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17 maggio 2016

"Sarebbe brutto essere tutti uguali" Lo splendido tema di un bambino disabile

"Sarebbe brutto essere tutti uguali". Il tema di questo bambino disabile è la migliore risposta a chi rifiuta la diversità. 

Alessio ha 7 anni ed è affetto da emiplegia alternante, una malattia neurologica rara che provoca disabilità motoria e intellettiva. A scuola, qualche giorno fa, dopo una lezione sulla diversità, ha preso la penna e il suo quaderno a righe e ha scritto questo pensiero:
Foto huffingtonpost.it

26 marzo 2015

DisMappa, Accessibile è Meglio

 Barbara Carniti, figlia di Alda Merini, testimone di accessibilità per la campagna di sensibilizzazione "Accessibile è meglio" promossa da dismappa

Il progetto disMappa vuole valorizzare lo splendido centro storico di Verona con una mappatura di tutti i luoghi pienamente o parzialmente accessibili alle persone che si spostano su sedie a rotelle, proponendo itinerari turistici e servizi utili o dedicati. Si segnaleranno monumenti, edifici pubblici, piazze, negozi, ristoranti, bar etc. privi di barriere architettoniche o con ausili per superarle in autonomia o quasi, e si darà testimonianza diretta della vita cittadina segnalando le proposte culturali e artistiche, incontri e manifestazioni, con particolare rilievo a quelle gratuite.

17 febbraio 2015

Torregrande(OR), spiaggia a misura di disabile

Otto passerelle e quattro 'sedie job' messe a disposizione dal comune di Oristano per favorire l'ingresso in acqua dei disabili. L’Assessore ai servizi sociali Maria Obinu: “Sono misure che stiamo attuando per favorire un turismo pienamente accessibile".
Il Comune di Oristano mette a disposizione alcuni aiuti per favorire l’ingresso in acqua dei disabili nella spiaggia di Torregrande. Otto passerelle in legno per arrivare sino all’arenile e quattro sedie job (sedie da mare dotate di ruote che consentono lo spostamento anche sulla sabbia e in acqua) saranno a disposizione per tutta l'estate.

05 febbraio 2015

Barriere Architettoniche, Argentin (PD) "75% Scuole Inacessibili"

Appello a Stato e amministrazioni locali per dare svolta decisiva
Roma, 5 feb. (askanews) – “In questi giorni è stato previsto un finanziamento per la sicurezza nelle scuole: sarebbe opportuno mettere mano anche agli ostacoli che limitano l`accessibilità negli istituti. Infatti, nel 75 per cento circa delle scuole italiane ancora oggi ci sono delle barriere”. 

26 gennaio 2015

Ass. Luca Coscioni, Corso-seminario:"Soccorso civile per l'eliminazione delle barriere architettoniche"

Corso-seminario:"Soccorso civile per l'eliminazione delle barriere architettoniche". organizzato dall'Associazione Luca Coscioni e dedicato a Jasmine Ravaglia.
Ci sono leggi che impongono l'abbattimento delle barriere: 118 del 1971 (uffici e mezzi pubblici) 41 del 1986 (creazione di Piani di eliminazione [PEBA] nelle Amministrazioni Pubbliche) .
Non vengono rispettate. Il corso, che fa parte di un progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si propone di far conoscere gli strumenti per ottenere il rispetto del diritto dei disabili.

