31 gennaio 2015

Domenica 1 Febbraio Musei Gratis per Tutti


credit photo Ansa.it
Domenica 1 febbraio 2015 tutti i musei e le aree archeologichei saranno visitabili gratuitamente.
E’ l'applicazione della norma del decreto Franceschini, in vigore dal primo luglio 2014, che stabilisce che ogni prima domenica del mese non si pagherà il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato.

Fonte www.beniculturali.it

30 gennaio 2015

Roberto Camelia, ritorna ad arbitrare sul Ring da amputato

Roberto Camelia può andare fiero del suo record. E' il primo arbitro di pugilato al mondo ad avere il permesso di salire sul Ring con la sua protesi. Si protesi, perchè Roberto è un amputato. Sono passati due anni da quel giorno maledetto, quando Roberto presta soccorso ad un auto uscita fuoristrada. E' proprio durante quel grande atto altruistico che il destino gli gioca un tiro mancino, beffardo. Un auto piomba sul luogo di quell'incidente e travolge Roberto. 
Roberto si risveglia, dopo quel terribile incidente, in un letto d'ospedale senza una gamba. I medici sono costretti ad amputargliela.
Qui tante persone, sarebbero prese dallo sconforto, ma non Roberto. Roberto Camelia, nato a Siracusa nel 1976, è uno sportivo che ha il fuoco dell'agonismo dentro di se sin da piccolo. Da adolescente ha frequentato le palestre di pugilato, ed è stato successivamente un tennista di buon livello. Dal 2010, tre anni prima di quel terribile incidente, ritorna alla passione per la Boxe, salendo sul Ring ad arbitrare i match di pugilato.
Ed è proprio la Boxe, lo sport,  l'ancora di salvezza a cui aggrapparsi dopo tanta sfortuna. Roberto ha sconfitto gli scettici. Ha vinto la sua battaglia, alla faccia di tutte quelle persone che non credevano che un arbitro amputato, con la sua protesi, potesse salire sul Ring e arbitrare un incontro tra normodotati. 
Ora Roberto sogna e sogna in grande. Vorrebbe partecipare all'Olimpiade o arbitrare un match importante, un mondiale. A maggio, Roberto volerà in America, negli Stati Uniti, e arbitrerà al Blue Bonnet Palace di Sant’Antonio, in Texas. L'evento è organizzato dalla National Amputee Boxing Association, associazione di cui fanno parte pugili militari e reduci di guerra di tutto il mondo. 

29 gennaio 2015

Progetto Assistenza Passeggeri con Mobilità Ridotta

Sistema Rete Blu - Progetto Assistenza Passeggeri con Mobilità Ridotta è un progetto nato da un’iniziativa di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e da Trenitalia. La gestione del servizio è affidata alle Sale Blu, o punti di accoglienza, presenti nelle principali stazioni italiane. Il servizio è garantito in ben 271 scali.




Elenco delle Sale Blu presenti in 14 Stazioni
  • Ancona
  • Bari Centrale
  • Bologna Centrale
  • Firenze Santa Maria Novella
  • Genova Piazza Principe
  • Messina Centrale
  • Milano Centrale
  • Napoli Centrale
  • Reggio Calabria Centrale
  • Roma Termini
  • Torino Porta Nuova
  • Trieste Centrale
  • Venezia Santa Lucia
  • Verona Porta Nuova
L'efficienza e la professionalità del “Sistema Rete Blu” è garantita dalla cooperazione tra RFI ed alcune tra le più importanti associazioni di categoria come la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Assistenti ed operatori seguiranno dei corsi di formazione tenuti da persone altamente specializzati.
La RFI gestirà la parte a terra mentre Trenitalia si occupa della vendita dei biglietti e dell’assistenza a bordo. I passeggeri con ridotta mobilità motoria potranno scegliere diverse modalità per usufruire di questo servizio:
  • Recarsi nella Sala Blu per parlare con un operatore;
  • Telefonare al numero verde 800 906060 o al numero unico nazionale di RFI 199303060;
  • Inviare una e-mail a uno dei 14 punti Sala Blu, indicando la data di partenza e del ritorno, il treno che si desidera prendere, le fasce orarie preferite, le stazioni di partenza e di arrivo, il tipo di assistenza richiesta (con o senza carrello elevatore, con sedia a rotelle messa a disposizione da RFI) e il proprio numero di telefono dal quale si verrà ricontattati per organizzare il viaggio.
Per maggiori informazioni visitare il sito RFI: http://www.rfi.it/

28 gennaio 2015

Non lasciamolo solo #VogliamoGiovanniLibero

Non si sono ancora spente le polemiche dopo il rilascio delle cooperatrici italiane rapite in Siria, che la Rete prova nuovamente a farsi sentire chiedendo a gran voce la liberazione di un nostro connazionale ancora nelle mani di alcuni pericolosi criminali senza cuore: il palermitano Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan nel gennaio del 2012.
In prima linea sono i parenti e gli amici di Giovanni, che sul sito di change hanno lanciato una petizione dal titolo "Non lasciamolo solo #VogliamoGiovanniLibero". Noi ancora una volta ci associamo e vi invitiamo a firmare questa petione:
Giovanni Lo Porto è un cooperante rapito in Pakistan il 19 gennaio 2012 insieme ad un collega tedesco. Giovanni lavorava a Multan per un progetto di aiuto umanitario a favore di centinaia di famiglie in grave difficoltà, dopo le devastanti alluvioni che hanno colpito la zona di Kot Addu nella provincia del Punjab.
Un gruppo armato ha fatto irruzione nell’edificio dove lavorava e viveva con altri colleghi e lo ha sequestrato. Da allora non ci sono più notizie significative sulla sua vicenda.
Il mondo del terzo settore e le ONG hanno scritto una lettera ai Presidenti Napolitano e Letta perché Giovanni possa finalmente tornare a casa. ____________________
Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
Signor Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Rompiamo il silenzio su Giovanni Lo Porto,  rapito in Pakistan il 19 gennaio del 2012.
Giovanni è stato rapito una sera di 21 mesi fa a Multan, nel Punjab pakistano, dopo una giornata di lavoro. Quattro persone armate hanno fatto irruzione nella casa dove alloggiava con i colleghi e lo hanno portato via insieme ad un altro cooperante tedesco. Quando è stato rapito, Giovanni era in Pakistan con l’organizzazione non governativa Welt Hunger Hilfe. Era partito da pochi giorni da Palermo, sua città natale, per portare cibo e ricostruire case a favore di migliaia di persone colpite dal devastante terremoto e dall’alluvione del 2010.
Quello di Giovanni, al pari di molti altri operatori umanitari, è un aiuto concreto, svolto con competenza e impegno. Attraverso il loro lavoro l’Europa, l’Italia, noi tutti riusciamo ad esprimere solidarietà e soccorso vero alle persone più svantaggiate del mondo, quelle che rischiano la vita, colpite da calamità naturali e devastanti conflitti.
Giovanni è la faccia di un’umanità che si sente unita, che supera i confini, le distanze, i pregiudizi per ribadire che ogni uomo ha diritto ad una vita dignitosa. Gli occhi di Giovanni sono i nostri occhi che non si chiudono e decidono di vedere le difficoltà delle persone più vulnerabili; sono le nostre mani che scelgono di agire per rendere il nostro un mondo più accogliente per tutti, anche per i più umili e dimenticati.
Non lasciamo solo Giovanni. Rompiamo il silenzio che è normalmente richiesto in situazioni delicate come questa, per inviare questo appello a voi, signor Presidente della Repubblica e Signor Presidente del Consiglio, affinché si facciano tutti gli sforzi possibili per riportare finalmente a casa Giovanni, restituirlo alla sua famiglia, a tutti noi e alla certezza che impegnarsi per un mondo più umano è giusto ed è possibile.

