ROMA – Scorrono ancora le lacrime del ministro Elsa Fornero. Questa volta non in pubblico, ma nel chiuso di Palazzo Chigi. È un Consiglio dei ministri a singhiozzo, iniziato martedì pomeriggio e poi interrotto, ripreso ieri mattina e quindi ancora sospeso per ripartire ieri sera. Pause dettate dagli impegni del premier Mario Monti. Ma nella sessione di ieri mattina oltre che del taglio delle Province si è parlato anche di altri temi, come quello legato ai fondi per l’assistenza dei malati di Sla. Discussione che ha visto il ministro Fornero (oltre al Welfare ha la delega alle Politiche sociali) e il collega Renato Balduzzi (Sanità) insistere per trovare i soldi e ripristinare l’assistenza delle persone colpite da Sclerosi Laterale Amiotrofica.Non è un caso, visto che numerosi malati di Sla da giorni hanno iniziato uno sciopero della fame proprio per protestare contro i tagli del governo ai fondi per l’assistenza a domicilio. Tra l’altro proprio ieri pomeriggio la Fornero e Balduzzi erano attesi a Cagliari per mantenere l’impegno preso con uno dei malati impegnati nella protesta. Salvatore Usala, da anni colpito da Sla, che aveva scritto una lettera alla Fornero e che ha interrotto lo sciopero della fame solo dopo la promessa di una visita da parte dei due ministri.Dunque è facile immaginare lo stato d’animo della Fornero e Balduzzi, che ieri mattina in Consiglio dei ministri si sono battuti per non arrivare a Cagliari a mani vuote, senza risposte per chi vive la tragedia della Sla. Ma di fronte alla crisi e alla necessità di far quadrare i conti non c’è stato niente da fare: Monti e il ministro dell’Economia Vittorio Grilli hanno dovuto opporsi allo stanziamento dei soldi necessari per garantire l’aiuto pubblico ai malati e alle loro famiglie. A quel punto la Fornero non ha resistito alle lacrime. Ed è scoppiata in un pianto che ai colleghi ha ricordato quello celebre del 4 dicembre 2011, quando a fianco di Monti per la presentazione del Salva-Italia e della riforma delle pensioni si mise a singhiozzare in diretta tv (Video, collegamento al sito repubblica.it).
Fatto sta che ieri pomeriggio i due ministri sono partiti per Cagliari senza certezze da dare ai malati di Sla. Ma non si sono dati per vinti visto che dopo la visita a Usala hanno ribadito “l’impegno personale di ripartire dalla norma che prevede prioritariamente la destinazione di risorse alle non autosufficienze”. Ovvero l’intenzione di far approvare un piano che stanzi risorse ai progetti di assistenza a domicilio e personalizzata.
ALBERTO D’ARGENIO
www.repubblica.it
1 commento:
sta donna quando piagne, speriamo che rida almeno quando va a prendersi lo stipendio da parlamentare.... se no andrebbe curata
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