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29 maggio 2017

Salento, ecco il lido realizzato per i disabili: l'idea è di un poliziotto affetto da Sla

Foto La Gazzetta del Mezzogiorno
Si avvera a San Foca, in Salento, il sogno delle persone disabili e affette da malattie neurodegenerative invalidanti di fare il bagno a mare. Il progetto 'La terrazza. Tutti al mare' nasce dalla tenacia di Gaetano Fuso, poliziotto salentino di quarant'anni che nel 2014 fu colpito da Sla, nipote di Antonio Montinaro, uno degli uomini della scorta di Giovanni Falcone rimasto ucciso nella strage di Capaci. La sua vita cambiò completamente in sei mesi, ma non volle arrendersi all'invalidità e costituì - assieme alla moglie Giorgia Rollo e ad alcuni amici- l'associazione 2HE, che attraverso il progetto 'Io posso'  gestisce la struttura balneare La Terrazza nella marina di Melendugno, in collaborazione con il Comune, l'Asl Lecce, Aisla, Libera e la polizia di Stato. I poliziotti della squadra olimpica Fiamme Oro garantiranno un servizio volontario di assistenti alla balneazione. La Terrazza - fruibile gratuitamente e dotata di dispositivi medici come respiratori e aspiratori - è operativa dal 2015 e ha consentito a circa 800 disabili affetti da varie patologie di frequentare la spiaggia e fare il bagno insieme con amici e familiari (Chiara Spagnolo)

TRATTO DA 

Per approfondire leggi anche:

23 maggio 2016

Aggiornamento, "patto d'onore" fra gli ammalati di SLA e l'Assessorato alla Sanità


Continuiamo a seguire l'ennesima protesta degli Ammalati di SLA in nome di Salvatore Usala e il Comitato 16 Novembre Onlus. Questa sera Usala ha pubblicato un aggiornamento importante sul suo profilo facebook. Le due parti si sono incontrate e ne è scaturito quanto segue. Continueremo a seguire la vicenda e ci auguriamo che la politica regionale la smetta una volta per tutte di giocare con la pelle dei più deboli. Stay Tuned ...

Sla, Usala protesta sotto l’assessorato: “Pronto a passare la notte qui”


E' pronto a rimanere sotto l'assessorato regionale della Sanità ed anche a trascorrere la notte finché non verrà ricevuto dall'assessore Luigi Arru e dal presidente Francesco Pigliaru, oggi impegnati a Sassari. E' l'ultima iniziativa del battagliero malato di Sla Salvatore Usala dopo lo scontro duro, a colpi di comunicati stampa, con la Commissione Sla istituita dall'assessorato regionale. "La delibera che ha 'ristrutturato' il progetto 'Ritornare a casa' - ha ribadito - non va bene, rimangono alcune criticità che vanno corrette subito".

22 maggio 2016

Salvatore Usala e gli ammalati di SLA costretti a un nuovo sciopero della fame


Per l'ennesima volta Salvatore Usala e il Comitato 16 Novembre annunciano uno sciopero della fame e della sete mettendosi per l'ennesima volta in pericolo di vita per far valere i propri diritti, quelli di potersi curare in casa propria. Io non posso far altro che sostenere anche questa volta questo gruppo di eroi, di autentici leoni e non mi indigno più contro la nostra classe politica.
D'altronde da qualche parte ci sarà un aggettivo che io non conosco e che superi l'indignazione che provo .. quando vogliono e sono toccati in prima persona i soldi li trovano eccome; questi sono proprio senza vergogna!!

Raimondo - Niente Barriere


Sotto pubblico il comunicato stampa dell'associazione Comitato 16 Novembre scritto dal Segretario Salvatore Usala in cui vengono spiegati i motivi per cui si è deciso di riprendere la lotta contro l'assessore della Regione Sardegna e la Giunta Regionale.

COSE DA PAZZI!!!



