16 agosto 2010

Torniamo a Settembre

Il Blog Niente Barriere si prende un periodo di pausa ma promette di tornare a Settembre con alcune novità. Buone vacanze a tutti (a chi se le può permettere) e un saluto da Raimondo ^^

Immagine: panatronics.eu

09 agosto 2010

La TV mi guarda in cagnesco

Senz'altro la soluzione di molti mali di questa società ....


Ebbene, devo confessarlo, seppur sottovoce e tenendomi alla larga da orecchie indiscrete, da ormai un anno ho spento la TV. O meglio la “rivoluzionaria” tecnologia del digitale terrestre ha eliminato dal palinsesto televisivo la mia casetta arroccata sui monti, ma io non ho mosso un dito per porre rimedio al problema. Sarebbe stato sufficiente acquistare una parabola in sconto convenienza dagli scaffali brulicanti di tecnologia in qualche centro commerciale, per riappropriarmi del caleidoscopio di colori con annessa cacofonia di sottofondo, ma non me la sono sentita.

L'ho abbandonata senza vita là, sul vecchio mobile di mia nonna, dove allignava ormai da molti anni, senza neppure tentare di rianimarla, e giorno dopo giorno sto imparando ad ignorarla. Ho deciso che il cervello è troppo importante per affidarlo a un telecomando.

Nelle prime settimane non è stato facile, lo schermo nero occhieggiava accattivante facendo leva sulla forza dell'abitudine, invitandomi a prendere in mano il telecomando, per immergermi nella melassa infopubblicitaria di un "telebugia", ...


... nella tenzone simulata di un dibattito politico, nella superficialità di un falso approfondimento giornalistico, nello stupidario della pubblicità a pioggia, annegata all'interno di un serial poliziesco, nella babele multiforme del calcio "parlato", mero succedaneo di quello giocato trasmesso a pagamento, nei gingle ipnotici degli spot dei telefonini, nelle voci rassicuranti degli esperti che dissertano con dotte disquisizioni nel merito delle ultime tendenze stagionali, sciorinando cifre, dati e granitiche certezze estrapolate direttamente dalla bibbia del progresso.

Non è stato facile ma ce l'ho fatta!

Il telecomando è rimasto ad impolverarsi in un recondito andito di cui neppure ricordo più l'ubicazione e la TV ha mutuato la propria "nobile" funzione di macchina per il lavaggio del pensiero in quella molto più modesta di ammennicolo pressochè inutile, facente parte dell'arredo casalingo.

Da allora è sorto il problema, ogni qualvolta attraverso la stanza per andarmi a versare un bicchiere d'acqua, mi siedo a tavola per cenare o mi accomodo sul divano a leggere un libro, la TV mi guarda in cagnesco. Niente più occhiate ammiccanti, ma uno sguardo duro, severo, ammonitore. Come se fra il nero di quello schermo si annidassero stizziti e carichi di riprovevole sdegno, gli sguardi di Maria De Filippi, Santoro, Floris, Minzolini, Belen, Piero Angela, Fede e tutto il resto del bestiario deputato ad animare il tubo catodico ed i moderni schermi lcd.

Mi guarda in cagnesco reiteratamente e in maniera insistente, ma io faccio l'indifferente e fingo di non vedere. Prima o poi le passerà e si adeguerà ad essere parte del mobilio senza troppe pretese. Anzi, riesco quasi ad immaginare un giorno in cui io le passerò vicino, e lei mi dirà con un sospiro: “Pssst, senti…. E’ da tantissimo tempo che sono spenta, e non ci sono abituata. Ti spiacerebbe raccontarmi un attimo cosa succede, là fuori nel mondo?”

Allora sì che ci sarà da divertirsi.
Marco Cedolin

08 agosto 2010

I disabili non sono la piaga di cui liberarsi

Nei giorni scorsi Marina Cometto ha scritto e inoltrato a tutti i quotidiani la seguente lettera (ps. ho voluto sottolineare in grassetto alcune parti, secondo me fondamentali):

Gentilissima redazione, ho assistito mercoledì pomeriggio in diretta televisiva alla discussione presso la Camera dei Deputati per la mozione di sfiducia verso il Sottosegretario di Stato Giacomo Caliendo, tra gli altri interventi ve ne è stato uno che però mi ha lasciata basita oltre che contrariata.

