31 maggio 2012

Gli animali possono prevedere i terremoti?

E' noto fin dall'antichità che molti animali possono avvertire l'arrivo di un terremoto. Prima che si verifichi un evento sismico molti animali possono manifestare un comportamento anomalo dando segni di irrequietezza o pure di troppa calma, con un tempo di anticipo che varia da pochi minuti fino a qualche settimana prima dell'evento, questo dipende dal tipo di animale. Nessuno ha mai scoperto come fanno gli animali a prevedere un terremoto, su questo esistono solo delle teorie come i campi elettromagnetici, ultrasuoni, variazione del campo magnetico terrestre, variazioni delle correnti elettriche nella terra, gas che fuoriescono dalle faglie come il Radon ad esempio, ecc. ecc.

Gli animali possono manifestare un comportamento anomalo solo in concomitanza di forti terremoti, mentre nel caso di eventi sismici di bassa intensità il fenomeno è quasi del tutto assente o al massimo qualche raro caso in prossimità dell'area epicentrale. Oltre a dipendere dall'intensità del futuro terremoto dipende anche dalla distanza in cui si trova l'animale rispetto all'epicentro, alcuni animali posso prevedere un terremoto anche fino a distanze superiori ai 250 km, il fenomeno comunque sarà maggiore in prossimità dell'area epicentrale.




Nelle tabelle qui sopra sono riportati i tempi e le distanze del comportamento anomalo di vari animali in concomitanza con un terremoto

E' POSSIBILE AFFIDARSI AGLI ANIMALI PER FARE DELLE PREVISIONI ?
Nonostante sia dato per certo che molti animali percepiscono un terremoto prima che questo arrivi non è possibile fare una previsione certa, gli animali possono dare segni di irrequietezza anche per altri motivi, i cani ad esempio possono mettersi ad abbaiare perchè sentono dei rumori, peggio ancora se questi si trovano fuori all'aperto, basta che uno si metta ad abbaiare di conseguenza abbaiano tutti i cani del vicinato, e la stessa cosa vale anche per tutti gli altri animali. Se i vostri animali hanno previsto un terremoto lo scoprirete solo dopo che questo si è già verificato e non prima, al massimo vi possono far venire qualche dubbio.

Animali che prevedono i terremoti


Comportamento anomalo dei rospi
prima del terremoto in Abruzzo



fonte http://meteoterremoti.altervista.org/terremoti/previsioni/animali/animali.htm

Leggi anche:
Il sesto senso degli animali
Cosa fare durante un terremoto – Condividi con i tuoi amici come salvarsi!

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30 maggio 2012

Italia: spendera' oltre 13 milioni di euro per armare la propria flotta di droni!

Secondo fonti di stampa Usa, all’Italia costerà 17 milioni di dollari (13,7 milioni di euro) armare la propria flotta di droni, composta da sei Mq-9 Reaper in in forza al 28° Gruppo Velivoli Teleguidati del 32° Stormo di Amendola (Foggia). 

Secondo l’agenzia Reuters, è la cifra che la Difesa italiana sborserà per acquistare dalle aziende militari statunitensi i kit di armamento, che comprendono software di puntamento e sgancio, piloncini alari per l’attacco degli ordigni e ovviamente questi ultimi: missili Agm-114 Hellfire (54mila euro l’uno) e bombe a guida laser Gbu-38 e Gbu-12 (rispettivamente, 28mila e 15mila euro al pezzo). La vendita di questi sistemi d’arma all’Italia, che attende a giorni il via libera del Congresso, farebbe dell’Italia il primo paese straniero – Gran Bretagna a parte – ad acquisire questa sofisticata tecnologia che – conferma a Reuters una fonte politica Usa – l’Italia vuole utilizzare sul fronte di guerra afgano.

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito
http://www.eilmensile.it/

Con la pesantissima crisi economica che sta vivendo l'Italia e con il disastroso terremoto di questi giorni questa è una notizia sconvolgente. Come se non bastasse tutto questo, oggi il Governo ha alzato le accise della benzina per trovare dei fondi per i terremotati e Napolitano, il Presidente della Repubblica, s'indigna con quanti (tanti) s'incazzano in Rete per i soldi che lo Stato spenderà per la parata militare del 2 giugno. La verità incontestabile, ancora una volta, e lo ripetiamo, è che questa classe dirigente è arrivata al capolinea. Essa non è più credibile e i cittadini fanno sempre più fatica a sopportarli ...

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Unicef: Italia,15,9% minori in povertà relativa

