11 agosto 2008

Trucchi Olimpici. Sta andando TUTTO bene?

Ciao a tutti, è qualche giorno che non pubblico post, ma ultimamente sono indaffaratissimo. Sarà l'aria olimpica (non credeteci), ma ultimamente i miei pensieri vanno a fare attività fisica in prima linea. Quindi quando il caldo incomincia a dare una tregua, me ne esco con la mini-carrozza e ... vado a sudare (Dio quanto sono arrugginito!!! ...sigh).

Le Olimpiadi di regime sono iniziate da qualche giorno e vi devo confessare che, malgrado abbia invitavo a boicottare seriamente le gare in tv, purtroppo ogni tanto mi è capitato di dargli uno sguardo.
Che cosa ho provato? Tristezza!!
Tristezza, nel vedere gli atleti gareggiare come niente fosse, concentrati solamente con il raggiungimento di una medaglia che potrebbe cambiargli la vita dal punto di vista economico.
Tristezza, nel vedere gli spalti sempre pieni... di cinesi (sono un miliardo e mezzo...), mentre raramente troviamo le belle inquadrature degli anni passati, che mostravano multitudini di genti, di nazioni diverse, tutti assieme a seguono le gare e i propri beniamini, ma fraternizzando, nel pieno spirito olimpico.
Tristezza, nel vedere e sentire nei media che l'unica cosa che contino siano le gare, invece di sensibilizzare l'opinione pubblica sul come il governo cinese tratta i suoi cittadini.


http://vitadigitale.corriere.it/foot.jpg

Niente di grave, niente di nascosto. Anzi, l'hanno detto loro stessi, per la precisione tale Gao Xiaolong - a capo del team per gli effetti visivi della cerimonia di inaugurazione (qui vedete le foto) dell'Olimpiade di Pechino - al Beijing Times: "I fuochi d'artificio a forma di enormi impronte nel cielo visti in televisione in realtà non c'erano: è stato un lavoro di computer grafica aggiunto allo spettacolo". Lo riporta il Telegraph. (Fonte: Una cinesata. Dal blog Vita Digitale di Federico Cella.)



Ma c'è dell'altro... pubblico un bellissimo articolo comparso stasera nel sito di Eurosport e che mi trova perfettamente d'accordo.

Pechino 2008: Ma non vanno "troppo" forte?

Eurosport - lun, 11 ago 20:16:00 2008

I record mondiali crollano uno dopo l'altro allo Water Cube di Pechino. Gli atleti hanno migliorato mostruosamente? Il costume ha il motorino? O è solo il solito Cera con cui ci ha ingannati Riccò?

SWIMMING 2008 Beijing 2008 Phelps - 0

Record mondiali stracciati, record olimpici come se piovessero, record continentali e nazionali battuti, strabattuti, demoliti con una facilità incredibile. Si resta sbalorditi, come quando nello sprint finale della 4x100 stile libero vedi cinque nazioni nuotare sotto il primato precedente, migliorato di 4 secondi. Una progressione tale nella specialità non si registrava dal 1940, altri tempi, altro nuoto, altro sport.

Non è il quartetto statunitense ad impressionare, non è la nostra Federica Pellegrini con il record in batteria, è tutto il complesso che in un senso ci esalta tutti insieme al grido di "Che grande Olimpiade!", ma d'altra parte ci preoccupa, perché ormai sappiamo tutti che lo sport agonistico ad alti livelli è tremendamente a contatto con quello delle sostanze proibite, un mondo cui il nuoto non ha mai voluto relazionarsi in modo serio.

Nessuna accusa, sia chiaro. Ma a pensar male il più delle volte, si sa, ci si prende. E poi non possono farci bere la questione del costume superveloce, perché il miglioramento tecnologico e lo studio dei materiali più adatti al movimento in acqua ti può regalare qualche centesimo, non certo 4 secondi!

Ci fosse da raccontare un'Olimpiade di soli sorrisi, allora faremmo dei grandissimi complimenti a tutti gli allenatori e ai preparatori atletici, in grado di tirare a lucido atleti sovrumani. Ma gli interessi che girano attorno al mondo dello sport spingono sempre di più l'uomo verso la scappatoia, sicché il fatto che a Pechino non venga eseguito il test per scoprire l'Epo di terza generazione lascia francamente perplessi.