L’onorevole Marco Giovanni Reguzzoni ha fatto affermazioni alquanto discutibili per quanto riguarda le persone con disabilità. Questo il link http://video.sky.it/?videoID=407530150001#video (cercate nel video al minuto 4:20). Ha parlato di piaga dell’assistenzialismo che loro come parte politica, PDL, hanno arginato tagliando nel 2009 ben 80000 pensioni d’invalidità, e in seguito all’approvazione delle Manovra Economica ne saranno tagliate altre 100000.

Queste affermazioni sono sinonimo di cattiva informazione e sarebbe auspicabile che quando si parla di disabilità, invalidità, pensioni, indennità ci si documentasse meglio. Reguzzoni non è a conoscenza ad esempio che tra quelle 80000 pensioni, vi sono anche le migliaia indennità d’accompagnamento tagliate impropriamente ai bambini autistici o con deficit mentali medio-gravi i cui genitori hanno fatto ricorso giudiziario e saranno certamente ripristinate facendo spendere tempo e denaro a chi già è quotidianamente penalizzato da questa Società cieca e ottusa come le parole di chi pur non conoscendo approfonditamente l’argomenta lo mette “sul piatto” della discussione per riscuotere l’applauso, così come si è visto nella ripresa televisiva dei compagni di partito che probabilmente ne sapevano ancor meno di lui.

Tra le 80000 pensioni tagliate vi sono anche i nominativi di chi non ha mai ricevuto le raccomandate con richiesta di documentazione o di presentazione a visita, e pur non avendo nessuna comprova che le raccomandate fossero state ricevute L’inps ha sospeso i pagamenti, questa non si può chiamare azione positiva di Governo, si chiama ingiustizia sociale, altro che Governo dei fatti !

Sarei curiosa di sapere poi come l’onorevole Reguzzoni possa già sapere che saranno tagliate altre 100000 pensioni in seguito alla Manovra Economica oppure il numero è stato già deciso a tavolino? Ma i falsi invalidi si vogliono seriamente cercare e trovare oppure lo scopo è sparare nel mucchio, poco importa che si colpisce? L’importante è risparmiare?

Se quest’ultimo è il vero scopo allora suggerirei un modo più veloce e meno dispendioso, ripristinare la Rupe Tarpea.

Se qualcosa di buono è stato fatto da parte di questo Governo (per riprendere alcune altre parole dette da Reguzzoni) non è certamente per come tratta le persone con disabilità, abbiamo subito in questo ultimo anno vessazioni e affrontato difficoltà in molti campi, istruzione, sanità, pensioni, probabilmente il Centrodestra ha vinto le ultime elezioni a causa dell’immobilità del Centrosinistra, ma ora sentire parlare un onorevole di abolizione dell’assistenzialismo come se fosse una malattia, anzi una piaga è quanto di più grave ci possa essere, perché ora è chiaro l’intento a cui si vuole arrivare.

Questa volontà è per me inaccettabile come cittadina, come persona che vive e conosce la disabilità e soprattutto come italiana.

Marina Cometto

(6 agosto 2010)
Credo che non ci sia niente da aggiungere ... sottolineo però per l'ennesima volta che da qualche tempo, stanno venendo fuori alcune cose che noi disabili abbiamo purtroppo già visto... (Il Progetto T4: Lo sterminio dei disabili).


un saluto da Raimondo e Buona Domenica a tutti.


ps. La lettera di Marina Cometto è stata pubblicata "solo" da Il Messagero.

07 agosto 2010

"L'Adsl ai disabili non serve" Arrivano le scuse di Telecom


Qualche giorno fà ho dato spazio ad un incresciosa vicenda accaduta in Sardegna (notizia letta sul sito di La Vera Cronaca), dove una signora disabile che aveva telefonato alla Telecom per aver informazioni al riguardo un abbonamento Adsl, si era sentita rispondere da un operatrice con una serie di incredibili insulti e offese, tra cui la frase odiosa: "L'Adsl ai disabili non serve" ...