Articolo interamente tratto da  www.radioradicale.it

14 maggio 2013

Nascono i giochi senza barriere dedicati ai bambini disabili


Nasce a Pescara il primo parco accessibile anche ai bambini diversamente abili, attrezzato con giochi idonei. La struttura viene inaugurata stamane alle ore 11, alle 12, in via Mafalda di Savoia, dopo mesi di lavori realizzati dal Rotary Club Pescara Nord che ha curato tutto il progetto, mentre il Comune ha messo a disposizione l'area. Un progetto che il presidente del Rotary Pescara Nord Giuliano Diodati ha seguito in prima persona col supporto di iscritti e volontari. E' anche un progetto-pilota per l'Abruzzo, in quanto di parchi giochi specifici per diabili così attrezzati non ce ne sono; quello di via Mafalda di Savoia, a due passi dalla strada-parco e dietro l'ex clinica Baiocchi (oggi Distretto sanitario Pescara Nord) si colloca in una posizione particolarmente felice per favorire le attività motorie-didattiche dei ragazzi disabili. Al supporto logistico, l'Amministrazione comunale ha assicurato anche un impegno economico e ha lanciato un concorso di idee per dare un nome al parco per disabili di via Mafalda di Savoia. Un altro progetto nello stesso settore viene presentato domani alle 10, nella sede della Fondazione PescarAbruzzo. Si tratta del dvd didattico del Centro di avviamento allo sport per diversamente abili realizzato dall'Asd Parcode Riseis che, nell'occasione, anticiperà gli altri due eventi ai quali sta lavorando: campionati italiani di atletica leggera e di pallacanestro per disabili. Il presidente dell'Asd, Ruggero Visini, ha guidato nei mesi scorsi i suoi atleti ai campionati indoor di atletica di Ancona, con eccellenti risultati sui 60, 400 e 800, nel lungo e sui 1500 metri di marcia. L'Asd Parco de Riseis è tornata a casa con un sorprendente numero di medaglie: Federico Giannini, medaglia d'oro nei 60 e nel salto in lungo, Fabio Ciarcelluti argento nei 1500 di marcia e negli 800, argento anche per Matteo Simoni nel lungo.

13 maggio 2013

I candidati Sindaco in carrozzella ad Ancona “SITUAZIONE DRAMMATICA”



La proposta fatta ai candidati sindaco di Ancona da parte di un’associazione di disabili è stata attuata ma si è rivelata un vero percorso di guerra.
I candidati sindaco hanno effettuato un giro nel centro della città con partenza dalla piazza di fronte al Municipio, poi con le carrozzelle hanno effettuato un giro scontrandosi contro la realtà delle barriere architettoniche e i negozi senza scivolo vivendo una “situazione drammatica” in un “faticosissimo tour”.

Fonte http://www.marchenotizie.it/

23 aprile 2013

Sorridere nonostante la malattia che imprigiona: la storia di Alona



Una grave malattia congenita costringe Alona sulla sedia a rotelle e all’assistenza perpetua. Lei e sua madre Alla vivono in un piccolo appartamento di Tbilisi, capitale della Georgia. Per anni la loro casa ha costituito il suo unico spazio vitale, la finestra in soggiorno il suo unico ponte verso l’esterno. Impossibile per sua mamma trasportarla su e giù per i diversi piani del palazzo in stato di abbandono.

In un Paese martoriato dalla guerra, le barriere architettoniche e l’indifferenza della gente possono diventare ostacoli insormontabili.
Imprigionata per 10 anni nella sua dimora, Alona ha sempre potuto contare sulla presenza e sull’aiuto di sua madre. Ma una ragazza ha bisogno del contatto e dei sorrisi dei suoi coetanei, di relazionarsi agli altri. Col tempo, Alona si è chiusa in se stessa, sviluppando una comprensibile avversità al contatto umano.

08 aprile 2013

La storia di Pietro Scidurlo "La disabilità non deve decidere per noi"


Chi è Pietro Scidurlo?
Sono un ragazzo di 34 anni, di Somma Lombardo, che fin da giovane non si è mai plasmato del tutto a quelli che sono i canoni imposti dalla società.
E' stato difficile, per me, vivere questo mondo a causa di tutte le difficoltà che ho incontrato; parlo di un mondo urbanistico, di un tessuto urbanistico non ancora pronto ad accettare persone con disabilità.
Ma la mia vita era in salita, quello di cui non mi capacitavo era di quanto lunga sarebbe stata.
Ho sempre cercato il modo di reagire e di accettare questa lesione, confrontandomi con realtà e con persone sempre diverse, ma combattendo quotidianamente, chiedendomi anche “perché proprio a me?”.
Mia nonna, che era molto cattolica, mi diceva sempre: “Pietro, se Gesù ti ha dato questa croce è perché sa che tu la puoi portare”. E io, in risposta pensavo “Si, va be', se almeno mi avesse aiutato da qualche altra parte”.
Non vedevo quello 'sviluppo' sociale, quel successo o quella realizzazione che è la caratteristica di tanti altri ragazzi. Quando ti parlo di successo intendo a scuola, nel lavoro, con le ragazze, nelle compagnie.
Il mio percorso era completamente diverso dalla realtà che io vivevo, perché non accettandomi (penso che sia comprensibile) non volevo frequentare le persone con il mio stesso problema.
Mi rendo conto che è un affermazione forte 'non accettare le persone con disabilità', quando sono io il primo ad essere disabile, però io non te lo so spiegare, non ero pronto a riconoscere me stesso, non volevo rassegnarmi alla carrozzina, non tolleravo la mia lesione e non ammettevo la realtà.
Io non accettavo me e non accettavo gli altri.
Quindi quando mi guardavo allo specchio non mi piacevo, e non mi piaceva neanche la vita che conducevo, cercavo di volta in volta una via di fuga, senza trovarla.