Per Unicef, il Paese e' agli ultimi posti 


di Angela Abbrescia

L'infanzia è una condizione difficile non solo nei Paesi del sud del mondo, ma anche nelle economie più avanzate: a confermarlo è il nuovo Rapporto dell'Unicef sulla povertà tra i bambini e gli adolescenti, presentato oggi. Dal quale emerge che l'Italia, che si colloca fra i 15 Paesi europei più ricchi, è agli ultimi posti per povertà infantile. Nel nostro Paese il 15,9% dei bambini e degli adolescenti tra 0 e 17 anni vive in una condizione di povertà relativa, cioé il tasso di povertà infantile è più alto rispetto al tasso di povertà della popolazione complessiva (11,5%), il che fa sprofondare il nostro Paese al 32.mo posto su 35. E si colloca al 20.mo posto su 29 per i minori (13,3%) che vivono una condizione di deprivazione materiale, intesa come l'inaccessibilità ad alcuni beni ritenuti "normali" nelle società economicamente avanzate come almeno un pasto al giorno contenente carne o pesce, libri e giochi adatti all'età del bambino, un posto tranquillo con spazio e luce a sufficienza per fare i compiti. Un dato che colpisce se confrontato con Islanda, Svezia e Norvegia che presentano percentuali inferiori al 2%. Questo tasso di deprivazione materiale, poi, sale al 17,6% tra i bambini che vivono in famiglie con un solo genitore, al 27,9% tra quelli che vivono con genitori con un basso livello di istruzione, al 23,7% tra i minori che vivono in famiglie di immigrati, al 34,3% tra quelli che hanno genitori che non lavorano. E' un fatto "intollerabile" che nei Paesi ricchi i bambini vivano ai margini della società" ha commentato il presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrera. Il premier Mario Monti, in un messaggio, si dice "pienamente consapevole" del fatto che "una strategia di sviluppo efficace deve necessariamente includere la protezione dei minori dalla povertà" e sostiene che "proteggere l'infanzia dalla povertà è un dovere morale che dovrebbe essere fra le priorità di ogni governo, perché i bambini e gli adolescenti di oggi saranno i cittadini di domani". L'Italia secondo Monti sta facendo la sua parte, come dimostrano "i provvedimenti per combattere l'esclusione sociale e il disagio delle fasce più deboli della popolazione" varati in questi mesi. Ma secondo l'Unicef l'impatto sulla povertà minorile dell'intervento statale in Italia è pressoché nullo, o almeno lo è stato negli anni scorsi: l'Italia - ha detto il curatore del rapporto, Leonardo Menchini, facendo riferimento al 2007 - spende l'1,4% del pil per i bambini e le famiglie, contro, ad esempio, il 3,7% della Francia e il 3,5% del Regno Unito. "L'Italia è uno dei Paesi sviluppati dove i bambini rischiano di rimanere più indietro" ha denunciato Menchini. Molto critica la sociologa Chiara Saraceno, che ha sottolineato come uno dei motivi della poco invidiabile percentuale italiana di povertà infantile sia la scarsa occupazione femminile. Ma anche "la scarsa intelligenza nel fare le politiche, che sono fuori bersaglio, mal congegnate e non mirate su chi ha più bisogno". "In Italia la povertà minorile non è mai entrata nell'agenda politica, in un programma di governo" ha detto. Per questo, Guerrera ha annunciato oggi l'avvio di un gruppo, che si chiama "Gulp (gruppo Unicef di lavoro sulla povertà)", del quale fanno parte anche esponenti di Caritas, Istat, Ministero del Welfare ed esperti, che intende "affiancare il Governo nell'intercettare le strategie più opportune per l'infanzia".

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito

http://ansa.it/
Immagine di Lettera43.it

Leggi anche
Povertà dei Bambini - Diritti dell'Infanzia - Cosa facciamo - Unicef Italia

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29 maggio 2012

Cosa fare durante un terremoto – Condividi con i tuoi amici come salvarsi!

Siamo tutti scossi da quello che è successo nelle scorse ore e negli scorsi giorni. Per questo voglio dare il mio contributo fornendo informazioni utili a gestire le tre fasi che accompagnano ogni catastrofe: la precauzione, la gestione dell’evento mentre si verifica, e la gestione dei danni. In Italia abbiamo un’elevata concentrazione di zone sismiche, dunque la cosa più intelligente da fare è prepararsi al terremoto. Non potremo sapere quando arriverà, né la sua intensità, tuttavia possiamo prendere degli accorgimenti che ci saranno utili.

Preparare un Kit di Sopravvivenza:
Prevenire il terremoto vuol dire essere pronti ad abbandonare la propria casa riuscendo a sopravvivere. Ciò implica che tu abbia già pronto un Kit di Sopravvivenza e delle attrezzature che ti permettano di vivere fuori casa. Per approfondire come creare il Kit e quali attrezzature ti occorrono, ti rimando ad un altro articolo, clicca qui.

Gestire un attacco di panico:
Un altro metodo efficace per prepararsi è quello di allenarsi a non farsi prendere dal panico. Razionalmente sappiamo tutti che gridare o bloccarci non servirà a salvare la vita a nessuno, eppure molte persone avanti ad eventi catastrofici o forti emozioni si lasciano prendere da attacchi di panico. E’ indispensabile in quei momenti riconoscere ciò che sta avvenendo, guardarsi intorno, riprendere a respirare e cercare di tornare nel presente. Poi agire.

Osserva:
Generalmente gli animali avvertono prima di noi i terremoti. Quando avvenne il terremoto a l’Aquila, il mio cane sembrava impazzito, abbaiava e correva avanti e indietro, poi mi veniva vicino e mi saltava addosso. Osserva i comportamenti degli animali, saranno il tuo sismografo naturale e l’unico campanello d’allarme. Se ci sono già state scosse e vuoi controllare quelle di assestamento quando arrivano, metti un bicchiere d’acqua su una superficie immobile, quandovedi muovere l’acqua sai che sta facendo una scossa.