Ebbene la Telecom in questi giorni è corsa ai ripari, provvedendo ad inoltrare ufficiali scuse alla signora e ha promesso di prendere severi provvedimenti contro l'operatrice che si è macchiata di un comportamento davvero deplorevole. Mi auguro che l'operatrice in questione venga individuata al più presto, e che questa venga interessata da un procedimento penale, in quanto la frase pronunciata da lei è molto grave, e la vicenda non deve essere lasciata passare nel dimenticatoio.

Sono fermamente convinto che abbia davvero bisogno di una lezione, e che questa servirà da deterrente a chi in futuro avrà il coraggio di fare affermazioni gravemente lesive nei confronti dei disabili (sottolineo la grande importanza sociale di uno strumento come l'Adsl, che a volte è l'unico strumento per tanti di noi, per mantenere i contatti con l'esterno).

un saluto da Raimondo

Adsl negato a disabile: la replica di Telecom

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato sul nostro giornale La Vera Cronaca un articolo nel quale raccoglievamo la denuncia di una donna disabile, residente in Sardegna, che aveva chiamato il call center Telecom per informazioni su un abbonamento Adsl e come risposta si era sentita arrecare diverse offese oltre che illazioni sul suo effettivo stato di disabilità ( Operatrice Telecom: "L'Adsl ai disabili non serve" ) ; la vicenda, per la sua gravità oltre che assoluta irrazionalità, aveva fatto subito il giro della rete arrivando in breve tempo alla stessa azienda Telecom che ci ha contatto per cercare di fornire una spiegazione su quanto accaduto oltre che per porgere le proprie scuse alla signora Maria Cristina, vittima dell' accaduto.
Pubblichiamo di seguito la lettera che abbiamo ricevuto dall' Ufficio Stampa Telecom e, a seguire, la testimonianza di Maria Cristina, la donna disabile, che ci racconta la telefonata di scuse che ha ricevuto dall'azienda:

Roma, 4 agosto 2010

"Egregio Direttore,
con riferimento all’articolo “L’ADSL ai disabili non serve” pubblicato su laveracronaca.com, desideriamo innanzitutto scusarci con la signora Maria Cristina per il deplorevole comportamento tenuto dall’operatrice del Servizio Clienti 187.
Per questo increscioso episodio Telecom Italia ha già provveduto ad avviare le necessarie verifiche e le conseguenti azioni correttive. Quanto accaduto, infatti, non corrisponde in alcun modo alle policy aziendali che regolano il rapporto con la clientela.
Un comportamento del quale siamo profondamente dispiaciuti e che ci sorprende in quanto Telecom Italia rivolge grande attenzione alla qualità del servizio, investendo molto nella formazione del personale dedicato alle attività di Customer Care.
Ricordiamo inoltre che il Gruppo Telecom Italia, attraverso la sua Fondazione, opera a fianco della comunità sociale con iniziative volte a migliorare le condizioni di vita delle persone, per offrire un reale sostegno e gli strumenti per intervenire in modo efficace sulle situazioni di disagio, di difficoltà ed emarginazione, sotto ogni aspetto: fisico, sociale e culturale.
Riguardo infine al quesito posto dalla signora Maria Cristina, desideriamo informarla che, secondo quanto stabilito dalle delibere 514/07 e 202/08 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e che Telecom Italia è tenuta ad applicare, le agevolazioni economiche per l’abbonamento ADSL sono previste per i nuclei familiari nel cui ambito vi sia una persona non vedente (ai sensi della legge n. 138 del 2001 e successive modifiche)."
Ufficio Stampa Telecom Italia

Di seguito la testimonianza di Maria Cristina, la donna disabile vittima della vicenda, che ci ha scritto dopo aver ricevuto la telefonata di scuse da parte della Telecom:

3 Agosto,

"alla redazione del giornale La Vera Cronaca,
stamane sono stata contattata da una gentile signora della Telecom che è stata incaricata di porgermi le scuse del Gruppo e mi ha detto che i vertici starebbero attivandosi per creare un pacchetto (risparmio e soluzione) per persone in difficoltà. Ha aggiunto che stanno cercando di rintracciare la persona che si è comportata in modo tanto indecente etc. etc. Insomma, a quanto pare, la Telecom , vistasi senza sottana, cerca di farsi riparo con le mani.
Naturalmente io ho risposto che le soluzioni esistono etc,etc, che con un po' di volontà e criterio etc. etc. e che non è molto importante la caccia alla strega ma quanto c'è dietro un comportamento del genere (mancanza d'informazione, frustrazione per un lavoro noioso e forse mal retribuito) pur non giustificando il fatto che, se io mi sento frustrato e sono sano di mente, non mi sogno di uscire per strada e sfogare le mie intemperanze prendendo a calci la prima persona debole che incontro. Ho avuto come interlocutrice una persona seria, in apparenza sensibile ed edotta sulle reali difficoltà di chi vive condizioni di handicap o quant'altro. Ma, a voler essere sinceri, mi era già chiaro che avrei parlato con una persona del genere, con il meglio che hanno a disposizione. E' il peggio che mi spaventa....
Quante persone continuano a subire, ogni giorno, senza avere il coraggio o la forza o le risorse per ribellarsi ai soprusi e alle prevaricazioni?"

La Redazione

Redatto da Raimondo per Niente Barriere

Le Nazioni Unite (l’ONU) dichiarano l’acqua un diritto dell’uomo


C'è una notizia molto importante di qualche tempo fa che mi è sfuggita, e che stamattina vi propongo.

Mercoledì 28 luglio è stata approvata dall'ONU (122 voti a favore, 41 astenuti e 0 contrari) una risoluzione dal titolo “Il Diritto Umano all’Acqua e all’igiene”. Un voto storico che riconosce l’acqua come un diritto fondamentale dell'uomo. Si tratta di una risoluzione politica che non ha un valore normativo, ma che rende felici quanti si battono da tempo per il riconoscimento del diritto di ogni essere umano ad accedere all’acqua.

Leggi la risoluzione (tradotta in sei lingue) su
www.acquabenecomune.org

A questo post inserisco un video che testimonia cosa accadde in Bolivia a Cochabamba nel 2000. La Bechtel Corporation di San Francisco, con l'appoggio della Banca Mondiale che aveva promesso un prestito alla Bolivia, ottenne dal governo boliviano la privatizzazione di tutte le risorse idriche. I Boliviani, gli abitanti di Cochabamba, non ci starono e ci fu una sollevazione popolare che per fortuna fece tornare sui suoi passi il Governo Boliviano. Una storia questa che ci dovrebbe far riflettere e che ci indica la strada da seguire. Il video è stato messo in Rete da KeenManu88.


un saluto a tutti da Raimondo e Buona Giornata

06 agosto 2010

Marevivo, il 7 e l’8 agosto 2010 rinnova la guerra ai mozziconi di sigaretta


Anche quest'anno Marevivo rinnova l’appuntamento con la campagna di sensibilizzazione contro i mozziconi di sigarette lasciati sulle spiagge italiane: un vero atto di inciviltà e di maleducazione. Pensate che i mozziconi di sigaretta, con il loro contenuto di catrame e nicotina, impiegano da uno a cinque anni per degradarsi interamente. Gli esperti hanno calcolato che solo con le cicche si arriva al 37 per cento dei rifiuti raccolti sulle spiagge e nelle acque del Mar Mediterraneo, una cifra pazzesca.

Per cercare di sensibilizzare i bagnanti che hanno questa brutta abitudine, il 7 e l’8 agosto in 250 spiagge italiane verranno offerti oltre 80mila posacenere tascabili nell'ambito della campagna intitolata "Ma il mare non vale una ciccca?". La consegna dei posacenere tascabili sarà l'occasione di rilasciare alla gente anche del materiale informativo come un pratico opuscolo informativo.

Secondo i promotori dell’iniziativa, gli “smoke point” rappresentano «una risposta ecologica tangibile ad un tipo di rifiuto minuscolo, ma che occupa un posto alto nella graduatoria di quelli che si moltiplicano rapidamento sul territorio». Il “gettasigarette” è dotato inoltre di un apposito “bollino rosso” che avverte quando il contenitore è pieno e deve essere svuotato.

Altre informazioni sull'iniziativa sul sito di Marevivo cliccando il link http://www.marevivo.it/comunicati_archivio.php?ID=147

Disabili, ora di disabilità nelle scuole alberghiere?