Silvia Stilli, Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI)
Maria Egizia Petroccione, Coordinamento Italiano Network Internazionali
Paolo Dieci, Link 2007 Cooperazione in Rete
Pietro Barbieri, Forum nazionale Terzo Settore
FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG (CLICCA)

27 gennaio 2015

Taranto, all’oasi “La Vela” birdwatching accessibile a tutti

Birdwatcher in azione - Photo Credit Wikipedia
Francesco Vinci, presidente dell’associazione “Contro le Barriere”, capofila del Comitato Locale – Progetto “Ma(D)re”, comunica che domenica 1° febbraio, alle ore 10.30, presso la Palude La Vela WWF, nell’ambito del progetto “Ma(D)re”, avrà luogo la seconda edizione di birdwatching (passeggiata naturalistica per osservare gli uccelli) accessibile a tutti. Gli interessati sono pregati di inviare il loro nominativo, entro venerdì 30 gennaio , con i seguenti dati: nome, cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale. 
E-Mail: controlebarriereavdi@gmail.com
Articolo interamente tratto da www.inchiostroverde.it


Birdwatching: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il birdwatching (in italiano osservazione degli uccelli) è un hobby inerente all'osservazione e allo studio degli uccelli in natura. È sinonimo del termine birding, usato negli Stati Uniti d'America, che comprende, oltre all'osservazione, anche l'ascolto e il riconoscimento dei canti. Colui che pratica il birdwatching viene chiamato birdwatcher (o birder).

26 gennaio 2015

Lombardia Regione Accessibile a Tutti

credit photo www.it.wikipedia.org
"Abbiamo preso una serie di misure per valorizzare i nostri bellissimi luoghi per renderli accessibili a tutti. Un impegno che, naturalmente, ha riguardato anche l'Expo, per fare in modo che chiunque decida di visitare l'esposizione universale, possa farlo senza trovare barriere". Parole queste dette dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenuto stamane al convegno 'Il turismo accessibile a tutti' di Milano.

"Luoghi e servizi devono essere accessibili a tutti, sia in termini di progetti che di risorse messe a disposizione. Abbiamo iniziato a lavorarci con largo anticipo, già dal settembre 2013, quando abbiamo approvato una delibera dal titolo 'Posizionamento strategico di Regione Lombardia per il turismo in vista di Expo 2015' facendo notare che proprio in previsione dell'Expo, grande importanza ha per la Giunta Regionale della Lombardia il tema del Turismo Accessibile".

"E' una sfida che vogliamo vincere, perché è una questione di civiltà" ha concluso il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni.
 

Ass. Luca Coscioni, Corso-seminario:"Soccorso civile per l'eliminazione delle barriere architettoniche"

Corso-seminario:"Soccorso civile per l'eliminazione delle barriere architettoniche". organizzato dall'Associazione Luca Coscioni e dedicato a Jasmine Ravaglia.
Ci sono leggi che impongono l'abbattimento delle barriere: 118 del 1971 (uffici e mezzi pubblici) 41 del 1986 (creazione di Piani di eliminazione [PEBA] nelle Amministrazioni Pubbliche) .
Non vengono rispettate. Il corso, che fa parte di un progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si propone di far conoscere gli strumenti per ottenere il rispetto del diritto dei disabili.

Articolo interamente tratto da  www.radioradicale.it

25 gennaio 2015

Turismo Accessibile a Tutti in vista dell’Expo


“Turismo accessibile a tutti” è il titolo del convegno che si svolgerà a Milano domani 26 Gennaio 2015. Il convegno è promosso dal Consiglio Regionale della Lombardia, in collaborazione con LEDHA, FAND, Apl, Uildm e Roberto Vitali, l'ideatore del progetto nazionale di turismo accessibile “Village 4 all”. L'appuntamento è dalle ore 9.30 alle 13.30 presso l’Aula 5, Nucleo 4 – Palazzo Lombardia in Piazza città di Lombardia 1 a Milano.
Ad aprire il convegno sarà la Consigliera Regionale Daniela Maroni, ideatrice e promotrice dell’evento. A seguire ci sarà la presentazione di ”ExpoFacile” e si parlerà di accoglienza delle persone con disabilità motoria o con bisogni speciale, in riferimento alla prossima apertura dell’Expo 2015. A conclusione della mattinata, sarà la volta di Roberto Vitali che presenterà il progetto di Village 4 All.
All'evento parteciperà anche il campione di handbike Alex Zanardi, ex pilota di Formula Uno.
Locandina e Programma del Convegno "Turismo Accessibile a Tutti" in PDF

24 gennaio 2015

Il Forum europeo sulla disabilità

Un obiettivo importante raggiunto a Strasburgo. Il "Disability Intergroup of the European Parliament" ha tenuto, infatti, in data 15 gennaio un'importante incontro, il primo dopo la sua ricostituzione.
Un momento importante che ha visto l'elezione dell'intero Ufficio di presidenza del Disability, che ad oggi si compone di quattro co-presidenti e otto vicepresidenti.
Ma cos'è il Disability Intergroup? E' un gruppo informale di deputati del Parlamento europeo (MEP) di tutte le nazionalità e di tutti i gruppi politici che sono interessati a promuovere i diritti delle persone con disabilità al Parlamento europeo, nonché a livello nazionale.
Fondato nel 1980, fin dai suoi primi anni è stato un alleato fondamentale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità in seno al Parlamento.
La nuova struttura consentirà la promozione dei diritti delle persone affette da disabilità di varia natura, all'interno del Parlamento europeo e in Europa.
L'EDF, un'organizzazione europea che rappresenta più di 37 milioni di disabili in Europa e la cui mission è quella di assicurare ai cittadini disabili un pieno accesso ai diritti umani fondamentali, sta lavorando e continuerà a lavorare in stretta collaborazione con esso.
Fine comune sarà quello di garantire la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD). EDF guarda in grande e si occuperò della revisione della strategia europea sulla disabilità e su quella di Europa 2020, nonché sull'adozione della legge europea "Accessibilità e della direttiva generale anti-discriminazione".