COMUNICATO STAMPA
La delibera che ha "ristrutturato" il "ritornare a casa" non va bene, rimangono alcune criticità che vanno corrette subito. Premesso che i toni trionfalistici dell'Assessore non corrispondono al vero, i finanziamenti sono diminuiti di circa 7 milioni, ovvero gli interessi dei malati sono peggiorati. Positivo è che si sia razionalizzato tutto il processo, ma l'importante è che se nascono problemi ci sia il paracadute della sanità, non è pensabile che ci sia una gara a chi presenta prima la domanda o tagli derivanti da distribuzioni perché i richiedenti sono troppi, vedremo, tutto si può correggere
Passiamo alle criticità, oserei dire obbrobri.
a)      Per le pluripatologie è stato inserito un valore 4 di indice di severità della scala CIRS. Il 4 è il valore medio rilevato sui seguenti organi: Cuore, Pressione, Circolazione, Polmoni, Occhi-naso-orecchi, Apparato digerente superiore, Apparato digerente inferiore, Fegato, Rene, Apparato riproduttivo, Apparato muscolo-scheletrico, Sistema nervoso, Sistema endocrino, Stato mentale. Il valore massimo è 5, per avere un 4 di media vuol dire che almeno 9 valori su 14 devono essere 5, riporto la dicitura della diagnosi "5- Menomazione Molto Grave: può essere letale; trattamento di emergenza o inefficace; prognosi grave (ad es. infarto miocardio, ictus, emorragie digestive, embolia)- Stiamo parlando di un moribondo, non un bisognoso di assistenza sociale.
b)      Per i malati neuromuscolari fa una distinzione assurda. Per le patologie SLA/SMA vengono richieste 3 disfunzioni da un'apposita tabella, per tutti gli altri 5! Vuol dire che un malato SLA è di serie " A", uno con Distrofia Muscolare di serie "Z" che non rientrerà mai. A dire il vero l'Assessore Arru ha sempre parlato di bisogni e disfunzioni, mai di patologie ..... forse gli è sfuggito.
c)      La scala Barthel da un indice da 0 a 100 dei bisogni primari: alimentazione, vestizione, bagno, lavarsi, incontinenza e altre. Hanno messo valore zero! Non va bene, uno perde i contributi aggiuntivi che ora ha. L'incontinenza vescicale e intestinale non ha nulla a che vedere con la motricità e con le attività quotidiane. Sino all'anno scorso non ero incontinente, una seria pancreatite ha cambiato tutto. Dodici anni di SLA e sette allettato, come me tanti compagni di malattia. Il valore va portato almeno a 10.
Tutto questo ha dei responsabili: la commissione SLA, una massa di sciacalli ignoranti e incompetenti. Di seguito i componenti: Anna Picari, Coordinatrice della Commissione; Franco Pala, Direttore Anestesia ASL n. 2 Olbia; Salvatore Pala, Direttore Struttura Complessa di Anestesia e Cure Palliative, ASL 1 Sassari; Cabras Mariano, Dirigente medico U.O. di Rianimazione, ASL 7; Gianfranco Sau, Neurologo, Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari; Giuseppe Borghero, Neurologo, Azienda Ospedaliera Università di Cagliari; Sandro Orrù, ricercatore universitario di genetica medica, Università di Cagliari; Nicolò Pasqualino Orrù, Responsabile U.O. servizi di assistenza riabilitativa, ASL 5; Raffaella Gaeta, specialista ambulatoriale, ASL n 6; Sebastiano Marrocu, Coordinatore del reparto di Pneumologia, ASL n. 3; Francesco Cattari, Direttore Struttura Complessa Servizio Socio-Sanitario, ASL 1 Sassari; Giuseppe Lo Giudice, Presidente AISLA (Associazione italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Sardegna);  
RIEPILOGO:
1)      Il valore di severità per la scala CIRS delle pluripatologie va riportato a 3;
2)      I valori di ingresso nel "ritornare a casa" vanno uniformati, non esiste che la SLA/SMA sia di seria A, la patologia va menzionata solo per scale specifiche;
3)      Il valore dell'indice Barthel va portato a 10;
Pur ringraziando il Capo Gabinetto, Dr. Giovanni Salis, per la grande disponibilità da oggi SONO IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE TOTALE!
LUNEDì 23 MAGGIO 2016, DALLE ORE 11, SARò davanti
all'assessorato alla sanità, via roma 223, cagliari.
Rimarrò sin quando non avrò garanzie che la delibera verrà corretta subito. Io rischio la morte, altri la credibilità, la commissione SLA è vergognosa, DEVE SPARIRE!!!
Capoterra, 21 maggio 2016
                                                                                                 Il segretario
                                                                                              Salvatore Usala
 