Cosa fare durante il terremoto:
Tralasciando i casi in cui le pareti si squarciano, e puoi trovare salvezza solo lanciandoti fuori, tieni a mente che la maggior parte delle vittime si ferisce perché scappa durante il crollo di oggetti o calcinacci.Tuttavia, segui questi accorgimenti:
- Se sei a casa e ne hai il tempo, spegni tutti gli apparecchi alimentati a gas o a fiamma
- Puoi salvarti col metodo del rotolamento che prevede di lanciarsi con la pancia e gomiti per terra, poi rotolare verso un supporto sicuro, come un tavolo ben resistente;
- Allontanati da mobili, librerie, lampadari e tutto ciò che possa cadere, anche dalle finestre o dagli oggetti di vetro che potrebbero esplodere
- Cerca le travi che compongono la struttura portante dell’edificio, oppure vai sotto i telai delle porte;
- Proteggi innanzitutto testa e collo;
- Se sei in macchina, evita zone che potrebbero franare (ponti, cavalcavia,..)
- Se sei all’aperto allontanati da lampioni, alberi e palazzi. Da cornicioni, linee telefoniche, balconi e linee elettriche;
Inoltre ti inserisco questa tecnica che ho trovato sul sito www.sopravvivenzatotale.com:

Il “triangolo della vita”:
Devi sapere che oltre alle classiche strategie che ci hanno spiegato fin da piccoli, c’è chi sostiene che il miglior metodo per sopravvivere in caso di terremoti consiste nello sfruttare il “Triangolo della Vita” Questo approccio sostiene che quando durante una scossa sismica gli edifici crollano, il peso dei soffitti che cadono sugli oggetto o i mobili schiacciandoli, si crea uno spazio vuoto immediatamente vicino a questi.
Questo spazio è chiamato il “triangolo della vita”. Più è grande e robusto l’oggetto e meno si schiaccerà. Meno l’oggetto si schiaccerà, più grande sarà il vuoto che lascerà e maggiore è la probabilità che la persona che lo usa per salvarsi rimanga illesa. Dunque accovacciarsi e coprirsi quando crolla un edificio, sotto a degli oggetti può essere pericoloso perché aumenta il rischio di rimanere schiacciati. Invece raggomitolarsi in posizione fetale affianco ad un oggetto di grandi dimensioni come un divano che sicuramente si schiaccerà ma lascerà accanto a sé uno spazio vuoto ci permetterà di sopravvivere.

Primo Soccorso
- In caso di ferite e tagli puoi bloccare la fuoriuscita di sangue e curare la ferita applicando dello zucchero o del miele (dopo averla disinfettata). Essi aumentano la pressione osmotica, riducono l’acqua extracellulare e bloccano la proliferazione dei batteri.

Pensi che sia utile? Condividilo con i tuoi amici su Facebook!

N.B.: Tutto ciò che ho indicato sono consigli che non possono garantire la sopravvivenza: la speranza è che non si debbano mai rivelare utili e che qualora dovessero servire possano aiutare le persone ad affrontare una calamità naturale come il terremoto. Ovviamente rimane d’obbligo chiamare i soccorsi e non spingersi oltre i propri limiti (non improvvisarsi medici ecc.).

di Gianluca Pistore

La versione integrale e originale di questo articolo è presente sul sito
http://www.gianlucapistore.it/

Infine lanciamo un'altra proposta (oltre a quella dell'immagine sottostante):  Vogliamo assolutamente che venga cancellata la parata del 2 giugno ...e che quei soldi risparmiati, servano totalmente alla ricostruzione dell'Emilia! E non c'interessa se Napolitano stasera ha dichiarato "celebreremo memoria sisma" (fonte corriere.it). La verità è che a lui e a tutti gli altri non gli entra proprio in testa che non devono più spendere soldi inutilmente ...

Chiediamo URGENTEMENTE a tutti i partiti politici, che venga destinato ai terremotati dell'Emilia Romagna, il totale ammontare del cosiddetto "Rimborso Elettorale". CONDIVIDETE, GRAZIE!

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28 maggio 2012

Il conflitto della manager Equitalia. La sua società compra case ipotecate - Una vergogna da fare sapere a tutti!!!

La strana situazione di Torino. Ma nelle sedici società satellite dell’agenzia che curano le riscossioni in sede locale, ci sono diversi ex politici. Anche il deputato pdl Marco Milanese, imputato nella storia della P4, vi ha sistemato alcuni suoi amici
Come racconta l’avvocato Alberto Goffi (l’udc piemontese che da tempo denuncia gli abusi dell’agenzia), l’implacabile macchina da guerra Equitalia porta dentro di sé diversi conflitti d’interesse. La presidente di Equitalia Nomos (la struttura sovrintende Torino e provincia, in attesa di essere inglobata in Equitalia Nord) è Matilde Carla Panzeri. Già funzionario della Banca d’Italia, oggi la Panzeri è presidente di una società pubblica che cura il recupero dei crediti dello Stato e degli enti locali. Ha quindi possibilità di accesso alle informazioni sullo stato patrimoniale dei torinesi, sulla solvibilità degli imprenditori della provincia e – tra l’altro – negli ultimi quattro anni la Panzeri attraverso i suoi dirigenti ha firmato 43mila ipoteche sulle case di Torino e il suo hinterland. La manager, però, dal 2008 è anche presidente di una società privata, la Npl spa (sede a Milano), che cura per statuto l’acquisizione di immobili, la riscossione di crediti in sofferenza, il finanziamento terzi, ed è leader nella cartolarizzazione dei crediti bancari. Solo la disponibilità dei dati pubblici, si comprende, è un chiaro vantaggio per una società privata, in questo caso la sua Npl (Non Performing Loans).

Alcune inchieste giornalistiche e di magistratura hanno già messo in evidenza come spesso nei consigli di amministrazione delle sedici società satellite di Equitalia (oggi in via di scioglimento) vi siano ex politici che controllano come nel collegio di riferimento i controlli fiscali non siano troppo serrati. L’inchiesta della Procura di Napoli sulla P4, poi, sta rivelando come il braccio destro di Giulio Tremonti, il deputato pdl Marco Milanese (per il quale il pm John Woodcock ha chiesto l’arresto), ha usato anche la società pubblica di riscossione per sistemare uomini a sè vicini. Tra questi, Guido Marchese, commercialista del sindaco di Voghera Carlo Barbieri (Pdl). Marchese è stato figura di riferimento in Equitalia Esatri (la struttura che cura la riscossione a Milano e provincia). Entrambi, il sindaco di Voghera e il suo commercialista Marchese, oggi sono agli arresti domiciliari per corruzione (l’inchiesta, appunto, su Milanese).