E' estate, tempo di vacanze. Se c'è una cosa che un disabile deve saper programmare alla perfezione è proprio una vacanza per evitare spiacevoli sorprese. Come più volte abbiamo sottolineato su Niente Barriere, l'Italia e gli italiani vìolano troppo spesso leggi fondamentali e sacrosante, che se applicate e fatte rispettare, trasformerebbe questo paese in un paradiso per quelli come me. Ma si sà ... per noi tira un aria non proprio salutare di questi tempi ...

Vi invito a leggere questo interessantissimo post scritto da Luciano Ardoino del Blog Tutto Sbagliato Tutto da Rifare - Critiche Costruttive sul Turismo.
ps. ho voluto sottolineare in grassetto alcune parti, secondo me fondamentali.

un saluto


E' ora di mettere l’ora della disabilità nelle scuole alberghiere

Potrei raccontare un’infinità di casi che, per motivo della disabilità di alcuni clienti, mi si sono succeduti in 40anni di “amorevole” lavoro nel settore turistico, ma non è il caso.
Avrei troppo da scrivere e molto d’annoiarvi.
La disabilità, tutti lo sanno ma è meglio ricordarlo, non è altro che la condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale. Ci si nasce, ci si diventa, ci si quello che cavolo volete, ma spesso ci si dimentica di loro. Qualche passo istituzionale in verità, dal medioevo (per non dire dall’Impero Romano), è stato fatto nel settore del turismo per andare incontro alle loro esigenze; le leggi ci sono, ma sembra che a “pochi interessi qualcosa”, anche nel senso di farle rispettare. E questo in Italia capita in ogni dove.
Inutile ripetere le cose che quotidianamente vediamo a loro danno; chi non le sa, non le ha viste o chi non le ha sentite?
Comunque, se all’estero non ho quasi mai letto o sentito grosse discrepanze nell’ambito, in Italia, se i media vogliono, non passa giorno che … vabbè avete capito.
Qui, da noi, manca una cultura turistica preposta nei confronti dei 2.800.000 (duemilioniottocentomila) persone che di questa ne soffrono e ne “subiscono” l'indifferenza e le conseguenze; senza contare il quasi doppio di quelli che li accudiscono o con loro ci vivono. Sto parlando di circa 6 milioni di persone, se non più, che costituiscono una grande fetta della popolazione italiana, il 10% o giù di lì.
Ultimo, ma non ultimo sarà, è quello che è successo ad una coppia con figlia disabile di 4 anni di Bassano del Grappa in vacanza in un albergo a Bibione.
L'albergatore gli ha detto di far mangiare la figlia disabile, che è affetta da una sindrome congenita e per esprimersi emette alcuni suoni, in orari diversi dagli altri clienti e loro, per non subire l'umiliazione, hanno immediatamente fatto le valigie interrompendo la settimana di vacanza al mare con la piccola di quattro anni.
Ma prima di lasciare l'albergo di Bibione hanno dovuto pagare 500 euro di penale per aver anticipato la partenza.
La coppia di Bassano del Grappa che ha denunciato l'episodio per discriminazione è decisa però a farseli restituire, per avere indietro almeno i soldi della 'penale'.
Ora, non che la mia opinione possa contare poi molto, ma di quello che penso della stragrande percentuale dei responsabili alberghieri italiani, sia direttori che proprietari, è abbastanza noto, e più volte qui con questi mi ci sono scontrato, ma il far pagare una ‘penale’ per un proprio errore; beh, che dire … meglio non dire, perché questo è di sicuro un’avvallo al mio pensiero nei loro confronti.
Chiaro che sia stato tutto un grosso equivoco; l’inesperienza, la non cortesia nella richiesta o il non saperci fare, come la probabile presa di posizione dei genitori … e quant’altro ancora di “forse” non azzeccato, hanno contribuito al patatrac.
Ma come sopraddetto di questi casi ce ne sono a iosa nel nostro Paese.
Quindi, perché non inserire nelle scuole alberghiere una materia didattica d’obbligo, atta a conoscere il da farsi ed eliminare queste discrepanze nei confronti di quelli meno fortunati, che forse ne hanno già abbastanza per conto loro ... nella vita terrena, che aggiungere le altrui "malefatte". Gelmini, Brambilla e comitati per i disabili ... allora?