Luca Stacul


Fonte: http://it.eurosport.yahoo.com/

06 agosto 2008

Rimini 24/30 Agosto XXIX Meeting per l'Amicizia tra i popoli

Scatta Domenica 24 Agosto, a Rimini, la Ventinovesima Edizione del "Meeting per l'Amicizia fra i popoli" organizzato come ogni anno dal Movimento Cattolico Comunione e Liberazione.
Il Meeting è un festival estivo di incontri, politica, cultura, musica, sport e spettacolo che nel corso degli anni ha avuto sempre maggior successo tra la gente e i media.
Il Meeting di Rimini con le sue 700mila presenze medie, 400 mostre, 3.000 incontri, 5.000 personaggi e i circa 850 giornalisti, accreditati durante l'ultima edizione, lo hanno portato ad essere il festival estivo più frequentato del mondo.
I dibattiti pubblici tra i maggiori rappresentati politici degli schieramenti di centro sinistra e centro destra hanno portato nelle passate edizioni, secondo me, quelle prove di dialogo che hanno ottenuto con le ultime elezioni amministrative, l'allontanamento dal panorama politico italiano, dei partiti più oltranzisti e radicali di estrema sinistra, dando vita così ad un sistema politico più "morbido" rispetto al passato, dando vita ad un bi-partitismo, molto simile nei contenuti e non solo... (PD+L) .

Quest'anno nel Meeting si dibatterà sul tema: "O protagonisti o nessuno".
La responsabile del Meeting Emilia Guarnieri, alla presentazione della manifestazione, ha sottolineato che: "L'uomo deve tornare protagonista della propria vita" - e ha ribadito che - "bisogna offrire un esperienza umana generata dalla fede cristiana che induce speranza".
Sempre in merito al tema ha spiegato che: "se il protagonista di oggi è colui che cerca solo il successo allora si rischia solo l'illusione di esserci in un triste e vuoto formalismo alimentato da scetticismo e cinismo."