Autore Gian Piero Robbi
Articolo interamente tratto da www.lavocedeltrentino.it
Sito Web www.robbi.org

23 gennaio 2015

Turismo e disabilità, l'accoglienza paga

Metti un gruppone di 130 disabili, tutti in carrozzella, in un villaggio turistico nelle settimane centrali d’agosto. Una bella sfida alla capacità di accoglienza del territorio e dei turisti “normali”, ma anche un’occasione, per gli stessi ragazzi, di avviarsi lungo la strada dell’autonomia, visto che, per tanti, è la prima volta senza genitori. È ciò che sta accadendo, in questi giorni, all’Hotel Marina Beach di Orosei (Nuoro), scelto dall’associazione “La strada per l’arcobaleno” di Roma (che da vent’anni si occupa di persone con spina bifida e idrocefalo), per la vacanza comunitaria 2013. Per i partecipanti un momento di amicizia e condivisione in uno degli angoli più belli della Sardegna; per l’associazione una nuova occasione per andare “Alla scoperta dell’Italia accessibile”. Si chiama così il progetto che, da sette anni, sta portando avanti la vice-presidente Carla Marinelli, 45 anni, che si propone di tracciare una sorta di mappa dell’accoglienza lungo le spiagge dello Stivale.
«Vogliamo abbattere le barriere architettoniche ma anche culturali, che sono quelle più difficili da superare per pigrizia e ignoranza – racconta –. Anche semplicemente andando in vacanza, come tutti, vogliamo dire che ci siamo, che desideriamo una vita piena e felice. In questi anni abbiamo abbattuto diversi muri e anche chi, all’inizio, ci guardava con diffidenza, ora si sta rendendo conto che i disabili sono una risorsa per la società».
Se ne stanno accorgendo anche le famiglie che, prima timorose, ora vedono nella vacanza un momento forte di crescita dei propri figli. «Con noi abbiamo volontari e professionisti preparati e pronti a intervenire per qualsiasi necessità – spiega Marinelli –. I genitori possono stare tranquilli. In più cerchiamo di spronare i ragazzi ad essere più autonomi, a cavarsela anche da soli».
Proprio ciò che cerca Concetta Giambruno, 27 anni di Torino, alla sua terza vacanza con l’associazione. Impiegata in un call center, Concetta sogna di viaggiare e conoscere posti nuovi, portando la propria esperienza di disabile «in mezzo alla gente». «Aspetto tutto l’anno questa settimana – dice – perché qui ritrovo tanti amici sparsi per l’Italia. Confrontando le nostre esperienze ci accorgiamo che tanto resta da fare per rendere il nostro Paese davvero accessibile a tutti. Non ci accontentiamo di trascorrere una bella vacanza, ma vogliamo che l’attenzione che troviamo qui ci sia anche nelle nostre città».
Concetto efficacemente espresso da Francesca Di Maria, siciliana di 53 anni, mamma di Giuseppe, 24enne con spina bifida e infermiera volontaria al seguito dei ragazzi: «I nostri figli vogliono vivere 365 giorni all’anno». «Questi ragazzi – aggiunge – hanno bisogno di vivere come tutti i loro coetanei, ma spesso le famiglie non ce la fanno. Noi genitori ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni, che invece dovrebbero aiutarci ad accompagnare i figli sulla strada dell’autonomia. Non chiediamo soldi ma un po’ di attenzione in più. Non ci arrendiamo ma a volte è dura andare avanti con serenità».
Un appello che, almeno sul versante delle infrastrutture turistiche è stato accolto. Come testimonia Pietro Loi, esponente di una famiglia di imprenditori del turismo tra le più importanti della Sardegna e titolare del Marina Beach di Orosei. «La struttura – sottolinea – è stata progettata e realizzata, una decina di anni fa, escludendo le barriere architettoniche. E questo ci ha permesso, fin da subito, di poter ospitare disabili, trasmettendo questa sensibilità al nostro personale».
Loi non considera «eccezionale», la scelta di ospitare 130 disabili in carrozzina, oltre il 10% della capacità dell’albergo, nelle settimane centrali di agosto, correndo il rischio di urtare la “sensibilità” degli altri turisti. E, assicura, non è “merito” della crisi. «Li abbiamo accolti e basta», taglia corto. «Certo – aggiunge – chi cerca il mercato non deve porsi limiti o creare esclusioni. Ma questo viene dopo. Per noi, prima, c’è il rispetto della persona. Disabile o no».


Autore Paolo Ferrario

Articolo Interamente Tratto da www.avvenire.it

CULTURA E TURISMO: Accessibilità, Comunicazione e Orientamento

Il 6 e il 7 febbraio 2015, presso l'Auditorium del Museo dell'Università ''G. d'Annunzio'' in Piazza Trento e Trieste n. 1 a Chieti, la onlus Diritti Diretti organizza l'evento nazionale 'CULTURA E TURISMO: Accessibilità, Comunicazione e Orientamento' offerto gratuitamente a manager/operatori dei Beni Culturali, delle Pubbliche Amministrazioni e del Turismo.
Alla presenza di esperti del settore oltre che di autorità civili/politiche/religiose, gli incontri si propongono di evidenziare come l'accessibilità renda le strutture turistico-ricettive sicure, confortevoli e attraenti per tutti, avendo anche un buon ritorno economico dal momento che non è un'operazione costosa e aumenta il numero di visitatori.
L'evento è suddiviso in due incontri:
*   Venerdì 6 febbraio 2015 (16:00 - 20:00) - Tavola rotonda, tradotta in LIS (Lingua dei segni Italiana), sul tema 'Filiera Accessibilità: Cultura, Turismo, Economia' per progettare lo sviluppo di territori che permettono a tutti di: ARRIVARE (Sistema dei trasporti); DORMIRE (Alberghi, B&B ecc.); MANGIARE (Ristoranti, pizzerie ecc.); SCOPRIRE (beni culturali, tradizioni, eccellenze territoriali ecc.); DIVERTIRSI (attività sportive, ludico-ricreative ecc.); FARE SHOPPING (supermercati, negozi di prodotti tipici, outlet ecc.); AVERE SOSTEGNO (ospedali, centri dialisi, ambulatori, aziende orto-sanitarie ecc.).
*   Sabato 7 febbraio 2015 (09:30 - 13:30) - Incontro formativo sul tema 'Accessibilità e fruizione del patrimonio culturale', per illustrare l'importanza di applicare i principi della progettazione inclusiva in spazi museali, parchi archeologici e naturalistici ispirandosi alle 'Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d'interesse culturale' del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Tra gli altri, gli incontri prevedono la partecipazione dei seguenti professionisti del settore: DINO ANGELACCIO - Direttore Laboratorio Accessibilità Universale dell'Università degli Studi di Siena; GABRIELLA CETORELLI SCHIVO - Responsabile dei progetti speciali e del turismo accessibile presso il MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo); FABIO IEMMI - Artista, esperto in progetti di sviluppo culturale e accessibilità a livello internazionale; SIMONA PETACCIA - Giornalista specializzata in Comunicazione/Uffici Stampa e Presidente della onlus Diritti Diretti.
Poi, alla buona riuscita dell'evento partecipano:
1.   Il vignettista Pietro Vanessi, presentando il libro 'Disabill Kill - Sorridere nella disabilità: dalla A alla Z' e realizzando alcune vignette/caricature riguardanti i presenti in sala da devolvere a Diritti Diretti che potrà donare/vendere le stesse.
2. L'A.c. Fotoclub Chieti, offrendo la partecipazione gratuita dei suoi iscritti / contatti. Gli scatti selezionati dagli stessi autori saranno firmati e pubblicati sul gruppo Facebook 'PHOTOCONTEST -Reportage di un incontro'. Tutte le foto saranno riunite in un video che sarà pubblicato sul canale Youtube della onlus, mentre lo scatto che riceverà il maggior numero di 'Mi piace' sarà premiato con una targa donata da Diritti Diretti e da un anno di associazione gratuita all'A.C. Fotoclub Chieti.