Fonte: Tutto sbagliato tutto da rifare

05 agosto 2010

Privatizzare la natura. E trovare poltrone ai “trombati” della politica



di Sara Santolini

Passata la manovra si procede ai tagli e alla ricerca di soluzioni per sopperire alla mancanza di fondi. Questo significa, per Stefania Prestigiacomo, il Ministro dell’ambiente che si occupa di nucleare in un Paese “denuclearizzato” tramite referendum, fare la parte della povera ignara dei tagli al proprio ministero.

Le “soluzioni” propinate alla mancanza di fondi sono sempre le stesse e, in prima fila, c’è sempre il fantasma della privatizzazione. Continua, espansiva, devastante che porta le firme dei partiti politici e dei soliti gruppi economici italiani che stanno comprando l’Italia a pezzetti. Questa sembra essere la volta delle montagne, dei fiumi, della flora e della fauna del bel Paese.

I fondi alle aree protette sono diminuiti gradualmente a partire dal 2009 (da 68 a 59 e poi 50 milioni di euro). Ora la manovra economica, all’articolo 7, contiene un taglio del 50% alle aree protette italiane per il 2011 che, per ammissione della stessa Prestigiacomo, è un modo per mirare alla loro privatizzazione.

Il taglio sarebbe, inoltre, sospetto, in ogni caso perché i 25 milioni di euro che non verranno destinati ai Parchi resteranno al Ministero dell’Ambiente che però non potrà usarli per legge a favore delle aree protette.

L’idea della privatizzazione, contro la quale adesso il Ministro finge di opporsi - almeno a parole - era venuta alla Prestigiacomo già nel 2008. La motivazione era che le aree protette fossero dei semplici “poltronifici” che non giovavano in alcun modo al Paese e, per risolvere questa situazione, la proposta era di creare delle fondazioni Private per la gestione dei Parchi e delle loro iniziative.

Tanto perché una situazione del genere proprio non l’ha mai digerita, la Prestigiacomo ha nominato e confermato presidenti agli enti con un metodo tutto suo. Quello vecchio. A volte si tratta di ex dirigenti pubblici e politici non eletti (o non rieletti). Ad esempio alla guida dell’Ente parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga c’è Arturo Diaconale, che non è riuscito a farsi eleggere nel ‘96 nella lista del Polo delle Libertà; al parco delle Cinque Terre c’è Franco Bonanini, che non è riuscito a farsi eleggere alle ultime europee con il Pd; al Gargano c’è Stefano Pecorella (Pdl), che è stato sconfitto nella corsa per il comune di Manfredonia.

È innegabile però che i Parchi naturali in Italia siano importanti. Non si tratta solo - come se non bastasse - di gioielli naturalistici, ma anche di potenziale economico per il nostro Paese: nell’ultimo anno il turismo legato alle aree protette è aumentato del 34%. E forse è stata questa la loro sfortuna: probabilmente in questo modo vengono considerate una possibile fonte di business per fondazioni e altri enti privati che, ancora più probabilmente, si occuperanno più di incentivare il turismo che di tutelare l’ambiente e la l’unicità delle aree protette italiane.

Ironia della sorte: tutto questo accade nel 2010, l’Anno internazionale, appunto, della biodiversità.

Da Decrescita Felice
Fonte: www.ilribelle.com

04 agosto 2010

Distinzione tra megavideo.com/?d= e megavideo.com/?V= (Guida Megavideo)

Per evitare che gli utenti di Megavideo potessero oltrepassare il limite di tempo di 72 minuti, usando come abbiamo già visto dei player esterni (come mikaviva,ezytch ect…), gli amministratori del sito hanno deciso di basare il loro sistema sulla identificazione dell’IP, tramite un “Id=” che permette a loro di bloccare il tempo a 72 minuti, e di conseguenza di bloccare visualizzazione del video su player esterni, in quando il player in uso non riescono a codificare l'Id=.
  • ?V=..." o iv=...” significa linguaggio fonte o di origine, cioè il tipo originale di formato del file che viene caricato su megavideo tipo Avi, MPEG, WMV ect…
  • ?Id= ..." o "id=...” significa linguaggio di modifica o di correzione, cioè il passaggio da Avi,MPEG,WMV ect… in 3gp, FLV ect… formati che non permettono di oltrepassare il limite di tempo in quanto hanno un codice di riconoscimento, rispetto ai 3 files di prima citati.
C’è un modo che ci permette di oltrepassare realmente il nostro limite di tempo?