Le barriere non sono solo architettoniche, spesso sono ben salde nella testa di certi individui. Come pensi si possano sensibilizzare certe persone?

15 ottobre 2012

Accessibilità: L'Europa bandisce riconoscimenti ma le città italiane non sono all'altezza

Le nostre città sono come giungle per chi non ha la capacità di districarsi agevolmente tra i numerosi ostacoli presenti ovunque: è quanto emerge da una ricerca commissionata a Nextplora dall'Osservatorio Linear dei Servizi in occasione delle Paralimpiadi di quest'anno.
DATI GENERALI - I dati raccolti dimostrano che gli italiani sono consapevoli dei disagi provocati ai due milioni e 600 mila disabili che vivono nel nostro paese (dati Istat aggiornati al 209). Il 67% del campione intervistato è convinto che le città non siano facilmente agibili per i portatori di handicap; servizi inefficienti e comportamenti scorretti degli automobilisti le cause più additate.

15 settembre 2012

Niente Barriere - La recensione del Rockpoeta

"Un monito, un auspicio, una speranza ..." 

Cari amici è la prima volta che Niente Barriere viene recensito. A farci questo bel regalo è stato l'amico Daniele Verzetti "Il Rockpoeta", autore del Blog L'Agorà. Daniele ha saputo come al suo solito descrivere al meglio i motivi per cui è nato il Blog e centrare gli obiettivi che ci siamo posti con Niente Barriere.
A lui va il nostro ringraziamo ... 

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Niente Barriere

Bel titolo eh?  Un monito, un auspicio, una speranza che questo sia veramente così.
Le barriere nel mondo sono di tanti tipi: sociali, economiche, razziali spesso, ma qui io  mi voglio soffermare su un tipo di barriere che colpiscono persone straordinarie e che non devono venire discriminate da barriere fisiche (leggasi architettoniche) e morali: i disabili.

Agevolazioni sulle barriere architettoniche. Buono!

Case senza barriere, più agevolazioni. Col decreto Sviluppo aumentano i bonus per rendere accessibili le abitazioni di chi ha una disabilità.

MILANO – Più incentivi per rendere accessibili le abitazioni di chi ha una disabilità. Con la legge n. 134 pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’11 agosto aumentano le agevolazioni per ristrutturazioni e altre opere necessarie all’eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, sale dal 36 al 50% la detrazione dell’Irpef per interventi effettuati entro giugno 2013, fino a un importo massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare (finora il tetto era di 48mila euro). «Le agevolazioni e la detrazione fiscale facilitano la vita di chi ha una disabilità e ha bisogno di realizzare interventi sugli immobili per migliorare la propria mobilità, eliminando barriere interne ed esterne alla propria abitazione», commenta l’architetto Rodolfo Dalla Mora, presidente di Sidima, la Società italiana dei disability manager.

06 settembre 2012

Francesca e Giorgio. La sclerosi multipla, le barriere, l'amore

Modica - "Troppe barriere architettoniche, frutto di barriere culturali". Scivoli per disabili non a norma, ostacoli posizionati con superficialità, ad impedire il passaggio delle persone disabili e senza che gli organi preposti elevino le dovute sanzioni, ed ancora, assenza di ascensori e scale sollevatori per persone in carrozzina. Tutto ciò aggrava le già tante difficoltà vissute da chi deve ogni giorno affrontare i problemi e le sofferenze connessi con la malattia di cui è affetto.

05 settembre 2012

Barriere architettoniche anche per mamma e papà

Ancora una volta torniamo, e torneremo finché serve, a parlare di barriere architettoniche: un tema anacronistico per il 2012 e su cui faremmo volentieri a meno di tornare. Solo se chi di dovere, l'Amministrazione comunale in questo caso, si prodigasse realmente per risolvere una situazione così degradante. I pochi provvedimenti presi in questi mesi, come le rampe lungo le due litoranee, non possono essere che lette come avvilenti tentativi di presa in giro per i disabili e non solo. Come dire vedere la pagliuzza e non accorgersi della trave.