CONTATTI: info@dirittidiretti.it
ALLEGATI: Comunicato sull'evento (.pdf).
ORGANIZZATORE EVENTO:

22 gennaio 2015

I MIEI FIGLI AL 41 BIS – Come mi sono stati tolti i figli

Riceviamo e Pubblichiamo ...

Salve, mi chiamo Rosanna e fino a qualche anno fa ero una mamma.
Proverò a racconare la mia storia, in maniera molto succinta naturalmente, perché non è una storia da poter raccontare in poche righe, ne uscirebbe sicuramente un libro (che sto scrivendo), di come i miei figli sono finiti al “41 bis degli affetti”.
Anni fa, dopo tutta una serie di violenze, denuncio e lascio mio marito, ma sorge il problema di una casa per me e per i miei bimbi, e non per volontà, ma per necessità, lascio temporaneamente i miei figli ai miei suoceri, dopo aver chiesto invano ai servizi sociali una sistemazione. L’inesperienza, la credulità e la fiducia riposta nel prossimo sono stati sempre il mio punto debole… Io non potevo immaginare ciò che sarebbe potuto succedere. I miei (ora ex) suoceri, valutati idoneamente dal servizio sociale, mi negano gli incontri e persino le telefonate con i miei figli. Disperata, chiedo supporto per l’ennesima volta al servizio sociale affinchè possano riavvicinarmi ai miei figli; questi mi propongono un regime di visite in quello che viene da loro definito spazio neutro, ma che ricorda molto il 41 bis (e che pare essere una prassi per i servizi sociali): una stanza di pochi metri quadri alla presenza di un operatore per due ore ogni 15 giorni dopo circa due mesi in cui non avevo avuto modo di vederli. Quattro sole visite, fino a dicembre 2010 dove i miei figli vengono affidati dal servizio sociale che mi convince a firmare per la nuova collocazione presso gli zii paterni. Altri due mesi senza vederli (ambientamento, così lo hanno definito) e nuove visite ogni 15 giorni in quel triste spazio neutro ora ancora più angusto in altro paese, da febbraio fino a luglio 2011. Da quella data la mia bimba di 9 anni, viene trasferita in una comunità a 60 km dalla mia sistemazione, il piccolo di 7 anni resta con gli zii paterni. Continuo a vedere mia figlia in comunità dopo l’ennesimo ambientamento (altri mesi persi), ma sempre naturalmente in regime di 41 bis, mentre contemporaneamente mi vengono totalmente negati gli incontri con il maschietto.
Ho sempre manifestato il mio dissenso per il trattamento inumano che stavo subendo da parte del servizio sociale a cui i miei figli erano stati affidati da un decreto del tribunale dei minori, da un giudice che ancora oggi a distanza di quasi 4 anni, non conosco. Alle mie pressanti richieste di poter riavere i miei figli, o quantomeno poterli rivedere insieme e più spesso, mi venivano invece proposti percorsi psicologici, incontri di gruppo e colloqui con la psicologa il cui “leit motiv” era…”Signora, finché non si renderà conto di ciò che ha fatto non potrà certo rivedere i suoi figli”. Cosa avevo fatto?
Nel settembre 2011, vengo convocata in tribunale per assistere dietro uno specchio all’incidente probatorio dove scopro che i miei figli durante il periodo in cui li ho lasciati dai nonni hanno subito violenza. Assisto con un groppo alla gola e le lacrime che mi scendono silenziose al racconto dei miei figli che hanno subito…., non sapevo nulla, non mi è stato detto niente, non potevo immaginare, non potevo crederci.
Poco dopo mi viene notificato un ordine di comparizione in tribunale; l’accusa è di favoreggiamento in abuso sessuale e maltrattamenti. Ora capivo tutto, o meglio… la frase che più mi aveva colpito detta da quelle streghe del servizio sociale era quella famosa “Signora, lei non ha capito cosa ha fatto”, quella che non capivo, quella che più mi faceva male e quella che più mi ha macerato l’animo ora diventava chiara. Ma loro si, lo sapevano dall’inizio del 2010 e non me l’hanno mai detto, doppiamente infide perché conoscevano i fatti e sapevano perfettamente della mia estraneità, ma chissà per quale meccanismo perverso se ne sono autoconvinte tanto da condannarmi in un impeto di delirio onnipotente o in virtù di una scienza inventata a loro giovamento. Mi hanno condannato all’esilio dai miei figli, colpevolizzandomi a priori, arrogandosi il diritto di rendere i miei figli orfani di genitore in vita prima che un giudice chiaramente mi assolvesse (sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto e per totale estraneità del 3 luglio 2013).
Ed infine la beffa… Dopo l’assoluzione la notizia esce su diversi quotidiani a seguito di comunicato stampa del mio avvocato Francesco Miraglia, che accusa pubblicamente il servizio sociale ed il sindaco del paese di Cesate, tutore dei miei figli, di non aver tutelato sin dall’inizio i miei bambini, non vigilando sull’operato del servizio sociale che mi fa consegnare i miei figli ai loro aguzzini (vengo a scoprire precedenti penali d’ordine sessuale in quella famiglia e di cui il servizio era a conoscenza). Il sindaco risponde sulle stesse testate “difenderò l’operato del servizio sociale”. Forse lo sta facendo realmente, tant’è che queste professioniste dell’accusa e paladine della tutela dei minori ad oltranza, soprattutto a discapito delle figure genitoriali, a distanza di ormai più di 15 mesi dalla sentenza non hanno ancora stilato alcun programma per farmi riavvicinare ai miei figli. Mia figlia è stata affidata ad una nuova famiglia da settembre 2012, a oggi nonostante sia stata assolta, la vedo ancora 1 ora ogni 2 mesi in regime di 41 bis. Stessa cosa per mio figlio; l’ho visto solo 3 volte per 1 ora a distanza di 3 mesi l’una dall’altra naturalmente anch’egli in regime 41 bis. Vanno ancora protetti…da me!
Emerge ora che in questi 4 anni di allontanamento non è stato fatto assolutamente un percorso che abbia tenuto conto della possibilità di un riavvicinamento al punto che il bambino ora rifiuta la mia presenza. Vengo a scoprire da incartamenti resi pubblici solo ora dal solerte servizio sociale che ha volutamente occultato i documenti per 2 anni, che nel 2012 una psicoterapeuta ha riscontrato nella psiche di mio figlio forti criticità nei rapporti interpersonali con chiunque non faccia parte della sua “cerchia”. Qualcosa di simile sta accadendo con mia figlia più grande… Non sa più chi sono, cosa faccio, come vivo, (del resto non lo sa nemmeno il servizio sociale perché di ciò non gliene è mai importato nulla) perché questi sono discorsi tabù in quell’ora ogni 2 mesi di incontro, quindi anch’ella naturalmente ambientatasi nel nuovo nucleo famigliare ha paura di parlare con me di ciò perché teme che voglia portarla via dalla sua nuova sistemazione e quindi creare nuovo scompenso (tratto dalla documentazione ora disponibile).
All’inizio ho detto “ero una mamma”, ma lo sono ancora dentro anche se non ho i miei figli con me, non possono uccidere l’amore, non lo permetterò. Non mi sono mai arresa, non lo farò mai. Ho deciso di mettere a frutto questa mia esperienza fondando assieme ad altre splendide persone una associazione di nome “Pronto Soccorso Famiglie”. Giornalmente prestiamo supporto psicologico, legale, ma soprattutto umano, ad un numero enorme di persone che si rivolge a noi che veniamo troppo spesso a sapere perseguite da inique disposizioni del servizio sociale e del tribunale dei minori, che non esitano a sottrarre i bambini al loro nucleo d’origine con motivazioni del tutto soggettive e non supportate da fatti oggettivi. Così….,colpevolizzando chiunque o applicando etichette di disturbati psicologicamente nel nome del “supremo interesse del minore”.
Sono triste ed arrabbiata, amo i miei figli e per amore loro mi sto domandando se non sia il caso di abbandonare tutto per non turbarli ulteriormente imponendogli la mia presenza. Sarebbe un gesto di amore nei loro confronti per quanto per me struggente, ma lo sto valutando. Chissà se queste donne e madri che operano nei servizi sociali lo capirebbero….