Una notte facendo alcuni test ho scoperto che proprio “?v=… o iv=…” oltre a chiamarsi linguaggio fonte o originario, prende pure il nome di variabile ed è un tipo di linguaggio che può variare spesso, usando semplicemente un rigeneratore capace di cambiare la parte finale numerica del link in cui si trova in realtà il video di origine quando viene caricato su megavideo. Ad es. http://www.megavideo.com/?v=BUEBDI2Q


Casualmente il video è stato rimosso chissà il perché… “This video has been removed due to infringement.”. Comunque copio il mio link di megavideo in http://videourls.com/


Questo sito funge appunto da "rigeneratore", ed è capace di trovare i link di megavideo di origine quando vengono rimossi ma invece semplicemente spostati, fatto l’inganno trovata la legge, funziona solo con i link “?v=” dimostro perché non con “?d=…” o “id=…”



Notando bene la figura in alto, in parole povere mi ha mandato a quel paese…
Procedo allora con “?v=…” o “iv=…” e continuo con il mio esempio…


Inserisco dentro la stringa del rigeneratore http://www.megavideo.com/?v=BUEBDI2Q (questo link è un esempio) e dopo di ciò clicco su rigenera e dopo su vai. A questo punto mi dovrebbe comparire questa bella paginetta…


Copiato il link quello nuovo rigenerato vado nella mia famosa paginetta.


Tra i 2 link io scelgo il secondo. Domanda perché? Perché come ho detto prima l'?v= è una variante, quindi il mio player lo riconoscerà…
Vi faccio vedere visto che molti sono come San Tommaso…


Osservare bene l’immagine, soprattutto cosa hanno in comune (vi aiuto è l'“?v=”).
Dopo di ciò clicco su watch ... è con un rullo di tamburi ecco cosa compare:


Buona visione…

Perché non ho usato “Id=…”?
Semplice perché non funziona con tutti i 2 player, nel senso che nell’esempio che vedrete nemmeno se “Id=…” fosse una persona, si fa corrompere. Questo perché “id=…” usa il linguaggio di riconoscimento che non permette a nessun player di essere riconosciuto.

Es. pratico.


Prendo il mio link “?d=… o id=…” e lo inserisco nel mio famoso player.
Per scelta convenzionale l’ho inserito dentro Ezywatch, così mi riuscirete a capire passo per passo la mia dimostrazione…


Dopo aver inserito il mio famoso Link dentro la stringa, clicco su Watch.


Dopo a sua volta, clicco su Watch movie on free player
A questo punto sono ormai più che deciso di prendere visione del film e aspetto il caricamento dell’altra pagina…


Cosa??? Il film che volete vedere è stato corretto nel formato file .FLV... quindi il nostro sistema non riesce a riconoscerlo… in tal caso lo potete vedere con i 72 min su megavideo ( se avete tempo da perdere… ;) )

Sapete cosa vi dico? Io uso sempre www.megavideo.com/?v=... e mi sono sempre trovato bene, e grazie alle mie ricerche ho svelato pure il mistero, perché alcune volte non riuscivo a visualizzare certi film.

Tramite la mia guida vi ho totalmente spianato la strada. Come dico sempre il sapere è un’arma di pochi al servizio di tutti. Mi raccomando usate tutti e 2 player forniti nella precedente guida illustrativa (LINK1 e LINK2), e ricordate che per poter vedere un film, un anime o un telefilm il link deve iniziare come vi ho detto con www.megavideo.com/?v= (etc...)

Dopo di ciò come sempre ringrazio l’Amicone Raimondo Orrù, e con questo ho concluso su tutto ciò che riguarda megavideo.