11 maggio 2012

"Porte chiuse" per i disabili in cliniche e ospedali

Il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Catania. 

Niente scivoli per i disabili, ed enormi difficoltà dei portatori di handicap per entrare in ospedali pubblici e nelle case di cura private. A Catania il Codacons ha dichiarato guerra alle barriere architettoniche: ostacoli insormontabili come gli scalini, barriere per usare spazi ed attrezzature, mancanza di segnalazioni per sordi e non vedenti.
Dopo le numerose segnalazioni pervenute, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura ella Repubblica in merito alla mancata rimozione delle barriere architettoniche negli ospedali e nelle cliniche private. Sono infatti numerose le strutture sanitarie pubbliche e private rispetto alle quali diversi pazienti hanno segnalato presso le sedi Codacons la presenza di barriere architettoniche costituenti ostacoli insormontabili per i degenti disabili, e l'assoluta carenza di strumenti idonei ad agevolare l'accesso dei portatori di handicap agli ospedali ed alle cliniche private.
La normativa, precisa una nota dell'Ufficio Legale Regionale del Codacons, prevede espressamente l'obbligo per le strutture sanitarie di rimuovere le barriere architettoniche che impediscono, limitano o rendono difficoltoso l'accesso e/o la mobilità di persone con una limitata capacità motoria. In particolare la Legge n. 41 del 1986 (Legge Finanziaria del 1986) impone agli Enti Locali territoriali, allo Stato, agli Uffici periferici dello Stato, agli Enti Pubblici, di dotarsi di un piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche e di destinare a tal fine una quota annuale del bilancio d'esercizio. Il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 236 del 1989 contiene le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, all'art. 3 il suddetto decreto statuisce che l'accessibilità agli edifici deve essere garantita per quanto riguarda: a) gli spazi esterni; il requisito si considera soddisfatto se esiste almeno un percorso agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali; b) le parti comuni. Inoltre il Decreto del Presidente della Repubblica n. 503/96 definisce le "barriere architettoniche" stabilendo che: per barriere architettoniche si intendono: a) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti; c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
Più recentemente il Decreto 17 giugno 2002 dell'Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana individua, conformemente alla normativa nazionale, i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private, definendo i requisiti minimi per le autorizzazioni e l'accreditamento delle strutture sanitarie. Il Decreto contiene le regole che consentono di riconoscere il possesso da parte della struttura sanitaria di prescritti specifici requisiti (standard di qualificazione), essenziali all'espletamento delle funzioni cui lo stesso organismo (ospedale, casa di cura, ecc.) è preposto. Nello stesso decreto si stabilisce che tutti i presidi, in relazione alla tipologia delle attività svolte, devono essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di: caratteristiche ambientali e di accessibilità solo per le nuove strutture; protezione antincendio; protezione acustica; […] eliminazione delle barriere architettoniche.
In ragione di quanto sopra il Codacons Sicilia chiede che presso ogni struttura sanitarie pubblica e privata si effettuino delle verifiche mirate a valutare la sussistenza dei requisiti di legge per il mantenimento dell'accreditamento regionale dell'organismo, facendo particolare attenzione all'esistenza presso la struttura di barriere architettoniche che impediscono, limitano o rendono difficoltosa l'accesso e/o la mobilità di persone con una limitata capacità motoria; il Codacons chiede l'applicazione delle sanzioni ai soggetti proposti ai controlli ed alle strutture stesse, anche per i danni arrecati ai portatori di handicap e la condanna dei responsabili alle sanzioni previste, ed anche all'immediata rimozione delle barriere architettoniche esistenti.
Allarme rosso anche per la carenza di infermieri in uno degli ospedali cittadini, il Ferrarotto. L'unità operativa sotto accusa è quella di Cardiologia, rinomata in tutto il mondo. Lo denuncia il sindacato regionale infermieri Cni-Fsi: "Il livello qualitativo dell'assistenza - spiega il sindacalista Calogero Coniglio - non può essere garantito se un infermiere si trova costretto a coprire due turni al giorno invece che uno, causato da un organico infermieristico insufficiente, non in grado di assicurare i turni di servizio. Questo malessere che si nasconde dentro le mura dell'ospedale cittadino, tra il personale infermieristico turnista che si sente completamente abbandonato, provoca grande preoccupazione". Per il sindacato, gli infermieri usano i rientri in servizio comprendo i turni scoperti durante le assenze. Chi va in pensione non viene sostituito, e nessuno copre maternità e malattie lunghe. Tutti rinunciano alle ferie, e nessuno fa più i riposi.

