Lo sapevate che noi italiani siamo i primi consumatori al mondo di acque minerali? Pensate che ogni anno ne beviamo quasi 190 litri a testa, in media. Quando usciamo nei locali pubblici, beviamo quasi esclusivamente acqua in bottiglia. Spesso sono gli stessi gestori che, quando chiediamo una brocca o un bicchiere di acqua di rubinetto, ci spiegano di non potercela servire, anche se nessuna legge vieta questo. In tal senso da tempo è in atto la campagna "Imbrocchiamola!" (il logo dall'inizio è presente nel mio Blog) che vi chiede di segnalare i ristoranti e tutti i locali pubblici in generale che servono per i loro clienti l'acqua del rubinetto e conseguentemente indicare al sito www.imbrocchiamola.org i locali pubblici che non lo fanno. Uno strumento questo per sensibilizzare all'uso dell'acqua di rubinetto che in Italia è molto buona, controllata, comoda e poco costosa. Riporto di seguito un appello di Padre Alex Zanotelli per cercare di sensibilizzare tutti i cittadini italiani di un tema che mi sta molto a cuore e che in passato ho trattato.
Mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta.A tal proposito mi viene a fagiolo la notizia che il 5 Ottobre 2008 in Sardegna si svolgeranno 2 Referendum su 3 che guarda caso parleranno proprio di acqua. Ci tengo a precisare che agli inizi ero pronto a firmare non una ma tante volte, per l'abolizione del gestore unico, che in Sardegna si chiama Abbanoa, è da qualunche parte la rigiriate è davvero una SpA, che quindi fà degli utili (figuriamoci il contrario con le bollette astronomiche che arrivano a casa) e l'acqua è un bene sul quale non si deve lucrare. Poi informandomi ho capito che abolendo l'ente unico presente attualmente in Sardegna, possano aumentare i gestori favorendo così l'ingresso alle multinazionali dell'acqua che mirerebbero unicamente al loro profitto, e statene certi che le bollette di certo non diminuirebbero.
Una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on. Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!.
Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’ acqua …… queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male. Questo è un tradimento da parte di tutti i partiti! Ancora più grave è il fatto, sottolineato dagli amici R. Lembo e R. Petrella, che il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle collettività territoriali. I Comuni, in particolare, non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali.“ Ci stiamo facendo a pezzi anche la nostra Costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo? Ce lo rivelano le drammatiche notizie che ci pervengono da Aprilia (Latina) dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina, (Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina, pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina! Ora, nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della provincia di Latina! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare allo sportello di Acqualatina per pagare. E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!
L’ estate porta brutte notizie anche dalla mia Napoli e dalla regione Campania. L’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Cardillo, lancia una proposta che diventerà operativa nel gennaio 2009. L’ Arin, la municipalizzata dell’acqua del Comune di Napoli, diventerà una multi-servizi che includerà Napoligas e una compagnia per le energie rinnovabili.Per far digerire la pillola, Cardillo promette una “Robintax” per i poveri (tariffe più basse per le classi deboli). Con la privatizzazione dell’acqua si creano necessariamente cittadini di seria A (i ricchi ) e di serie B (i poveri), come sostiene l’economista M.Florio dell’Università degli studi di Milano.
Sono brutte notizie queste per tutto il movimento napoletano che nel 2006 aveva costretto 136 comuni di ATO 2 a ritornare sui propri passi e a proclamare l’acqua come bene comune. Invece dell’acqua pubblica, l’assessore Cardillo sta forse preparando un bel bocconcino per A2A (la multiservizi di Brescia e Milano) o per Veolia, qualora prendessero in mano la gestione dei rifiuti campani? Sarebbe il grande trionfo a Napoli dei potentati economico-finanziari.
A questo bisogna aggiungere la grave notizia che a Castellamare di Stabia (un comune di centomila abitanti della provincia di Napoli ), 67 mila persone hanno ricevuto, per la prima volta, le bollette dalla Gori, (una SPA di cui il 46% delle azioni è di proprietà dell’Acea di Roma).Questo in barba alle decisioni del Consiglio Comunale e dei cittadini che da anni si battono contro la Gori, che ormai ha messo le mani sui 76 Comuni Vesuviani (da Nola a Sorrento).
“Non pagate le bollette dell’acqua!”, è l’invito del Comitato locale alle famiglie di Castellamare. Sarà anche qui una lotta lunga e difficile, come quella di Aprilia. Mi sento profondamente ferito e tradito da queste notizie che mi giungono un po’ dappertutto.Mi chiedo amareggiato:” Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua?