09 aprile 2015

“Tutti al mare… per chi ci sta e con la SLA!

“Tutti al mare… per chi ci sta e con la SLA!” è un progetto di Gaetano Fuso, un ragazzo salentino di 38 anni che da circa un anno è affetto dalla SLA. L'obiettivo di Gaetano è quello di realizzare una terrazza accessibile (su una spiaggia o su una scogliera), sulla costa del Salento,  che permetta anche agli ammalati di SLA e le loro famiglie (ma anche a altre persone colpite ad esempio da altre malattie neuro-degenerative), di godere anche loro di un certo di periodo di vacanza. Il progetto "Tutti al mare ... per chi ci sta e con la SLA!" sarà già attivo già da questa estate e, grazie anche ad alcuni fondi raccolti, si cercherà di renderlo disponibile per almeno altri cinque anni. 
Questa è solo una delle iniziative della comunità IO POSSO. La comunità Io Posso si propone di migliorare la qualità della vita dei portatori di handicap e dei non autosufficienti in particolare, cercando di realizzare nell'ambito del possibile alcuni sogni, fino a questo momento irrelealizzati. Bella Iniziativa!!!

20 febbraio 2015

Sla-Regione, sì all'accordo in sei punti. I Comitati: "E' il giorno della vittoria"

Un faticoso accordo diviso in sei punti. C'è la firma dell'assessore alla Sanità Luigi Arru ma non, come avrebbe voluto Salvatore Usala, del presidente Francesco Pigliaru e dell'assessore al Bilancio Raffaele Paci
Pigliaru e Paci assenti all'incontro fiume cominciato poco prima delle 13 è terminato dopo le 17.30. Ci sono però gli impegni della giunta e dell'assessore Arru.
Il primo impegno preso dall'esponente di giunta è quello di "presentare un emendamento alla Finanziaria 2015 per il ripristino dei programmi relativi al finanziamento di piani personalizzati e 'Ritornare a casa', come previsto dal piano triennale della Finanziaria 2014".

12 febbraio 2015

SLA, contro i tagli confermato lo sciopero della fame


Aggiornamento 18/02/2015 17:43 - Manifestazione dei malati di Sla e dei disabili gravi verso una svolta: l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, ha incontrato in via Roma sotto i gazebo i protagonisti della partecipata protesta.
E ora ha convocato una riunione con Salvatore Usala, il segretario del Comitato 16 novembre, e con una delegazione di manifestanti per scendere nei dettagli.
Non si è sottratto a domande e richieste, l'assessore, che ha ricordato le ultime mosse dell'esecutivo: l'emendamento di Giunta e maggioranza da 43 milioni di euro, fondi che servono a finanziare il comparto del sociale, tra cui la legge 162 sui malati non autosufficienti, il Progetto "Ritornare a casa" e le leggi di settore.
Con il fondo riportato a 242 milioni di euro dai 199 inizialmente previsti. E ha anticipato che la Giunta sta predisponendo una nuova delibera per i piani personalizzato in scadenza il prossimo 28 febbraio. Arru ha parlato anche della situazione dei caregivers, gli assistenti dei disabili. "Prima di tutto - ha detto l'assessore - dobbiamo puntare alla qualità".