E spulciando negli elenchi del personale di Equitalia, si scopre che dal 2008 vi lavora Flavio Pagnozzi, figlio del segretario generale del Coni, Lello. Più o meno nello stesso periodo, ai servizi legali del Comitato Olimpico è stato contrattualizzato Marco Befera, figlio di Attilio. Potrebbe sembrare un caso di “assunzioni incrociate”

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito
http://www.nocensura.com/

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26 maggio 2012

Fornero: privatizzare la disabilità

Dopo Tremonti anche la Fornero vuol far piangere i disabili?
“Non si può pensare che lo Stato sia in grado di fornire tutto in termini di trasferimenti e servizi’’. Lo ha dichiarato il Ministro del Lavoro Elsa Fornero durante il convegno Autonomia delle persone con disabilità: un nuovo contributo per assicurarla (Reatech, Milano, 25 maggio).

Il Ministro ha poi aggiunto: “Sia il privato che lavora per il profitto sia il volontariato no profit sono necessari per superare i vincoli di risorse. Il privato, in più del pubblico, possiede anche la creatività per innovare e per creare prodotti che aiutino i disabili. La sinergia tra pubblico e privato va quindi rafforzata”.

I prodotti di cui si parla sarebbero quelli assicurativi. Infatti la Fornero prosegue: “Per evitare accuse di raggiro o frodi, il ruolo pubblico dovrebbe dare credibilità inserendosi nella relazione tra la persona e il mondo assicurativo. C’è bisogno di innovazione finanziaria e creatività”.

Parole che lasciano sconcertate le organizzazioni delle persone con disabilità, per la loro crudezza e per l’evocazione di una “cultura” che non si pensava potesse penetrare nel nostro Paese risalendo fino ai vertici di un Governo che si appella ad ogni piè sospinto all’equità.

Con la prima affermazione la Fornero gela qualsiasi ipotesi e speranza di innovazione sociale, di garanzia dei diritti civili, di efficacia ed efficienza dei servizi sociali, di miglioramento delle prestazioni per i disabili gravissimi e per i non autosufficienti.

Tradisce il retropensiero che gli stanziamenti per l’autonomia personale delle persone con disabilità siano una spesa morta, un sovraccarico insostenibile, un capriccio di pochi, e non già invece un investimento. Ricorda tragicamente alcune brutali dichiarazioni del Ministro Tremonti (“Come può un Paese con due milioni e mezzo di disabili essere davvero competitivo?”).
“Lo Stato rinuncia ad attuare quanto previsto dall’articolo 38 della Carta costituzionale – annota Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – e quanto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Getta la spugna invocando un intervento caritatevole (o interessato) dei privati. Un lesto e mesto ritorno alle opere pie… o a qualcosa di peggio”.

Ma la seconda parte delle affermazioni del Ministro ha risvolti non meno inquietanti.

Lo Stato, pur di liberarsi della spesa per la disabilità e la non autosufficienza, diventa procacciatore d’affari per le Assicurazioni e le eventuali risposte assistenziali sarebbero erogate in virtù di una polizza pagata in vita dai Cittadini.

Una privatizzazione assicurativa del welfare che inizia dalle persone con disabilità per spingersi fin dove la “creatività” può consentire.

A chi non giovi tutto ciò è presto detto: a chi non può permettersi di pagare una polizza assicurativa e a chi nasce con una grave menomazione o la contrae in tenera età.

A chi giova invece questa prospettiva oltre che allo Stato? Sicuramente il giro d’affari per le Compagnie assicuratrici è notevolissimo e, in periodo di crisi, un vero toccasana. Nuovi introiti e nuove prospettive anche sul fronte immobiliare. Tradiscono l’attesa le stesse parole della Fornero: “Qualche volta le persone anziane si trovano intrappolate in una casa che costa troppo e hanno difficoltà ad ottenere aiuti”. Un patrimonio immobiliare che fa gola a molti.

“Sono dinamiche e logiche che, ovviamente, non ci appartengono – conclude Barbieri – ma che rischiano di stritolare ogni prospettiva di reale inclusione sociale o di condizionarla al censo, al patrimonio, all’età più che ad un diritto costituzionale e, prima ancora, umano”.

25 maggio 2012

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24 maggio 2012

Terremoto in Emilia: quasi 100 disabili nei centri d’accoglienza


A Finale sistemati in un’unica tendopoli, mentre a San Felice sul Panaro al piano terra delle scuole medie. Istituito un numero per segnalare i casi più gravi.
BOLOGNA – Il terremoto che domenica scorsa ha scosso l’Emilia ha colpito duramente anche le persone disabili. Si tratta di oltre «80 persone – dice Michele Camorati, responsabile della Sala operativa regionale dell’Emilia-Romagna della Croce Rossa – sparse un po’ in tutti i campi» del modenese e del ferrarese. A Finale Emilia (Modena), dove si trova la maggioranza delle persone disabili che non hanno potuto far ritorno nelle proprie case, sono state sistemate in un’unica tendopoli, mentre a San Felice sul Panaro hanno trovato ospitalità al piano terra del centro d’accoglienza allestito nelle scuole medie del paese.
PIU' ATTENZIONE ALLE FASCE DEBOLI - «Le persone disabili sono seguite da una trentina di operatori della Cri, più il personale socio-sanitario e volontario che si occupava abitualmente di loro prima del terremoto – continua Camorati –. Sono quelle che hanno ricevuto più attenzione dopo il sisma, in quanto si tratta di una fascia particolarmente debole e che va maggiormente protetta in queste situazioni. Abbiamo potenziato la nostra dotazione di 30 carrozzine, ma con l’evacuazione degli ospedali abbiamo parecchi ausili a disposizione». Anche se non manca chi contesta: «Qui a Sant'Agostino non sono preparati ad aiutare le persone disabili. Mio fratello lo è e ci hanno proposto di dormire nel Palareno, il palazzetto dello sport. Ma se c'è una scossa di terremoto come fa ad uscire?», commenta Rosina Pompili.

