(foto http://www.spagna.cc/avila_spagna.html) |
Avila, situata ad ovest di Madrid, ha vinto per aver migliorato l’accessibilità degli edifici pubblici, grazie anche ad una programmazione urbana avviata sin dal 2002 in collaborazione con le associazioni dei disabili e degli anziani. La città ha anche previsto incentivi in tal senso per il settore privato e migliorato l’accesso dei disabili alle strutture turistiche e al mondo del lavoro.
Avila, insieme a Barcellona (Spagna), a Colonia (Germania) e a Turku (Finlandia), era una delle quattro finaliste scelte tra 66 città europee che si erano candidate al concorso.
Il premio è stato consegnato a Bruxelles nell’ambito di una conferenza di due giorni, organizzata in occasione della Giornata europea delle persone disabili (3 dicembre).
Tra i temi affrontati nel corso della conferenza: riconoscimento reciproco delle tessere nazionali d’invalidità, opportunità di studio e lavoro all’estero, sistemi previdenziali e accesso alle attività culturali e per il tempo libero.
Migliorare l’accessibilità delle strutture è uno dei punti chiave della strategia europea adottata lo scorso novembre per il periodo 2010-2020.
Tra le altre proposte, la strategia prevede iniziative per migliorare l’accesso dei portatori di handicap agli edifici, ai trasporti e altri servizi e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Circa 80 milioni di persone che vivono nell’UE presentano una disabilità più o meno grave. Le barriere architettoniche che incontrano per andare a scuola o al lavoro rischiano di emarginarle. Meno possibilità di istruzione e occupazione si traducono in un tasso di povertà che nei disabili è del 70% superiore alla media.
fonte http://www.europaregioni.it/info/articolo.asp?id_info=8842&id_area=17
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2 commenti:
Grazie della segnalazione Raimondo, è bello leggere queste cose! E in effetti qui da noi abbiamo ancora troppo da imparare da queste realtà.
E ora faccio subito la mia donazione annuale a Telethon.
Un abbraccio, ciao
Belle notizie per voi e credo per tutti. Chissà quando in Italia...
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