[Informazioni tratte da Codacons.it, Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito

24 dicembre 2011

Salisburgo premiata Città più Accessibile d'Europa


Tra le finaliste città di Polonia, Germania e Francia: a secco l’Italia

E’ Salisburgo la città più accessibile in Europa. Va infatti alla città austriaca il Premio europeo per le città a misura di disabili del 2012, riconoscimento che premia i centri urbani più accessibili ai disabili.
Un premio, quello dell’Accessy City Award, nato nel 2010 con lo scopo di premiare sì, l’impegno delle città  a fare dell’accessibilità un punto chiave della propria agenda per favorire un miglioramento della qualità della vita delle persone disabili, ma anche l’implicito riconoscimento sempre maggiore della sua importanza, oltre che sociale  e civile, anche economica.

La premiazione, avvenuto in occasione della Giornata europea delle persone disabili, ha così voluto riconoscere, dopo Avila che si aggiudicò il titolo nel 2010, l’importante impegno della città austriaca, consolidato peraltro nel tempo, a rendersi facilmente fruibile alle persone anche con deficit fisici.

Salisburgo è riuscita a sbaragliare le 114 città di 23 paesi dell’Unione Europea che si erano candidate dovendo dimostrare l’impegno prodigato e i risultati conseguiti nel garantire l’accesso su un piede di parità a tutti, indipendentemente dall’età o dall’abilità. Dopo una preselezione nazionale effettuata da singole giurie composte da persone disabili ed esperti in materia di accessibilità, si è giunti a una rosa di 31 città che si sono contese il titolo.

Ma che cosa ha fatto conquistare a Salisburgo il primo premio? Tra le motivazioni della giuria, gli eccellenti risultati in tema di accessibilità degli spazi urbani, trasporti e infrastrutture, iniziative di informazione e comunicazione, anche mediante nuove tecnologie, strutture e servizi pubblici.

Sull’ideale podio dell’Europa accessibile, anche le altre tre finaliste: Cracovia (Polonia), scelta per l’impegno nel migliorare l’accessibilità nel difficile contesto di infrastrutture inaccessibili e per la particolare attenzione rivolta all’accesso ai monumenti che costituiscono il suo patrimonio culturale; Marburgo (Germania), selezionata per il prolungato impegno a favore dell’accessibilità, la chiara strategia a lungo termine per il futuro e l’esemplare integrazione dei disabili nei progetti comunali di accessibilità, dalla fase di progettazione fino a quella di esecuzione; e Santander (Spagna), nominata finalista per i suoi programmi urbani caratterizzati dall’accessibilità e da un approccio di progettazione universale e per la qualità e sostenibilità dei risultati ottenuti.

Oltre che alla città vincitrice e alle altre tre finaliste, quest’anno la giuria ha assegnato una menzione speciale ad alcune altre città che si sono distinte nel loro impegno all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali: Grenoble (Francia) per le strutture e i servizi pubblici; Lubiana (Slovenia) per i trasporti e le infrastrutture (autobus con un servizio di annunci video e audio alle fermate, indicazioni in Braille alle fermate degli autobus, mappe tattili nel centro della città); Olomouc (Repubblica ceca) per le iniziative di informazione e comunicazione, anche mediante nuove tecnologie, che hanno portato a progetti innovativi come una guida turistica multimediale – un nuovo strumento di navigazione interattivo che comprende un sistema GPS e informazioni su supporto audio e video in diverse lingue; Terrassa (Spagna) per l’ambiente urbano e gli spazi pubblici, settore in cui la città ha prodigato un grande impegno nel rendere accessibili i siti storici, eliminare le barriere architettoniche negli edifici residenziali, parchi, strade, piazze e monumenti, prevedendo l’installazione di ascensori, rampe e ponti.
Rattrista solo che tra le finaliste non ci sia nessuna città italiana: la strada da fare, a quanto pare, è ancora lunga, per noi.