COORDINARE L’EMERGENZA - A gestire l’emergenza nei centri di accoglienza organizzati nei territori più colpiti dal sisma – Sant’Agostino e Bondeno (Ferrara), Moglie (Mantova), Finale Emilia, Cavezzo, Camposanto, Mirandola e San Possidonio (Modena) – sono soprattutto la Protezione civile, la Croce rossa italiana (con anche due pulmini per il trasporto disabili) e le Misericordie dell'Emilia-Romagna. Queste ultime si sono concentrate a Mirandola, dove stanno gestendo il centro di accoglienza ricavato nella scuola media e quelli attivati nei due asili (in totale 300 posti complessivi). La notte tra domenica e lunedì sono state ospitate in gran parte famiglie con bambini piccoli, anziani e disabili.
ASSISTENZA SOCIALE E ASL IN AZIONE - Ma anche l’Ordine degli assistenti sociali dell’Emilia Romagna si sta dando da fare: ha attivato un numero di telefono, 333-5647158, per raccogliere le segnalazioni dei casi più difficili. La priorità è quella di non perdere il contatto con gli utenti già seguiti dai servizi e, se possibile, dare una mano anche alle altre persone. Si possono segnalare soprattutto esigenze particolari, come ad esempio bambini che hanno bisogno di un latte specifico, persone con disabilità che necessitano di ausili, anziani e famiglie in situazioni di difficoltà. E si è mossa pure l'unità di crisi che coinvolge i dirigenti delle Aziende sanitarie di Modena e Ferrara. Sono stati attivati quattro punti medici avanzati nelle zone più colpite dal terremoto, mentre i servizi di Dipendenze patologiche e Salute mentale adulti di Mirandola sono operativi nella tensostruttura verde di fronte al centro servizi di via Smerieri.

Michela Trigari

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23 maggio 2012

Venti anni fa la strage di Capaci

«Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande». Giovanni Falcone, assassinato venti anni fa nei pressi dello svincolo di Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti della sua scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.


Giovanni Falcone: "La mafia avrà una fine"

Cuneo eletto Federico Borgna il sindaco cieco

A Cuneo, Federico Borgna, il candidato sostenuto dall’Udc e da alcune liste dissidenti del centrosinistra ha battuto con il 59,9% il candidato ufficiale delcentrosinistra Gigi Garelli (40,1%).
Un sindaco cieco, la lezione di Cuneo
Nel pallottoliere dei risultati elettorali, da Cuneo rimbalza una notizia sorprendente. A essere eletto sindaco per una coalizione di centro è l’udc Federico Borgna. Trentotto anni, studi dai Salesiani che, dice, gli hanno insegnato che è importante lavorare per gli altri, Borgna passerà per uno dei sindaci più giovani d’Italia, ma non solo. Perché Federico Borgna è cieco. Questo non gli ha impedito negli anni di studiare, laurearsi in legge, impegnarsi in politica e nel sociale, infine di candidarsi e – oggi – di essere eletto primo cittadino di Cuneo.
Sul suo sito internet oggi ringrazia con parole semplici chi lo ha votato e non fa sfoggio pietistico del suo handicap, come non lo ha fatto in campagna elettorale. Tra i pochi riferimenti una poesia di Trilussa che uno sconosciuto sostenitore ha posato su un tavolino elettorale tre giorni prima del ballottaggio. “… trovo strano/ che me possa guidà chi nun ce vede/ La cieca, allora, me pijò la mano/ e sospirò: – Cammina! -/ Era la Fede”.

fonte chianura da repubblica.it

letto su http://www.vip.it/

Il sito/blog di Federico Borgna
http://federicoborgna.blogspot.it/

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22 maggio 2012

Monti impone un conto corrente per i pensionati: Equitalia così può pignorare l'intera pensione!

Il governo Monti ha limitato a 1.000€ il tetto massimo per i pagamenti in contanti: e questo ha costretto numerosi pensionati a dotarsi di un conto corrente bancario, con relative spese e commissioni.
Ma non si tratta semplicemente di un favore ai suoi amici banchieri. L'obiettivo vero è  aggirare la legge che impone il pignoramento di un importo massimo corrispondente a un quinto della pensione.
Dall'Ottobre scorso infatti, il governo Berlusconi ha concesso nuovi poteri ad Equitalia, tra cui quello di prelevare direttamente dai conti correnti dei debitori. Se un cittadino ha un debito, Equitalia può svuotargli il conto corrente per recuperare l'insoluto: indipendentemente dalla provenienza di tali soldi, e se ci trova 1.000€ preleva quelli.
E' quanto sta succedendo ad alcuni pensionati che si vedono accreditare la pensione sul conto corrente, e subito dopo vedono svuotarsi il conto, grazie alle mani lunghe di Equitalia. Nel caso di insoluti, Equitalia ha infatti la facoltà di pignorare fino a 1/5 (un quinto) della pensione (funziona così anche per gli stipendi) ma in alcuni casi, quando senza il quinto dello stipendio diventa difficile andare avanti (familiari a carico, spese si affitto/mutuo etc) viene disposto il pignoramento di una quota minore dell'assegno, per esempio solo 1/10 (un decimo) della pensione. Regole a tutela dell'individuo che non sono previste nel caso dei prelievi forzosi dai conti correnti.
Se poi quel mese, dopo che la pensione si è volatilizzata il "fortunato" non ha i soldi necessari per mangiare e fronteggiare le spese, a loro non importa.
C'è davvero da sorprendersi che qualcuno, preso dalla disperazione, decida di farla finita?
L'Ansa informa sulle prime avvisaglie dei disastri sociali conseguenti ai prelievi forzati delle pensioni