Ottimo lavoro, i miei complimenti….

Rosanna Romano

Aquileia, il Sepolcreto sarà accessibile anche ai disabili

Al via la prima fase dei lavori di manutenzione straordinaria al Sepolcreto di Aquileia, sito archeologico che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta la regione e non solo.
Al via la prima fase dei lavori di manutenzione straordinaria al Sepolcreto di Aquileia, sito archeologico che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta la regione e non solo. L’obiettivo è abbattere le barriere architettoniche e rendere l’area, conferita alla Fondazione Aquileia, il più possibile accessibile anche ai disabili.
A partire da ieri e fino alla fine di febbraio, il Sepolcreto resta chiuso al pubblico.
I vertici della Fondazione annunciano che sarà realizzato, alla sommità del vialetto, un affaccio panoramico accessibile, in modo da regalare, anche a chi fino ad oggi non poteva raggiungere l’area per la presenza dei gradini, una visione d’insieme sui monumenti.
Gli ulteriori lavori riguarderanno il consolidamento delle scarpate, il ripristino del sistemaper lo smaltimento delle acque e l’installazione di un punto di sosta attrezzato sul lato nord dell’area.
In primavera, si aprirà la seconda fase dei lavori - durante la quale il Sepolcreto rimarrà aperto al pubblico - caratterizzata da interventi di restauro e pulizia dei monumenti e dei recinti funerari.
L’investimento complessivo per gli interventi è pari a 240mila euro.
Alviano Scarel, presidente della Fondazione Aquileia (il nuovo presidente designato dalla Regione, Antonio Zanardi Landi, entrerà in servizio quando la nomina sarà formalizzata in consiglio), sottolinea «l’impegno della Fondazione per l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta culturale di Aquileia» e precisa che «con questo intervento continua una stagione importante di lavori sui fondi conferiti alla Fondazione Aquileia: i fondi Cossar, Violin e Cal saranno oggetto di interventi di valorizzazione e razionalizzazione dei percorsi».

(e.m.)
Articolo Interamentente tratto da www.ilpiccolo.gelocal.it

Il 2015 dell’accessibilità: obiettivo sulla formazione

E’ iniziato da pochi giorni il nuovo anno, ed è questo un momento centrale per programmare i percorsi da realizzare in tema di accessibilità. Un turismo accessibile non può prescindere dalla formazione, e questo può essere realizzato soltanto attraerso un dinamico e costante scambio di idee e di feedback tra i diversi operatori del settore e le istituzioni.
I percorsi formativi  rivestono una importante opportunità di investimento nel campo dell’accessibilità e della cultura accessibile; la formazione può svolgere un ruolo strategico implementando innovazione e produzione di contenuti, facilitando l’inclusione sociale in settori occupazionali strategici: dal turismo all’arte, dall’enogastronomia.
Un Paese come il nostro che punta ad essere una eccellenza in campo culturale non può prescindere da proporre una offerta formativa che combini attività didattiche, tutoraggio e percorsi formativi innovativi che diano strumenti e competenze utili a sviluppare anche progetti imprenditoriali autonomi che influiscano positivamente sull’economia.
Il tema dell’autoimprenditorialità deve essere centrale nel corso di questo 2015, poiché può essere un elemento di crescita di attenzione nei riguardi del tema dell’accessibilità ma, soprattutto, attuare quelli stimoli emergenti del contesto economico-culturale attuale potendo quindi migliorare e rafforzare le competenze professionali già in atto. Ed è per questo che, accanto ad una formazione e comprensione del tema dell’accessibilità, bisogna potenziare le capacità degli addetti ai lavori nel campo della digitalizzazione: l’innovazione, la conoscenza delle lingue straniere. la creatività sono gli elementi indispensabili per assicurare forme piene di partecipazione ai percorsi di accoglienza turistica e per conferire degli strumenti più aggiornati ed idonei alle attuali esigenze di coloro che viaggiano.

Autore Lucio Todisco
Articolo interamente tratto da www.fondazioneturismoaccessibile.it

21 gennaio 2015

Una Sardegna da scoprire

Hai mai pensato ad una Sardegna Diversa ed Autentica? Questo è un Percorso Accessibile e Sostenibile adatto in particolare alle persone affette da disabilità intellettiva e relazionale ma anche alle famiglie.  
"Una settimana in giro per il Sinis/Montiferru per scoprire le meraviglie della Costa Occidentale della Sardegna”.

Primo giorno:
Pomeriggio con l’asinello sardo  nell’area Marina Protetta del Sinis. L’area marina nasce per la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, chimiche, fisiche e della biodiversità marina e costiera, con particolare attenzione alla Posidonia oceanica, anche attraverso interventi di recupero ambientale. E’ un percorso speciale con vista mozzafiato a Torre Seu (Oasi protetta dal WWF) per arrivare a toccare con mano la caratteristica sabbia bianca a forma di riso che va a perdersi nelle acque cristalline. Sarà un esperienza unica trovarsi in posti così rari affiancati dall'asinello silenzioso e paziente.. (Durata 2 h)

Secondo giorno:
Un viaggio nell’archeologia del Sinis + Area Archeologica di Tharros. Con la Cooperativa del Sinis che gestisce l’area archeologica di Tharros, scopriremo i segreti di questa antica civiltà, nello stupendo scenario di San Giovanni di Sinis, una delle località più suggestive della Sardegna, a pochi passi da spiagge stupende come Is Aruttas, famosa per i quarzi bianchi che caratterizzano la sabbia.
Ore 09:30 Appuntamento con il nostro Operatore davanti al Museo Civico di Cabras. A seguire visita nelle sue sale espositive dedicate al sito prenuragico di Cuccuru is arrius, a Tharros, al relitto di Mal di Ventre e alle collezioni Sulis e Pulix. Scopriremo anche i Giganti di Monte Prama.
Ore 10:45 Passeggiata lungo le sponde dello Stagno di Mar e Pontis, in località Scaiu, per osservare la tipica flora e fauna palustre.
Ore 11:30 Visita alle antiche strutture della Peschiera Pontis.
Ore 12:00 Visita all’Ipogeo di San Salvatore.