http://www.entrainhotel.com/html/img/contenuti/manifesto-meeting.jpg

Il Manifesto dell'edizione 2008 del Meeting di Rimini


Sfogliando nel programma sul loro sito ufficiale, ho trovato una bellissima testimonianza di vita che pubblicizza una delle tante mostre presenti al Meeting intitolata "Misurare il Desiderio infinito? La Qualità della Vita"
Sarà accaduto anche a voi di accusare il contraccolpo di incontri come quello con Pierre Mertens , che parlando di sua figlia nata con la Spina Bifida (e che secondo il pediatra non avrebbe dovuto vivere che poche ore), dice con un grande sorriso: “… la cosa più bella che mi è capitata nella vita è mia figlia Liesje ”.
Testimoni così, riescono a farci provare allo stesso tempo una gioia profonda e un disagio strano: una gioia reale, di quelle che ti fanno vivere l’istante dopo guardando diversamente le tue preoccupazioni e attese. Ma insieme un disagio perché mettono in crisi quello che facciamo tutti i giorni; infatti se questa è la vita, e sentiamo che è quella vera, ardua ma corrispondente fino in fondo, ma allora perché ne teniamo così poco conto nelle leggi che accettiamo, nelle costruzioni e nelle scelte che ogni giorno facciamo? Perchè continuiamo a lasciarci prendere la mano, il cuore e la testa da una apparenza prepotente ma insufficiente e ultimamente inadeguata all’infinito desiderio dell’uomo?
La mostra nasce dal tentativo di accettare questa provocazione non solo personalmente ma anche nel nostro lavoro medico. È da tutti riconosciuto che migliorare la qualità della vita è compito integrante della medicina, tuttavia oggi in nome di una sbandierata insufficiente qualità (rispetto a cosa?) vengono perpetrate o proposte, nei nostri paesi cosiddetti civili, le azioni più disumane (sospensioni di nutrimento e liquidi a malati gravi, aborto, eutanasia, non rianimazione dei neonati immaturi, ma anche scelte terapeutiche quotidiane altrettanto gravi anche se meno estreme). Basta leggere le cronache di quotidiane menzogne dei nostri giornali.
Il percorso della mostra segue le domande che ci siamo progressivamente posti ed è diviso in alcune “stanze”.
Si inizia entrando in una stanza “medica” nella quale si vede in breve la storia dello studio della qualità della vita in medicina. Mettere a tema la qualità della vita è indice di una attenzione: non solo ci si preoccupa di allungare la vita, ma anche di quale vita si rende possibile. Alla stanza medica segue la seconda stanza “della conoscenza”, dove ci si interroga sul fenomeno, appunto, della conoscenza. C’è infatti conoscenza immediata, dettata dall’evidenza riconosciuta (è pane, piove…), ma la maggior parte delle cose sono conosciute indirettamente (il fatto che ci sia l’America, che un altro mi voglia bene, anche tutta la cultura e la storia…) attraverso qualcun altro. Ecco la conoscenza indiretta: un altro comunicandomi la sua esperienza mi fa conoscere qualcosa di nuovo, un testimone rende per me la realtà trasparente.
La terza stanza si apre sul “racconto” di alcuni testimoni: Pierre Mertens ci racconta l’esperienza vissuta con sua figlia Liesje, altre testimonianze vengono dagli Hospices, o da altre situazioni durissime: AIDS, prigioni, Gulag e ci rivelano non un modo di sopravvivere ma vite piene e compiute. Ma come è possibile? Che cosa rende di qualità una vita? Infatti solo conoscendo veramente cos’è una vita di qualità, potremo aiutare a migliorarla. Non c’è nulla di automatico: c’è stata una mossa della libertà. Insomma c’è un viaggio da fare, c’è da inoltrarsi in mare aperto, verso l’ignoto. La mostra ci fa proseguire in questo viaggio – che diventa personale (diventa il nostro viaggio) e allo stesso tempo provoca a un ripensamento sui luoghi della cura – offrendoci l’aiuto dello sguardo di una artista (Marie Michèle Poncet) che ha fissato le osservazioni fatte durante un suo ricovero in disegni e acquarelli, nel suo “carnet de voyage” in ospedale. Si ritorna alla fine sul tema medico interrogandosi se veramente i questionari in uso non siano molto insufficienti a evidenziare una vita di qualità.
Il percorso si conclude con l’invito ad utilizzare questa conoscenza attraverso testimoni nei gesti di cura, nella costruzione dei luoghi della cura, nella stesura delle leggi perché l’uomo non sia ridotto proprio in quello che più lo caratterizza: un desiderio infinito che cerca nella realtà la risposta alla sua attesa di bene e di felicità.

A cura dell'Associazione Medicina e Persona
Cordinamento Generale: Giorgio Bordin e Paola Marenco
Per Approfondire:
Il sito ufficiale di Comunione e Liberazione
Il sito ufficiale della Fondazione Meeting dell'amicizia fra i popoli

http://www.comunioneliberazione.org/immagini/giusspapa_g.jpg
Don Luigi Giussani (1922-2005) fondatore del Movimento Cattolico Comunione e Liberazione, con il Papa Giovanni Paolo II (© Osservatore Romano / Mari)

05 agosto 2008

Viaggiare in aereo nell'UE: pari dignità per i disabili

Le frequenti criticità per i disabili in aeroporto sono purtroppo note, come riportato in degli esempi che che i visitatori del Blog hanno espresso nei loro commenti, così come le violazioni, più o meno esplicite, dei diritti.
Grazie al nuovo Regolamento Europeo CE 1107/06 entrato in vigore dal 26 Luglio 2008 (finalmente un documento ufficiale), le persone con ridotta mobilità possono viaggiare in aereo senza ostacoli e finalmente possono maggiormente vedere garantite i propri diritti e non essere considerati dei “clienti speciali o straordinari”, quando si deve prendere un aereo.

Il documento – circa 9 pagine e scritto con un linguaggio normativo accessibile - affronta questioni di fondamentale importanza per superare atteggiamenti discriminatori, quali il divieto per un vettore, un suo agente o un operatore turistico di rifiutare la prenotazione di un volo o l’imbarco ad una persona con disabilità, o il diritto all’assistenza negli aeroporti, che dovrebbe corrispondere “nella misura del possibile, alle esigenze specifiche del singolo passeggero”.
Sono circa ben 127 milioni (il 10%) in Europa le persone che potranno beneficiare di questo nuovo regolamento e ben 500 gli aeroporti sparsi nell'intera Unione Europea.