La versione originale di questo articolo è presente sul sito http://www.disabili.com/

Per Approfondire
http://www.accesscityaward.eu/index_en.htm

26 ottobre 2011

Wheelmap, una mappa online contro le barriere architettoniche



Si chiama Wheelmap e aiuta a individuare la presenza o meno di ostacoli che limitano l’autonomia dei disabili.

MILANO - In stazione ci sarà l’ascensore per raggiungere il binario del treno? Il gradino all’ingresso del cinema non sarà troppo alto? Il ristorante avrà il bagno accessibile? Muoversi in autonomia, fare la spesa o passare una serata con gli amici non è affatto scontato per chi ha una disabilità motoria.  Stanco di districarsi fra barriere architettoniche di ogni tipo, Raul Krauthausen, un trentenne tedesco costretto sulla sedia a rotelle a causa di una malattia genetica, l’osteogenesi imperfetta, ha pensato di creare una mappa virtuale dei luoghi senza barriere architettoniche. Un’idea raccolta e realizzata dall’associazione no profit “Sozial Helden” (Eroi del sociale). Così è nata WheelMap, una mappa online dove chiunque può mettere in rete o segnalare, anche tramite smartphone, i luoghi che presentano ostacoli per una persona in carrozzina, ma anche per anziani che usano un deambulatore e genitori con passeggino.

VOGLIA DI AUTONOMIA - Per pubblicizzare il servizio a distanza di un anno, Krauthausen ha girato uno spot autoironico andato in onda sulle tv tedesche e disponibile anche su youtube: in una settimana è stato cliccato da oltre 500 mila persone. «Grazie a Wheelmap è cambiata la mia vita: ora in un attimo sono in grado di fissare appuntamenti in un bar di Amburgo o Colonia e organizzare le serate con gli amici - racconta nel clip - . In Germania sono oltre un milione e mezzo le persone sulla sedia a rotelle che conoscono, quindi, posti più o meno accessibili». In seguito allo spot si è registrata una crescita esponenziale del numero di luoghi segnalati sulla mappa virtuale, non solo in Germania ma anche in  grandi città come Londra e New York. Il sito è disponibile in diverse lingue, anche in italiano.

COME FUNZIONA - WheelMap serve a catalogare tutti i punti di difficile accesso per una persona in carrozzina. La stazione ferroviaria, il cinema, il bar, il negozio possono essere classificati con bandierine di diverso colore. Il verde segnala che non ci sono problemi: tutte le località sono raggiungibili in sedia a rotelle, il gradino all’ingresso è più basso di 7 centimetri, è disponibile il bagno per persone con disabilità motoria. La bandierina gialla indica i luoghi parzialmente accessibili: sono raggiungibili solo quelli più importanti e l’ingresso ha un gradino inferiore a 7 centimetri. Il rosso segnala le località off-limits: quelle principali non sono raggiungibili in carrozzina e l’ingresso ha un gradino più alto di 7 centimetri.

METTERSI IN REGOLA - Oltre a segnalare la presenza o meno di ostacoli che limitano l’autonomia di chi ha una disabilità motoria, chissà che WheelMap non riesca a stimolare enti pubblici, privati e proprietari di esercizi commerciali a mettersi in regola con le norme che prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Pena la bandiera rossa sulla rete che smaschera l’inadempienza.

Maria Giovanna Faiella

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito http://www.corriere.it/

WheelMap è raggiungibile all'indirizzo http://wheelmap.org/

06 ottobre 2011

“Vuoi il mio posto? Prenditi l’handicap”, Cartello offende: c’è una denuncia

Ci teniamo a precisare che questo non è il cartello in questione ma un immagine presa da Facebook


FOGGIA – « Vuoi il mio posto? prendi il mio handicap». È il cartello adottato dal comune di san Giovanni Rotondo per evitare che i parcheggi destinati ai portatori di handicap siano occupati abusivamente da chi non ha diritto. Un cartello che però non è piaciuto ad un romano di 50 anni, che giunto in pellegrinaggio con la sua famiglia e con suo figlio portatore di handicap ha annunciato un esposto all’amministrazione comunale garganica per far rimuovere quel cartello.