Ma cosa succede in questo nostro paese? Perchè siamo così immobili? Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte locali, rinchiudendoci nei nostri territori? Perché il Forum dell’acqua non lancia una campagna su internet, per inviare migliaia di sollecitazioni alla Commissione Ambiente della Camera dove dorme la Legge di iniziativa popolare sull’acqua? Non è giunto il momento di appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico, al minor costo possibile per l’utente,senza essere SPA. “L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne “illecito”profitto- ha scritto l’arcivescovo emerito di Messina G. Marra.Pertanto si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale Italiana? Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire vita o morte per le nostre classi deboli, ma soprattutto per gli impoveriti del mondo? (Avremo milioni di morti per sete!).
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il Papa Benedetto XVI:” Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana .Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.” Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua? L’acqua è vita. “L’acqua è sacra, non solo perché è prezioso dono del Creatore- ha scritto recentemente il vescovo di Caserta, Nogaro – ma perché è sacra ogni persona, ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti. Diamoci da fare perché vinca la vita!”.
Padre Alex Zanotelli
Dunque per tutti i Sardi che leggeranno questo post consiglio di non andare a votare i referendum abrogativi dell'acqua in Sardegna del 5 Ottobre 2008, oppure, se ci andrete, mettere una bella crocetta sul NO!
Comunque sia cerchiamo di sensibilizzare di più la nostra mente e la nostra coscienza sulla prima risorsa indispensabile per Tutti Noi, Esseri Umani:
L'ACQUA!
11 commenti:
l'acqua è il bene più prezioso che abbiamo, più del cibo
se potessi berrei sempre l'acqua del rubinetto. ma siccome dove abito io c'è l'addolcitore questo non è possibile. quindi oltre ad uno spreco di soldi, sono costretto a bere un'acqua che posso solo ipotizzare che sia sana, e inquinare ancora con la plastica.
ah..ho accettato ovviamente lo scambio link...
ti ringrazio ;)
ciao
ti va lo scambio di link?
Ci stanno lasciando ... a bocca asciutta!
Il bello, o meglio ... il brutto, è che l'acqua minerale per giungere sulle tavole degli degli italiani fa viaggi di centinaia e centinaia di chilometri con tutte le conseguenze che comporta il trasposrto su gomma, ormai esasperante, sulle nostre strade.
Privatizzazione dell'acqua: è un ladrocinio!
Ciao, ben tornato è da un pò che non " ti si vedeva". Il post che hai scritto mi fa venire in mente che l' uomo è un grande speculatore..e ha capito che " l'acqua" è davvero un bene prezioso e redditizio. Per il fatto di bere acqua dalla " sorgente" di casa, ci starebbe anche..ma le nostre condotte non sono delle migliori, di conseguenza l' acqua è imbevibile:( ciao a presto
più che preziosa, ma molti fanno finta di non saperlo o dicono che me ne frega. succede purtroppo. magari non sarà un loro problema, ma per i figli o altri lo sarà
Ciao Raimondo. Sono stato assente un po', ho mandato Futuribile in ferie per un bel po' di tempo. Ora eccomi nuovamente tra voi.
Sull'acqua ho avuto modo di scrivere svariati articoli. In particolare per la campagna Acqua Bene Comune e, soprattutto, per il mio territorio: i Castelli Romani. Un territorio da sempre storicamente ricco di acqua e che ora è con le autobotti. I laghi vulcanici di Castel Gandolfo e Nemi si seccano e i sindaci corrotti continuano a costruire. Ad esempio io l'acqua del rubinetto di casa non posso più berla da tre anni. Costruendo case su case l'enorme richiesta di acqua ha portato i comuni a scavare pozzi profondissimi che hanno toccato il tetto della camera magmatica del grande vulcano laziale. L'acqua ora esce ricca di Arsenico,Vanadio,Manganese, calcio,fluoro.Insomma è acqua non potabile e non più di falda. I sindaci però per continuare a tirare avanti hanno reso potabile l'acqua innalzando i valori ammessi con apposito provvedimento comunale. Insomma per un qualsiasi ente sanitario l'acqua non sarebbe più potabile, ma grazie alla leggina del comune palazzinaro l'acqua si può bere. E intanto la gente inizia ad ammalarsi. ah l'Italia! Ciao a presto
l'acqua è un bene assoluto
Evviva Referendum respinti al mittente!!!!!
Oggi è un gran giorno! :-)
Yeeeeppaaaaaaaaaaaa! ;D
Posta un commento