Per quanto riguarda la qualità del servizio e la formazione del personale, nell’articolo 11 possiamo leggere: “I vettori aerei ed i gestori aeroportuali dovranno assicurare che tutto il proprio personale, compreso il personale alle dipendenze di un subappaltatore, che fornisce un’assistenza diretta alle persone con disabilità e alle persone a mobilità ridotta sia in grado di soddisfare le loro necessità, a seconda del tipo di disabilità”.

La nuova normativa è stata di recente illustrata anche al Terminal 5 dell'aeroporto di Fiumicino, dove è stata sperimentata la formazione dei 260 addetti, provenienti dal mondo dell’associazionismo, che avranno il compito di fornire assistenza ai passeggeri in partenza e in arrivo dagli scali romani, Fiumicino ma anche Ciampino.
Sempre presso l’aeroporto romano di Fiumicino sono presenti un pannello audiovisivo con scritte in braille - una specie di mappa aeroportuale con tutte le informazioni utili per muoversi agevolmente all’interno dello scalo -, una serie di piste apposite in gomma verso i servizi igienici e una “‘Sala amica” che costituisce un punto di attesa studiato appositamente per le persone con disabilità o con una mobilità ridotta.

Infine ecco il parere di Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione Europea: «La maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti fanno già sforzi sinceri per offrire l’assistenza necessaria. Tuttavia non tutti provvedono ad un’assistenza completa e garantita».


http://www.disabiliforum.com/prodotti/img/aereo.gif

Finalmente uno stralcio di legge (dopo tante parole e qualche rattoppo frettoloso) che regolamenterà una problematica molto importante e che come abbiamo visto interessa il 10% della popolazione europea.

04 agosto 2008

Nuovo Scambio Banner

Due parole per annunciare che questo pomeriggio ho portato 2 novità al sito di Niente Barriere:
  1. ho rinnovato l'immagine della testata in quanto penso che cosi sono più visibili le informazioni basilari di questo Blog (titolo blog e indirizzo web);
  2. contemporaneamente ho creato anche un altro piccolo banner che spero troverà posto in molti siti Amici Blogger.
Il codice del piccolo banner lo troverete qua sotto, invito chi già c'è l'ha, per cortesia, di sostituirlo, Grazie!!!

http://img110.imageshack.us/img110/4851/minibannerbisur5.jpg



03 agosto 2008

I 9 punti della vergogna cinese


http://it.reuters.com/resources/r/?m=02&d=20080801&t=2&i=5399933&w=&r=2008-08-01T141940Z_01_NOOTR_RTRIDSP_0_OITLR-ECLISSI-SOLARE-MIGLIAIA
(Reuters)

Quello che vedete in alto è una foto della Grande Muraglia scattata Venerdi 1 Agosto, in occasione della bellissima eclisse solare che è stata visibile in Cina, dove non è però stata considerata uno spettacolare evento celeste, ma piuttosto un presagio infausto. Infatti in Cina le eclissi solari sono considerate un evento foriero di sventura. Altro cattivo auspicio prima delle imminenti Olimpiadi di Pechino 2008.

Non sono superstizioso ma c'è da augurarsi che questa manifestazione dia il là per frantumare nel minor tempo possibile un regime indegno che nel corso degli ultimi anni, grazie al grande sviluppo economico, sta acquisendo un enorme potere che sta in qualche modo portando l'idea di copiare alcune delle sue politiche restrittive anche in occidente (vedi internet).
Riporto in basso alcune tra le più famose restrizioni che il governo cinese attua per tenere in scacco l'enorme popolazione cinese.

