamento.
Leggi il Rapporto http://rapportoannuale.amnesty.it/2013/introduzione
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