24 giugno 2013

SLA, un'app per far parlare i malati: gli impulsi diventano parole


Da oggi per i malati di SLA comunicare diventa più facile, grazie ai passi in avanti che la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica continua a compiere. In occasione dello SLA Global Day, infatti, sono stati presentati due innovativi progetti dalla Fondazione AriSLA nel corso del suo quarto convegno annuale.

14 giugno 2013

Anna malata di Sla, muore in attesa della cura Stamina


È deceduta Anna Umidetti, donna affetta da Sla che attendeva da tempo di iniziare la terapia basata sul Metodo Stamina.
È morta Anna Umidetti, una donna malata di Sla di Torre Annunziata. Dopo aver vinto un ricorso il 3 maggio scorso, era in attesa da oltre un mese del “sì” del giudice che avrebbe permesso alla donna di cominciare la terapia sperimentale basata sul Metodo Stamina a Brescia.

07 giugno 2013

I malati Sla tornano in piazza. 12 giugno, ricomincia la protesta dei dimenticati




Non ci stiamo! Insieme a cassaintegrati, esodati, disoccupati, famiglie che non arrivano non a fine mese e nemmeno alla seconda settimana ma proprio non arrivano più, pensioni da fame, Signori Politici, Ministri di questo Governo, Presidente Napolitano, possiamo ricordarvi che ci siamo anche NOI? Oppure circa tre milioni di cittadini italiani, di ogni età, feriti da disabilità, impediti a lavorare, studiare,crescere, vivere non esistono? Cancellati dai vostri programmi, inesistenti nei vostri dibattiti, esclusi da possibili riforme, restiamo solo negli articoli della Costituzione e delle leggi inapplicate.
Da un lato malattie devastanti, dall'altro una politica che non sa che esistiamo e nel mezzo NOI, la parte più debole ed esposta del popolo italiano. Dimenticati con le nostre famiglie da tutti, politici, stampa e televisioni, ma non dalla disoccupazione, tasse, pensioni da fame, licenziamenti. Con qualcosa in più: sofferenza fisica e morale, la morte per mano, l' indifferenza di chi potrebbe ma non fa, la dignità negata.
Ma NOI non ci stiamo, non POSSIAMO starci, prima che DISABILI siamo mamme, papà, figli, fratelli, abbiamo sentimenti, abbiamo una vita di affetti che vogliamo difendere.
E proprio NOI, i più deboli della società, che conosciamo meglio di chiunque quali sono i bisogni ma anche gli sprechi, gli abusi , quanto è inutile e quanto è necessario per cambiare un sistema che non funziona, presenteremo un progetto per riformare il Sistema Assistenziale, realizzabile, sperimentato, in linea con la tenuta dei conti, e con la dignità di chi, senza colpa alcuna, è costretto a vivere con una grave disabilità.
Paralizzati, in carrozzina, con respiratori e salvavita, da ogni parte d'Italia, armati solo della nostra dignità offesa e del diritto di ogni persona, disabile o abile, a vivere la propria dimensione nel miglior modo possibile, il 12 GIUGNO saremo ancora davanti al Ministero Economia e Finanze, per chiedere assistenza, sostegno economico, libertà di accesso alle cure, partecipazione, impegni certi, a denunciare la vergogna di uno Stato che dimentica i suoi doveri.
Laura Flamini, Presidente Comitato 16 Novembre Onlus