http://www.living-chinese-symbols.com/images/beijing2008.jpg

1 - LAGER. In Cina si chiamano 'laogai', parola che tradotta significa "riforma attraverso il lavoro". Altro che riforma, i laogai sono come i lager e i gulag. Oggi esistono in Cina 1316 laogai per cinque milioni di cinesi reclusi. I dissidenti o vengono ammazzati o finiscono lì: ne escono o morti o impazziti dai lavaggi di cervello e dalle 18ore al giorno di lavoro condite da pestaggi, scariche elettriche, manette ai polsi e alle caviglie, sospensione per le braccia, privazione del cibo e del sonno.
2 - PENA DI MORTE. Dati ufficiali: 1770 esecuzioni nel 2005 (record mondiale). Dati ufficiosi: le esecuzioni, l’anno scorso, sono state almeno 10mila. In Cina si viene condannati a morte per 70 reati, fra cui: avvelenamento di bestiame, disturbo dell’ordine pubblico, traffico di droga, corruzione, truffa e, per chiudere in bellezza, evasione fiscale e contrabbando di sigarette.
3 - L’ABORTO SELVAGGIO. E’ vietato tutto, in Cina, tranne l’aborto; anzi, l’aborto si incoraggia. Si può sempre, fino al nono mese. Centinaia di migliaia di casi si registrano ogni anno: più volte i bambini, ancora vivi, vengono abbandonati e lasciati morire per strada, come fossero immondizia.
4 - UN FIGLIO A TESTA. In Cina c’è la politica del figlio unico (possibilmente maschio): e decide lo Stato, cioè, il partito comunista, quando lo puoi 'programmare'; serve una licenza per procreare. Ormai da decenni 550mila bambine vengono ammazzate ogni anno. Nel Paese ci sono sempre meno donne; nel giro di qualche anno il 20% dei cinesi maschi rischia di non avere una compagna al fianco.
5 - IL MERCATO NERO DEGLI ORGANI. La Cina fa business, soprattutto all’estero, con il trapianto degli organi: quasi un miliardo di euro all’anno. Il 90% almeno arriva dai detenuti ammazzati. Il 'listino prezzi'? Il cuore è venduto fra i 100 e i 130mila euro, il polmone fra i 120 e i 140, il fegato fino a 100mila e un rene circa 50mila. Nel 2005 sono stati venduti 8mila reni, 3700 fegati, 80 cuori. 41.500 interventi sono stati eseguiti negli ultimi 5 anni. Naturalmente i familiari delle persone a cui sono stati tolti gli organi, neppure sono stati avvisati.
6 - NO DIO. Dio, in Cina, è il Partito Comunista. Le religioni sono tabù (e quindi perseguitate). Il governo cerca di addomesticare il cristianesimo (12milioni di cattolici) e ha creato la Chiesa Patriottica i cui sacerdoti dovrebbero rispondere al Partito e non al Papa. Ma almeno otto milioni sono i fedeli 'sotterranei', cioè i clandestini, che rischiano in teoria ogni giorno di essere arrestati.
7 - PRETI SCOMPARSI. I preti sotterranei devono dire messa di nascosto, spesso cambiano rifugio e letto ogni sera per evitare guai, vengono ordinati sacerdoti nel pieno della notte e comunque _ nonostante tutte i tentativi per dribblare le censure di stato _ ogni tanto scompaiono. C’è una lista di 50 uomini di Chiesa di cui non si sa più nulla da mesi, in alcuni casi anni.
8 - CENSURA. In Cina libri, giornali, radio e tivù non possono criticare il governo; si rischia di finire spediti nei laogai. I giornalisti stranieri che lavorano in Cina devono firmare una carta delle regole; ogni volta che lasciano Pechino, devono comunicarlo al governo. Censura selvaggia su Internet: 30mila tecnici controllano, siti per sito, che non ci siano parole, articoli o altro 'sgraditi'. 1041 parole sospette sono vietate: ad esempio democrazia corruzione, manifestazione. libertà, sciopero, sesso. Google, Yahoo e Msn, per lavorare anche in Cina, si sono autocensurati: Wikipedia no, e infatti a Pechino e dintorni è oscurato. ,Telefoni (compresi sms) supercontrollati.
9 - MORIRE DI FAME (O PER SCELTA). Il miracolo cinese? Sì, sulla pelle di 500milioni di lavoratori. In Cina si continua a morire di fame. Quei 500 milioni sono i cinesi che vivono con neanche 30 euro al mese, cioè un decimo di quanto guadagnano per sopravvivere gli operai delle grandi città come Shangai. In tanti si lasciano andare e si tolgono la vita. Il suicidio è la prima causa di morte, in Cina, per i giovani tra i 15 e i 35 anni. Quattordici abitanti su 100mila, in media, si tolgono la vita ogni anno. Un milione di suicidi all'anno: nel mondo solo Giappone s Sri Lanka hanno una media peggiore.

http://img99.imageshack.us/img99/1576/boycottzz7.jpg

BOICOTTIAMO CON TUTTI I MEZZI LE OLIMPIADI CINESI!

Nel Blog di Alessio sono presenti l'elenco di tutti gli sponsor che hanno sganciato fior di denari per gemellarsi con questa indegna manifestazione, boicottiamo anche loro!!!