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito
http://terrarealtime.blogspot.it/
Leggi anche
Equitalia: a Catanzaro pignorate pensioni e paghe (Ansa)


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21 maggio 2012

Solidarietà ai terremotati dell'Emilia, Informazioni Utili

Chiediamo URGENTEMENTE a tutti i partiti politici, che venga destinato ai terremotati dell'Emilia Romagna, il totale ammontare del cosiddetto "Rimborso Elettorale". CONDIVIDETE GRAZIE!
Post in continuo aggiornamento
Le quasi 200 scosse registrate in queste ore dai sismografi non hanno fermato la voglia di vivere delle popolazioni colpite da questa immensa tragedia. In questo post alcune piccole informazioni utili raccattate in Rete per quanti vogliono e possono dare una mano.
Infine nell'immagine di questo post (presa Facebook), una piccola proposta a favore delle popolazioni colpite dal Terremoto. Noi la condividiamo e ci auguriamo che quanti leggeranno questo post ... facciano lo stesso, ci sembra buonsenso.

Informazioni Utili:
  • Il Comune di Mirandola cerca professionisti (ingegneri e architetti) per aiutare i tecnici nelle verifiche agli edifici. Chi volesse proporsi può contattare la Polizia Municipale di Mirandola al 0535/611039 oppure al numero verde 800/197197.
  • Proprietari di Hotel, B&B, Motel, locande o anche privati cittadini che si sentono di aiutare nella zona di Modena o Carpi o comunque limitrofa alla zone di Finale, ci sarebbe bisogno di posti per la notte. Se qualcuno fosse disponibile può contattare il Comando della Polizia Municipale di Mirandola 0535611039 che smisterà le chiamate o Comando Carabinieri di Finale Emilia 0535 91067 o qualunque istituzione della Zona di Finale Emilia.
  • La Provincia di Modena ha attivato un conto corrente sul quale è possibile effettuare versamenti per raccogliere risorse che saranno interamente devolute alle persone colpite dal terremoto: codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693, indicare la causale "terremoto maggio 2012 (per maggiori info clicca qui).
  • Lunedi 21 e martedi 22 presso la sede di Giovane Italia Modena in via Castellaro 13 a Modena RACCOLTA BENI ALIMENTARI DI PRIMA NECESSITÀ (PANE PASTA PELATI ACQUA ECC..) per le tendopoli della provincia di Modena!
fonte: http://www.volontariamo.com/

Conto Corrente di solidarietà alle vittime del terremoto aperto dall'M5S: garantiamo noi!
IBAN: IT 76 N 02008 02460 000102085251
Il Movimento 5 Stelle è vicino alle vittime del sisma che ha colpito l'Emilia-Romagna, ed in particolare le province di Modena, Ferrara e Bologna.
Siamo solidali con la popolazione, e vogliamo dare una mano concreta per la prima emergenza e la ricostruzione: per questo abbiamo aperto un conto corrente sul quale chiunque lo desideri potrà versare una cifra, anche simbolica, a sostegno della popolazione afflitta dal terremoto. L'IBAN del conto è IT 76 N 02008 02460 000102085251. Garantiremo noi che siano spesi in modo adeguato. Il nostro gesto è sincero e concreto: abbiamo deciso di versare l'intero extra-stipendi di maggio per cominciare la raccolta: si tratta di oltre 3.000 € a testa per Andrea e Giovanni che torneranno ai cittadini, com'è giusto che sia. Chiederemo ai cittadini come ritengano sia meglio investirli, per le esigenze della popolazione, garantendo che saremo molto attenti che non vengano sprecati.
Il Movimento 5 Stelle invita tutti i cittadini a versare sul CC (IBAN: IT 76 N 02008 02460 000102085251). Per donazioni dall'Estero il BIC: UNCRITM1NT6.
Indicare "Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it Emilia-Romagna" nel beneficiario e "Aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna" come causale. GRAZIE!
Tutti i membri dello staff consiliare in regione hanno già dato il proprio contributo.

fonte http://www.beppegrillo.it/


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Molti sono utili, nessuno è indispensabile...alcuni sinceramente non servono ad un cazzo!!

"Terremoto nel Nord Italia. Ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano) ..."  ha scritto su facebook Stefano Venturi della Lega Nord.

“L’Emilia reagirà, non come l’Abruzzo che si piange addosso” ha dichiarato ieri Vittorio Sgarbi.

Su Brindisi il TgCom batte tutti: sciacallaggio allo stato puro e nessun rispetto per i morti.