Terzo Giorno:
Ore 09:30 Appuntamento  a  San Giovanni di Sinis, nella piazza del parcheggio, con il Trenino Turistico, per fare un emozionante giro panoramico sino a Capo San Marco. (Durata del percorso 30 min.)
Ore 10:30 Visita Guidata all’Area Archeologica di Tharros. (Durata 1 ora)

Quarto giorno:
Nordick Walking di sui tratti più belli della costa ovest della Sardegna: Torre di Columbargia-Porto Alabe – Tresnuraghes (OR). La partenza e l’arrivo sono previsti dalla Spiaggia di Porto Alabe con arrivo fino alla Torre di Columbargia attraverso un percorso dal quale è possibile ammirare parte della costa centro-occidentale della Sardegna.
La torre di Columbargia, o Pesquellas, è la più antica delle tre (è già esistente nel 1572); edificata su di un promontorio a protezione di due cale e della rada di Porto Alabe. Nel 1729 vi stazionavano un Alcaide e due soldati, pagati dai villaggi della Planargia. Rimase in attività fino al 1842.
Dettagli percorso
Difficoltà percorso: intermedio
Distanza: 8,6 Km
Dislivello +/-: 150 mt
Terreno: strada sterrata e, a tratti, fondo sabbioso
Tempo stimato di percorrenza: 2 ore
Pranzo a S’archittu, località marina.

Quinto giorno:
Partenza per Putzu Idu(OR). Passeggiata a cavallo attraverso la campagna del Sinis. Si raggiunge il faro e Torre Sa Mora, passando per la scogliera si raggiunge la torre di Capo Mannu dove ammirare il bellissimo paesaggio. Si scenderà per la spiaggia di Sa Mesa Longa su per le dune di sabbia fino a costeggiare lo stagno dove si possono ammirare i fenicotteri rosa. Al rientro presso il Circolo Ippico, ci aspetta un’ottima vernaccia prima dei saluti. (Durata: 2h)

Sesto giorno:
Pranzo nella montagna di Seneghe(OR) - Città dell’Olio, paese ricco di cultura e tradizione, immersi nei boschi di leccio che lo caratterizzano. Servizio Catering a base di carni del Bue Rosso, presidi Slow Food e saluti

Maggiori Info: www.viaggiperdisabili.blogspot.it

Nell’ovest della Sardegna tra fenicotteri e laboratori artigianali

Credit Photo gopixpic.com
Tour adatto anche alle persone con disabilità motoria. Nel cuore della Sardegna occidentale andremo alla scoperta del sistema lagunare del Sinis settentrionale osservando i fenicotteri con un ecologo marino e archeologo. Entreremo inoltre in un antico villaggio sulle sponde dello stagno di Cabras, a pochi passi da Tharros e dalle spiagge più belle della costa. Qui e a Seneghe(OR) potremo sperimentare laboratori artigianali, dalla ceramica, litica e osso, all’ocra, scavo simulato, panificazione, pittura, lavorazione del vetro e altre arti tipiche della zona.

Attraverso i sensi, nella Sardegna occidentale



San_Giovanni_di_SinisTour adatto per persone sorde e con disabilità intellettive e relazionali.
Utilizzare le mani per manipolare la ceramica, le pietre, il proprio olfatto per cogliere profumi ed essenze dei luoghi… un viaggio alla scoperta della Sardegna occidentale tra costa ed entroterra. Partendo da Santulussurgiu(OR) sperimenteremo con dei laboratori a Seneghe(OR), la tipica lavorazione della ceramica e delle pietre, per trasferirci poi verso la penisola del Sinis(OR) alla scoperta dell’antica civiltà di Tharros, con il relitto di Mal di Ventre. Passeggeremo lungo le sponde dello Stagno di Mar e Pontis, mentre a Sa Ruda ci addentreremo nel villaggio neolitico situato all’interno dell’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre” fino a vivere un’esperienza guidata di conoscenza delle specie marine e del litorale a Putzu Idu.


Altre info su www.turismoaccessibileitalia.it

20 gennaio 2015

VI Edizione Premio Nazionale di Poesia IO ESISTO

VI Edizione Premio Nazionale di Poesia IO ESISTO ... e non farei rumore se tu mi ascoltassi…

Organizzato dall’Associazione di Volontariato U.I.L.D.M. - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare - Sez. di Ottaviano (Na)

Il concorso di valenza socio-culturale è aperto a tutti e si pone i seguenti obiettivi:
  • Diffondere e valorizzare l’arte poetica;
  • Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative alla disabilità;
  • Avvicinare le persone con disabilità all’arte della poesia per un processo d’inclusione sociale senza barriere;
  • Raccogliere fondi a sostegno della U.I.L.D.M. - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare - sezione di Ottaviano.

PER ABBATTERE LE BARRIERE DELL’INDIFFERENZA FATE CON NOI “POETICAMENTE RUMORE”

R E G O L A M E N T O
Il presente concorso è aperto a tutti
Il concorso si suddivide in 2 sezioni:
  • Sezione A: Poesia a tema libero
  • Sezione B: Poesia a tema “La disabilità”
Il concorso prevede l’invio di una sola opera per ogni singola sezione in lingua italiana o vernacolo. Le opere in vernacolo devono essere accompagnate dalla traduzione.
Sono ammesse opere edite ed inedite o già premiate in altri concorsi, purché di esclusiva creazione dell’autore, al quale si rimette ogni responsabilità delle opere inviate.

MODALITA’ D’INVIO DEGLI ELABORATI:
Gli elaborati dovranno essere inviati in un singolo file formato Word, utilizzando il carattere Ariel 12; al seguente indirizzo e-mail: concorso.ioesisto@live.it allegando la scheda di adesione (compilata in ogni sua parte) che potete scaricare dal sito: www.ioesisto.jimdo.com.
Gli elaborati dovranno essere inviati dal 15 Gennaio al 30 Aprile 2015, entro e non oltre la mezzanotte. Gli elaborati che arriveranno dopo il termine stabilito, non saranno accettati.
Il testo dell’opera non deve superare i 40 righi.
I partecipanti, onde facilitare le operazioni di coordinamento, sono gentilmente pregati di non attendere gli ultimi giorni utili per l’invio della propria opera.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE E MODALITA’:
Per la parziale copertura delle spese organizzative e di pubblicazione dell’antologia “IO ESISTO” il partecipante si impegna ad inviare:
€10,00 per ogni singola sezione alla quale partecipa, tramite bonifico bancario con le seguenti direttive: Codice Iban: IT 44 V033 5901 6001 0000 0106 616.
Indirizzato a: U.I.L.D.M. SEZ. DI OTTAVIANO, VIA L. CARBONE 1, LARGO FALCONE E BORSELLINO, SAN GENNARELLO DI OTTAVIANO, C.A.P. 80044, (NA).
Causale bonifico: PARTECIPAZIONE AL PREMIO “IO ESISTO” 2015.
· Durante l’operazione di pagamento, per agevolare le verifiche di riconoscimento, si prega gentilmente di fornire il proprio nome, cognome e indirizzo.
· Si prega di effettuare il pagamento con largo anticipo.
· Sarebbe gradito l’invio della fotocopia del bonifico all’indirizzo: concorso.ioesisto@live.it.
· ATTENZIONE! Se dalle verifiche degli organizzatori, il versamento del partecipante non dovesse risultare effettuato, l’opera non sarà accettata. (l’Associazione non risponde di eventuali smarrimenti o disservizi).
· Dichiariamo che i dati personali saranno trattati secondo quanto Disposto dalla legge sulla privacy 196/2003 e successive modifiche.
LA GIURIA SARA’ COSI’ COMPOSTA:
Presidente: Dott.ssa Marilina Perna - Assessore alla cultura del Comune di Ottaviano;
Vicepresidente: Prof.ssa Liliana Summo Borriello: Associazioni Fidapa - Archeottaviano;
Prof.ssa di Lettere Carmela Casinelli, Responsabile di Plesso dell'I.C 3° Castaldi-Rodari di Boscoreale;
Carmelo Cossa - scrittore e poeta;
Prof.ssa Fiorella Saviano, docente dell'I.C. d'Aosta di Ottaviano;
Paola Castiglia;
Annastella Bertè: Associazioni “Antonio Bertè L’arte nel Sociale” - “Vita”.