I LEGALI – «L’uomo e padre che vanta, e non si vergogna come suggerirebbe la scritta, di avere un figlio disabile – spiegano i suoi due legali, gli avvocati Lorenzo Amore Giacinto Canzona – dopo aver visto il cartello durante un pellegrinaggio, ha deciso di presentare un esposto al fine di far rimuovere quella scritta indecente e discriminatoria che lede la dignità ed il decoro di tutti coloro che, pur essendo portatori di handicap, non devono essere etichettati come handicappati. Un monito – proseguono i legali – che invece di funzionare come deterrente, finisce per turbare la sensibilità proprio di coloro che dovrebbero essere tutelati dalle strisce gialle. Quella scritta beffarda che si vorrebbe mettere in bocca ad un diversamente abile e che probabilmente nemmeno un insensato e rozzo feudatario del ‘300 avrebbe adottato per tutelare le sue terre – hanno aggiunto gli avvocati – suona come una minaccia discriminatoria, come a dire che lo stato di portatore di handicap è quasi una maledizione del cielo, anzi, è come la peggiore condanna che si possa paventare o infliggere al trasgressore, peggio della multa, peggio della perdita dei due punti sulla patente e persino peggio pure della rimozione dell’auto».

IL SINDACO – «Volevamo sensibilizzare al problema dell’handicap ma non in maniera offensiva». Così il sindaco di San Giovanni Rotondo Luigi Pompilio risponde sul cartello di parcheggio riservato ai diversamente abili ritenuto offensivo dal padre di un portatore di handicap che ha avviato un esposto all’ amministrazione comunale del centro garganico. «Se poi c’è qualche padre che ci è rimasto male – ha aggiunto il sindaco – noi non possiamo farci niente. Noi l’ abbiamo fatto come attenzione verso i diversamente abili. E’ un cartello provocatorio, che non viene utilizzato solo a San Giovanni Rotondo, per stimolare la coscienza civica ai diversamente abili».

Luca Pernice

La versione integrale di questo articolo è disponibile sul sito www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it

Nota Personale - Ci auguriamo al più presto che il signore di Roma tolga questa denuncia e, inoltre, facciamo i complimenti all'amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo per aver adottato quel cartello, che riteniamo intelligente e che tocca direttamente al cuore un problema molto italico, a cui vorremo che un giorno si trovi finalmente una soluzione, senza adottare queste forme di sensibilizzazione creativa ma sacrosanta.

16 settembre 2011

Umiliazione (Video)

Lo so che la maggior parte di voi non ci fa caso, ma ogni qualvolta che un disabile trova una qualsiasi barriera è un umiliazione. Ma attenzione, non necessariamente questa barriera può essere architettonica.
Sovente mi vien da pensare che bisognerebbe far provare cosa si prova. Pensate alla vergogna e all'umiliazione di dipendere dagli altri e constatare tutti i giorni che troppa gente non capisce cosa vuol dire vivere in un mondo irto di ostacoli fisici e mentali.



Video Antefattoblog


Ora vi lascio e vi segnalo un altro video nel quale il bravissimo Daniele Verzetti (Il Rockpoeta) inquadra al meglio e in poche battute, in prosa, le tematiche delle barriere architettoniche. ps. ... e qui non si parla solo di gradini ...

05 settembre 2011

Vorrei sensibilizzarvi un po' su un argomento di cui difficilmente si parla...i disabili in carrozzella,


trattasi di persone normalissime che purtroppo hanno perso l'uso delle gambe ma con tutti gli ostacoli che trovano,anche per fare una semplice passeggiata...sono costretti a ritenersi diversi...poichè ogni volta che il marciapiede si interrompe è uno strazio:ci sono quattro,cinque centimetri da scendere e poi risalire, la metà degli scivoli è occupata da auto parcheggiate, La stragrande maggioranza dei negozi,di tutti i tipi,hanno almeno uno scalino da fare, Di parcheggi per disabili poi, meglio non parlare... Se hanno la pazienza di fare tutte le pratiche, e sono file e verifiche che durano anche anni, possono ottenere il parcheggio , ma troveranno sempre un'idiota che parcheggia nel loro posto... per non parlare di Uffici Pubblici con scale o con stretti ascensori... e di autobus e fermate non idonei... voglio puntualizzare che loro sono persone normali ed è giusto che lo Stato li metta in condizione di vivere come tutti noi senza avere paura di trovare una buca o un marciapiede che sbarri loro la strada... e piu' di tutto vorrei dire ai cittadini... quando parcheggiate su uno scivolo... o vi fregate quello che ritenete un facile parcheggio... ripensate a cio' che ho appena scritto..... grazie... :-)
Angela
fonte LE DONNE DELLA POLIZIA DI STATO.