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20 maggio 2012

Lo Stato non rimborserà più i danni arrecati da calamità naturali

Questo post ha avuto delle modifiche dopo la sua prima stesura

Aggiornamento del 22 Maggio 2012 - Terremoto, Monti: ''Troveremo le coperture''. Contro la decisione di togliere gli indennizzi ai terremotati. Il Premier assicura: "Agevolazioni fiscali ai territori". Gli sfollati superano i 5.200. Il presidente del Consiglio ha visitato, questa mattina, l'epicentro delle zone terremotate dell'Emilia. Monti ha voluto ''portare il senso di vicinanza del governo a questa popolazione così colpita negli affetti e anche nella sua attività quotidiana''.Mentre parlava, la terra continuava a tremare... (Fonte IlSalvagente.it)
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AGGIORNAMENTO - «Il presidente del Consiglio Mario Monti questa notte per il tramite del Sottosegretario di Stato Antonio Catricalà ha conferito al Prefetto Franco Gabrielli tutti i poteri necessari a coordinare i soccorsi e l'assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto». È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Lo stato d'emergenza - conclude la nota - sarà formalizzato nel Consiglio dei Ministri previsto per martedì. (fonte ilmessaggero.it)

La situazione nelle zone colpite dai terremoti è davvero grave e peggiora di ora in ora. Sarebbe da irresponsabili non aiutare le popolazioni colpite da questa immensa sciagura. E intanto purtroppo la terra continua a tremare ...

Dal sito del INGV guarda la lista aggiornata degli ultimi terremoti CLICCA

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La notizia, gravissima, l'avevo letta proprio ieri su alcuni siti internet, ma i fatti tragici di questa mattina (e sto parlando del terremoto avvenuto nel nord Italia) l'hanno riportata stamane nelle home page di molti siti e blog (mentre al contrario la stessa viene quasi ignorata dai classici mass media).
Il Governo Monti nell'ambito della Legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile ha eliminato la facoltà di far rivalsa sullo Stato in caso di calamità naturale. Dunque in caso di terremoti, alluvioni o quant'altro, la gente se la dovrà cavare da se. Questa norma, voluta ancora una volta per favorire le banche, ha il chiaro obiettivo di educare gli Italiani a farsi le "polizze di assicurazione" per prevenire gli eventuali danni arrecati da altrettanto "eventuali" calamità naturali. 
Peccato che la quasi totalità di noi, non ha i soldi per permettersi una cosa del genere ... Insomma continuano a pisciarci addosso ... dicendoci che sta piovendo ... VERGOGNA!!


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19 maggio 2012

Guarda In Faccia La Legalità: Lo Spot Della Scuola Colpita Dalla Bomba Mafiosa

Renato Reggiani, Direttore Editoriale di Universinet.it, il portale degli studenti italiani, richiede con forza una immediata reazione dello Stato contro la barbarie terroristica di stampo mafioso che ha colpito un istituto da sempre impegnato in prima linea per promuovere la cultura della legalità contro tutte le mafie. 
Istituto che aveva anche vinto, come segnalato da alcuni studenti alla redazione di Universinet.it, la prima edizione del concorso nazionale sulla legalità con la foto che alleghiamo, Una serie di primissimi piani che ritraggono degli occhi aperti con al centro una foto in bianco e nero dei giudici Falcone e Borsellino. E una frase che recita: Guarda la legalità in faccia.
Reggiani, ribadisce che lo Stato deve reagire immediatamente sia dal punto di vista investigativo che militare, ma sopratutto restituendo alle scuole, spesso unico presidio di legalità nei quartieri ad alto tasso di criminalità del sud, tutte le risorse che sono state tagliate nelle ultime finanziarie e rinunciare alla demenziale politica degli accorpamenti che rende sempre più difficile portare avanti progetti di educazione alla legalità e costruzione di comunità di giovani impegnati contro le mafie.
Gli studenti chiedono che siano finalmente attuate le idee e proposte di Giovanni Falcone:

1 - Potenziamento dei Pool anti mafia
2 - Sequestro immediato dei beni dei mafiosi
3 - Esclusione dei proventi di attività criminali dallo scudo fiscale
4 - Carcere duro per tutti i boss ed affiliati di mafia camorra e 'ndrangheta


"Una serie di primissimi piani che ritraggono degli occhi aperti con al centro una foto in bianco e nero dei giudici Falcone e Borsellino. E una frase che recita:
E' questo lo spot vincitore della prima edizione del concorso "La legalità nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto "Quotidiano in classe"
Guarda in Faccia la legalità


Gli studenti del "Morvillo-Falcone sono stati premiati in una cerimonia che si è svolta a Roma, alla quale sono intervenuti il presidente della Fondazione Bnc, Gaetano Arconti, il procuratore generale onorario della Corte di Cassazione, Pier Luigi Vigna, il vice capo della Polizia, Luigi de Sena, e il presidente dell'Osservatorio permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini.
Il concorso è nato con l'obiettivo di stimolare l'attenzione degli studenti delle scuole di due regioni (Calabria e Puglia), simbolo della lotta alla criminalità e della cultura alla legalità.