VINCITORI: Saranno premiate le prime 5 opere di ogni singola sezione
PREMI SEZIONE A: POESIA A TEMA LIBERO
1° Classificato
Targa U.I.L.D.M. + Soggiorno di una settimana per due persone presso il B&B COPACABANA COLORS a Margherita di Savoia (BT) (Il premio comprende pernottamento e prima colazione). Offerto dalla dott.ssa Katia Valerio.
2° Classificato
Targa U.I.L.D.M. + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
3° Classificato
Targa U.I.L.D.M. + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
4° Classificato
Diploma d’onore + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
5° Classificato
Diploma d’onore + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.

PREMI SEZIONE B: TEMA DISABILITA’:
1° Classificato
Targa U.I.L.D.M. + un soggiorno di 3 notti per 2 persone presso Casa Vacanze “I Girasoli” a Lucignano (Arezzo).
2° Classificato
Targa U.I.L.D.M. + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
3° Classificato
Targa U.I.L.D.M. + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
4° Classificato
Diploma d’onore + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
5° Classificato
Diploma d’onore + Opera Pittorica inedita dell’artista Francesca Panico.
PREMIO SPECIALE U.I.L.D.M.: Al partecipante più giovane del concorso sarà assegnato il premio speciale U.I.L.D.M.
Targa della U.I.L.D.M + un soggiorno di 1 settimana per una persona, presso l’Agriturismo “Don Egidio”, a Melendugno (Lecce), offerto dalla Signora Maria Arcona Bufano.
N.B. Il vincitore di questo premio avrà a disposizione un monolocale con angolo cottura. (I pasti sono esclusi). Qualora il vincitore fosse una persona con disabilità con necessità di essere accompagnato, il soggiorno diventa valido per due persone.
I partecipanti che si classificheranno dal 6° al 25° posto di ogni sezione, riceveranno un attestato di merito.
I vincitori impossibilitati a ritirare personalmente il premio, potranno delegare una persona di propria fiducia o concordare con gli organizzatori una diversa modalità di consegna.
I Vincitori saranno informati telefonicamente e via e-mail.
Gli elaborati inviati da ogni singolo autore saranno archiviati dopo la fine del presente concorso.
La data, l’orario e la location della cerimonia di premiazione saranno comunicati in seguito via e-mail e sul sito: www.ioesisto.jimdo.com
Nel corso della cerimonia di premiazione è previsto un Buffet di piatti tipici locali offerto dal Dott. Gennaro Barbato del Comitato Civico A. Cifariello di Ottaviano, pertanto, tutti i partecipanti sono pregati di dare conferma della loro presenza, tramite e.mail o telefono.
Da parte degli organizzatori è prevista la realizzazione di un’Antologia di poesie dal titolo: “IO ESISTO" che sarà presentata durante la cerimonia di premiazione.
Nell’Antologia saranno inserite, in ordine di classifica: 25 opere della categoria A, 25 opere della categoria B, opera del premio speciale UILDM del partecipante più giovane.
Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono il diritto di pubblicazione all’interno dell’Antologia senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore. I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli Autori.
Durante la cerimonia di premiazione, saranno declamate 15 poesie da attori professionisti, accompagnati musicalmente da un Maestro del Conservatorio di Napoli.
Tutta l’operazione del concorso è a scopo benefico.
DESTINAZIONE INTROITI:
Il ricavato (escludendo le spese organizzative e la stampa dell’Antologia “IO ESISTO" 2015 sarà devoluto alla U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sezione di Ottaviano, (Na).

Responsabili del concorso:
Maria Maddalena Prisco Presidente della U.I.L.D.M. sezione di Ottaviano;
Francesco Prisco Vicepresidente della U.I.L.D.M. sezione di Ottaviano;
Maria Ronzino Volontaria della U.I.L.D.M. sezione di Ottaviano.

19 gennaio 2015

Santarcangelo di Romagna: un gioco accessibile a tutti al Campo della Fiera

Un gioco accessibile a tutti al Campo della Fiera 

Documento di giovedì 15 gennaio 2015

A breve l’avvio dei lavori per l’installazione di un gioco inclusivo nel parco principale della Città. Il sindaco Alice Parma: “Avviamo un percorso per rendere Santarcangelo ancora più accogliente e solidale”

A pochi giorni dall’avvio dei lavori per l’installazione di un gioco inclusivo nel parco principale della città, il Campo della Fiera, il sindaco Alice Parma si dichiara soddisfatta. “Lo avevamo annunciato nelle scorse settimane, e anche se abbiamo accumulato qualche ritardo in parte dovuto alle condizioni climatiche, teniamo fede ad un importante impegno che ci eravamo dati come Giunta comunale per avviare un percorso che da qui ai prossimi anni renderà la nostra città ancora più accogliente”. 

I lavori sono stati affidati dalla Green Arreda Srl che avvierà l’intervento nei prossimi giorni con l’obiettivo di collocare il nuovo gioco del diametro di 2,70 metri di fronte all’area divertimento già esistente al Campo della Fiera, in prossimità della fontanella. L’intervento, dal costo complessivo di 20.000 euro finanziati da Amministrazione comunale, Pro Loco e da alcuni privati, si concluderà nell’arco di qualche settimana. 

“Presentando le Linee programmatiche di mandato amministrativo al Consiglio comunale – afferma il sindaco Parma – abbiamo sottolineato l’importanza, per la nostra Amministrazione e per la Città di Santarcangelo, del concetto di ‘inclusione’ che va di pari passo con quello di ‘partecipazione’. La domanda di benessere e di qualità della vita di ogni cittadino, con particolare riguardo per i più piccoli, comprende molteplici dimensioni e si estende a tutte le relazioni che le persone stabiliscono tra loro e con l’ambiente in cui vivono. La rimozione delle barriere che ostacolano il pieno godimento dei diritti e la partecipazione di tutti alla società sono dunque gli elementi fondanti le politiche inclusive, i cui principi ispiratori – radicati nella lotta alla discriminazione, alla diseguaglianza e all’esclusione, in particolare delle fasce più deboli – sono tesi ad orientare le politiche e le strategie socioculturali ed economiche per rendere reale la partecipazione dei cittadini. Favorire il processo inclusivo, ma soprattutto impegnarsi sul tema “più diritti per i bambini”, significa quindi prestare attenzione ai bisogni educativi e lavorativi, al bisogno di salute, di relazione e radicamento, oltre all’esigenza di poter acquisire abilità ed esprimerle all’interno della propria comunità”.