Un saluto affettuoso dal vostro Salvatore Falletta
e alla prossima!

03 agosto 2010

È nata cerebrolesa ma l'Inps non le crede, la rabbia della mamma su Facebook

(Questo post è stato modificato dopo la sua prima stesura)


Il caso che vi propongo oggi dimostra l'ennesimo tentativo (grazie anche a personaggi come Tremonti) di deligittimare i disabili e di distruggere quanto di buono si è fatto in Italia in ambito di Stato Sociale. Ricordo inoltre per i più distratti che l'Italia, ma soprattutto gli italiani, hanno per troppi anni ignorato delle leggi sacrosante che non sono state applicate anche per la mancanza di un ordine di controllo che vigilasse su di esse.

Come se non bastasse l'austerity tremontiana sta già colpendo pesantemente tutte quelle persone che soffrono per la mancanza di fondi adeguati, in particolar modo tutte quelle famiglie che sono costrette a dei veri e propri calvari (con relativi salassi economici). Tutto questo per poter curare dignitosamente un proprio familiare disabile.

L'obiettivo della politica italiana è chiaro: lanciare una campagna denigratoria sui disabili, per poi convincere gli italiani sulla bontà di un sistema sanitario privato (dunque non più pubblico e gratuito), che porterà certamente gli italiani più deboli nel caos (ma che farà arricchire a sua volta molte persone, cioè i soliti noti).

Tutto questo è già accaduto in America, e Ringraziando Dio, la riforma sanitaria voluta e approvata recentemente da Obama, ha ridato dignità a 50 milioni di Americani, che non si potevano permettere un'assicurazione sanitaria. Al riguardo consiglio la visione di Sicko, il Documentario di Michael Moore (vi sarà impossibile non notare la similitudine tra l'Italia attuale e l'America di qualche anno fa, con insieme il grande pericolo che stanno correndo gli italiani affetti da varie patologie).

Con questo post voglio far conoscere a tutti voi, la battaglia di Marina Cometto. Marina sta lottando come un leone non solo per far valere i diritti di sua figlia Claudia, ma soprattutto per far valere i diritti di tutti i disabili.

A lei va tutta la mia stima e solidarieta.

Un saluto a tutti da Raimondo



Questo è il dramma di una ragazza di 37 anni, cerebrolesa dalla nascita e con una condanna in più: la burocrazia. Si chiama Claudia Bottigelli, vive a Torino, immobilizzata a letto o su una sedia a rotelle da quando è venuta al mondo. Ha bisogno di tutto e di tutti, e in casa sono archiviati decine di documenti e certificati che dimostrano la sua (evidente, innegabile, incontestabile) disabilità gravissima. Ma per l’Inps a caccia di falsi invalidi Claudia potrebbe essere una truffatrice. Potrebbe fingere. Così ipotizza l’Inps. Lo fa per Claudia e per migliaia di altri malati gravi, persino di Sla: a tutti, in tutta Italia, l’Istituto di previdenza chiede copia dei documenti che certifichino la vera invalidità. «Un assurdo», sbotta Marina Cometto, madre di Claudia, donna battagliera che in questi anni non ha mai lasciato sola un istante la figlia, e con la sua forza ha portato avanti numerose altre battaglie per tutti i disabili. Marina Cometto ha sfogato tutta la sua rabbia su Facebook e su Youtube, dove ha pubblicato persino un video della figlia cerebrolesa in seguito a una sofferenza fetale: «L’Inps - dice la Cometto - prevede 100 mila verifiche entro dicembre 2010, altre 500 mila entro il 2013. Ma non si rende conto che non è penalizzando i veri invalidi che si scovano quelli falsi? Dei veri invalidi esiste già tutta la documentazione in regola, le persone che vivono la vera disabilità hanno centinaia di certificati di medici pubblici o privati...». Truffatori potenziali. Oltre ai casi come Claudia, l’Inps chiede di dimostrare di essere veramente disabili anche a persone colpite da Sla e da patologie genetiche come la spina bifida. «I bambini sono esclusi per legge, ma mi risulta - sottolinea sempre la madre di Claudia - che abbiano chiesto la documentazione anche alle madri di bimbi totalmente non autosufficienti».

Fonte: La Stampa