18 maggio 2012

"I malati che non esistono" sono 4mila gli italiani affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS)

Li chiamano "i malati che non esistono": sono i 4mila italiani affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), una sindrome immuno-tossica infiammatoria per la quale si perde in modo irreversibile la capacità di tollerare gli agenti chimici. E' una sindrome multisistemica di intolleranza ambientale che causa patologie disabilitanti che interessano vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario; sistema neurologico; sistema muscolo-scheletrico ed endocrino-immunitario.
I sintomi si verificano in risposta all'esposizione a molti composti chimicamente indipendenti e presenti nell'ambiente in quantità anche di molto inferiori a quelle generalmente tollerate dalla popolazione.
La MCS (acronimo di Multiple Chemical Sensitivity) comporta uno stato di infiammazione cronica che induce lo sviluppo con alta incidenza di forme tumorali e leucemiche: il corpo "cede" a questo quotidiano bombardamento chimico e non tollera più qualsiasi piccola traccia di sostanze chimiche di sintesi nell'ambiente, come insetticidi, pesticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti personali o per la casa, vernici, solventi, colle e prodotti catramosi, preservanti del legno (ad esempio l'antitarlo), materiali dell'edilizia, carta stampata, inchiostri, scarichi delle auto, fumi di stufe, camini, barbecue, prodotti plastici, farmaci, anestetici, formaldeide nel mobilio, tessuti e stoffe soprattutto nuove, tutto ciò che è di derivazione petrolchimica.
Si tratta di una malattia molto grave, alla quale in Italia da quasi dieci anni viene negato il riconoscimento nel Registro delle Malattie Rare nonostante il fatto che, dopo le prime diagnosi italiane risalenti al 1994 (Prof. Magnavita di Roma), da almeno quindici anni la MCS sia studiata nelle Università (Corsi di Immunologia, Chimica Industriale, etc.) quale sindrome fisica-organica.
Le richieste ufficiali di riconoscimento della malattia risalgono al 1994 (sic !) come singoli malati ed al 1996 come associazioni.
La MCS è stata invece riconosciuta dall'OMS e in paesi come Stati Uniti,Giappone, Canada e Germania; in altri Paesi, pur mancando il riconoscimento, non vi è una situazione così grave quanto in Italia dove l'abbandono del SSN abbandona totalmente i malati.
Il malato di una malattia rara ha tutti i diritti di un malato di una malattia di larga diffusione ma in Italia si nota un deficit non solo sanitario ma di natura democratica in quanto si va a ledere o non riconoscere i diritti fondamentali di un cittadino. Tutto ciò è semplicemente vergognoso se si considera l'attenzione invece dedicata alla cosiddetta "LUDOPATIA". Su questo tema , e non sulla M.C.S è infatti attualmente in discussione da parte della XII Commissione permanente Igiene e Sanità di Palazzo Madama il disegno di legge presentato dalla senatrice del PD Emanuela Baio, proponente "misure a sostegno di interventi CONTRO LE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI E IL GIOCO PATOLOGICO".
Che vengano messe in discussione con la massima urgenza le sei proposte di legge d'iniziativa di parlamentari della Camera (N. 1621 il 5 agosto 2008, N. 1654 del 18 settembre 2008, N. 1667 del 18 settembre 2008, N. 2287 del 12 marzo 2009) e del Senato (N. S.1019 del 17 settembre 2008, N. 1165 del 28 ottobre 2008) per il riconoscimento della MCS come malattia sociale, utilizzando il Consenso Internazionale del 1999 come parametro per le diagnosi, come avviene in tutto il mondo.
Per queste persone considerate "sane" e abili al lavoro ma disabili nella vita, che hanno perso il lavoro, che non hanno ricerca ne' cura per la loro malattia, che impiegano anni per la diagnosi perche' ci sono pochissimi centri e medici che se ne occupano, perche' il personale sanitario su scala nazionale non viene informato dell' esistenza della loro malattia, che si ritrovano isolati dal mondo esterno, perdendo tutto.
Diffondiamo, facciamoci sentire in ogni sede e firmiamo su

17 maggio 2012

Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia

Oggi è la Giornata Mondiale contro l'Omofobia e la Transfobia. Perché il 17 maggio? La data è stata scelta per ricordare la rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, avvenuta appunto il 17 maggio 1990. La prima giornata Internazionale contro l’omofobia (o IDAHO acronimo di International Day Against Homophobia and Transphobia) si è tenuta nel 2005 e nel 2007 l’Unione Europea ha istituito ufficialmente la giornata sul suo territorio. (fonte agoravox)

16 maggio 2012

C’è qualche Paese al mondo che non ha l’esercito?

Anfibi dell'esercito americano - © Ocean/Corbis
Sono ben 24 gli Stati sprovvisti di forze armate. In alcuni, la difesa dello stato è affidata ad altre Nazioni. Ecco l'elenco.

Europa
  • Andorra, che è difesa da Spagna e Francia;
  • Islanda, che tuttavia fa parte della Nato;
  • Liechtenstein, che ha abolito le forze armate nel 1868 per i costi troppo elevati ed è difeso dalla Svizzera;
  • Principato di Monaco, che viene difeso dalla Francia, e Vaticano le cui guardie svizzere hanno il solo compito di proteggere la figura del papa.
America Centrale
  • Costarica, Paese notoriamente pacifista e sede dell’Università della pace delle Nazioni Unite;
  • Barbados, Saint Vincent e Grenadine, Santa Lucia e Saint Kitts & Nevis, che hanno i loro eserciti ma solo per utilizzo interno;
  • Dominica, dal 1981;
  • Grenada che è priva dell’esercito da quando nel 1983 venne invasa dagli Usa;
  • Panama, dal 1990;
  • Haiti, dal 1995.
Oceania
  • Isole Marshall, Palau e Micronesia sono difese dagli Usa;
  • Nauru dall’Australia;
  • Samoa dalla Nuova Zelanda;
  • Le Isole Salomon, Kiribati, Tuvalu e Vanuatu non hanno trattati di difesa con alcuna nazione.
Africa
  • Qui Mauritius è l’unico Stato senza forze armate.
Asia
  • Qui nessuna nazione è priva di esercito.
La versione integrale di questo articolo è presente sul sito
http://www.focus.it/

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