“Con la realizzazione di un gioco accessibile a tutti i bambini – conclude il sindaco Parma – ci impegniamo a migliorare e sviluppare le possibilità di partecipazione dei cittadini sul territorio, sviluppando spazi e momenti di aggregazione. D’altra parte, è proprio attraverso il gioco che diamo ai più piccoli l’opportunità di conoscersi, divertirsi e socializzare”.


Fonte: comune.santarcangelo.rn.it
Credit Site: Parchi per Tutti parchipertutti.blogspot.it

18 gennaio 2015

Turismo Accessibile, una battaglia di civiltà un'opportunità dal punto di vista economico

Come abbiamo più volte sottolineato che un paese ospitale e accessibile a tutti è un paese migliore. Malgrado la profonda crisi economica in atto c'è ancora un dato che dovrebbe far riflettere i più. Secondo i dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per il Turismo nel primo semestre del 2013 vi è stata una crescita globale del turismo "tradizionale" con un +5,2% rispetto al 2012 (494 milioni di turisti nel mondo, ovvero 25 milioni di turisti in più rispetto al 2012).
In un precedente articolo vi abbiamo mostrato che il Turismo Accessibile ha un fatturato globale di oltre 800 miliardi di euro, in Europa il mercato potenziale è stimato in 130 milioni di persone, con un potere di spesa annuale di oltre 68 miliardi di Euro.
Il turismo accessibile, oltre ad essere una battaglia di civiltà (dove di certo il nostro Paese non si segnala per essere allavanguardia), è una grande opportunità economica.
E' importante far capire a tutti gli imprenditori italiani che con il Turismo Accessibile si possono ospitare molti turisti in più del normale (da tutto il mondo) e che l'Italia potrebbe finalmente scalare le classifiche mondiali del Turismo Accessibile, diventando un esempio di ospitalità per tutti.
Dati questi da sommare al fatto che l'Italia è il sesto paese più visitato del mondo, forse adesso si comprenderà meglio come il turismo accessibile possa essere il trampolino di lancio per la ripresa o per il consolidamento della nostra economia....

17 gennaio 2015

Sicilia, Assessore Li Calzi: «Sicilia mira a diventare meta del turismo accessibile»

Photo Credit blogtaormina.it
L’assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, ha ribadito sul proprio profilo Facebook che la Sicilia deve «diventare meta del turismo accessibile». Per facilitare un simile cambio di passo sono state «riconosciute tra le lingue previste nel nuovo bando per guide turistiche in scadenza il prossimo 7 febbraio anche la lingua dei segni LIS e ASL». Su questo punto l’assessore Li Calzi è stata molto chiara: «Si specifica che possono presentare istanza di partecipazione al bando anche coloro che oltre ad essere in possesso dei requisiti di ammissione all’esame di verifica, conoscono la lingua segnata, nello specifico LIS (lingua italiana dei segni) e ASL (American language sign). Si auspica infatti la qualificazione di nuove guide turistiche anche per non udenti». Per conoscere i dettagli del bando che scadrà il 7 febbraio 2015, è possibile collegarsi al seguente link: http://bit.ly/1BeYR8C.

16 gennaio 2015

Che cos'è il Turismo Accessibile e i suoi numeri

Photo Credit italia.it
Mai come in passato in questi ultimi tempi in Italia si è acceso finalmente l'interesse per il Turismo Accessibile. Ma che cos'è il Turismo Accessibile? A chi è rivolto? E quali sono i numeri di questo importante indotto turistico in Italia e nel Mondo che fattura oltre 800 miliardi di euro l'anno?
Incominciamo a dire che il Turismo Accessibile è un insieme di servizi e di strutture in ambito turistico che consente proprio a tutti, anche alle persone portatrici di handicap, ma anche agli anziani, alle donne incinte, alle famiglie numerose o con bambini piccoli in passeggino, alle persone che soffrono di specifiche intolleranze alimentari, di passare un determinato periodo, naturalmente una vacanza, nel più assoluto relax, senza aver intorno qualsiasi barriera architettonica. 
In Italia, paese agli ultimi posti in Europa in ambito accessibile, è un pò complicato purtroppo, e quindi per permettere tutto questo, è necessario che tutte le attività interessate al progetto facciano "Rete", si uniscano e collaborino fra loro.
Secondo le ultime stime dell'ONU nel mondo vivono circa 650 milioni di persone disabili e contando anche il loro nucleo familiare (un disabile non viaggia mai da solo), direttamente interessato, sono ben 2 miliardi le persone interessate direttamente al problema della disabilità.
Il mercato potenziale per il turismo accessibile in Europa è stimato in 130 milioni di persone, con un potere di spesa annuale di oltre 68 miliardi di Euro. Tutte queste persone, e quelle che viaggiano con loro, hanno bisogno di “turismo accessibile”.
Inoltre segnaliamo che migliorare l'accessibilità dei servizi turistici, non solo ne migliora la qualità della stessa, ma tutto questo ha effetti largamente positivi persino sulla qualità di vita delle comunità locali interessati. Vi pare poco?
Infine, diverse esperienze dimostrano che a volte basta fare dei piccoli adeguamenti strutturali in una struttura ricettiva, oppure fornire informazioni più precise su quella struttura per accrescere il numero dei visitatori. Questo per ricordarvi che tutte le persone all'interno del turismo accessibile sono anche loro dei turisti; turisti che pagano di tasca loro la loro vacanza, che vogliono essere trattati come qualsiasi altra persona normale. Qui parliamo di clienti che chiedono rispetto. E vedendo i numeri del Turismo Accessibile possiamo parlare di clienti speciali, che attirano sempre più, visti i numeri, l'interesse dei tour operator mondiali.

Diamo un taglio ai riscatti

Photo Credit Il Fatto Quotidiano
In passato abbiamo lottato insieme a Rossella Urru e tanti altri italiani tenuti prigionieri all'estero. Oggi apprendiamo che il nostro Governo ha pagato un riscatto di almeno 12 milioni di euro per le due cooperanti italiane rapite in Siria. Quei soldi serviranno anche questa volta per comprare armi e in più si stermineranno altri civili innocenti rendendo in schiavitù tante donne e bambini, essendo i rapitori dei pericolosi fondamentalisti islamici. Credo che ora più che mai serva un dibattito interno in occidente, costruttivo, per non permettere in futuro a nostri connazionali di soggiornare in terre estremamente pericolose, dove vige la disperazione e l'oppressione da parte dei fondamentalisti islamici. Con il fondamentalismo islamico non si scherza, non possiamo permettergli di continuare a sostenersi economicamente grazie all'impegno, questo si lodevole, della nostra società civile. Impegno che viene strumentalizzato pesantemente da questi criminali che devono sparire, con loro non si può ragionare.