03 maggio 2013

Salvatore Usala: "Vigileremo perchè gli impegni siano rispettati"


di Salvatore Usala * -
Il 29 aprile é stata una vittoria per i malati, ma anche per l'assessorato alla Sanità, compresi i Direttori che hanno mal interpretato i comunicati. Altri sono i mafiosi!
Siamo rammaricati di aver dovuto ricorrere a forme di lotta estreme, ma ringraziamo l'Assessore De Francisci per essersi preoccupata in prima persona per darci energia e ricovero quando pioveva.
In merito all'incontro siamo soddisfati per la disponibilità a rivedere la nota sul progetto caregiver che decorre da gennaio 2012, come da delibera.
Molto bene anche l'impegno ad erogare i finanziamenti del progetto "ritornare a casa" puntualmente e la disponibilità ad incontrare l'ANCI Regionale per evitare ritardi inaccettabili.
A tal proposito mi preme precisare che i comuni hanno fondi: da un lato vogliono lo sblocco del patto di stabilità, dall'altro lasciano gli operatori senza retribuzione per vari mesi. Da specificare che il "ritornare a casa" non rientra nel patto di stabilità.
Il progetto assistenziale presentato da Viva la Vita Sardegna Onlus non è passato, per questioni di SICUREZZA SANITARIA sollevate dalla ASL 8: lana caprina come dimostrerò in seguito.
Comunque l'Assessore si impegna a realizzarne i principi ispiratori con quattro atti fondanti:

01 maggio 2013

Sla, la vittoria dei malati dopo la protesta per strada



CAGLIARI. Era stato già tutto preparato: materassini, lenzuola e qualcuno aveva chiesto pure una tenda. Erano pronti a stare lì tutta la notte, dopo aver passato la giornata sotto il sole e sotto la pioggia, prima protetti prima da un gazebo e poi nell'atrio dell'assessorato regionale alla Sanità. Ma poco prima delle 20 sono arrivate le promesse, che i malati di Sla sperano diventino subito certezze, a cominciare dalla prossima Finanziaria.

24 aprile 2013

SLA, Salvatore Usala rinizia lo sciopero della fame


Nel merito del comunicato è chiaro a tutti che si esprimono in becero politichese senza dare concrete risposte. Le ASL non possono decidere nulla: spetta all'autorità politica dare gli indirizzi di politica assistenziale.
Non è tollerabile che non esista un'assistenza non equilibrata nei vari distretti e ASL: ci sono malati gravissimi che hanno 8 ore di infermiere e altri zero, con differenze nella stessa ASL.
Il Direttore Generale della ASL 8 era d'accordo, il parere è stato stilato da topi d'ufficio o studio medico che non sono mai andati a casa di un malato.
Siamo disponibili ad ascoltare un programma serio di proposte che diano risposte ai tre problemi posti. La dottoressa De Francisci ha pareri qualificati di Direttori di rianimazione, non dilettanti allo sbaraglio o burocrati nominati dalla politica, spesso incompetenti totali.
La giunta deve fare atti: cosa decide la ASL sulla legge di fine vita? Nulla, la rispetta! I malati devono decidere come, quando e dove essere assistiti, infatti il progetto è volontario e sperimentale. Non vogliono ammettere che è fatto bene e pesta i calli agli sciacalli.
Come sempre la Regione fa comunicati invece che rispondere a istanze dettagliate e puntuali.
COMUNQUE, VISTO CHE GLI IMPEGNI NON VENGONO MANTENUTI RILANCIO:
a) Da oggi farò lo sciopero della fame totale.
b) Il giorno 29 aprile mi presenterò con un solo respiratore con 7 ore di autonomia.
Non si può essere ipocriti, sono passati sei mesi in cui nulla e cambiato. Vi dimostrerò come muore un Sardo con gli attributi. Dimostrate i vostri!

Salvatore Usala, segretario Viva la vita Sardegna

05 aprile 2013

Sla, appello dei malati: «Vogliamo la stessa cura di Melazzini»



di Marianna Bruschi - PAVIA, I malati di Sla vogliono chiarezza. Tramite l’associazione «Comitato 16 novembre» hanno scritto una lettera alla Maugeri di Pavia e al procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello. E partono dalla storia di Mario Melazzini. Perché? Due anni fa l’associazione aveva scritto al neo eletto consigliere regionale. Chiedevano notizie sui suoi miglioramenti. E Melazzini aveva risposto loro, ricostruendo la nascita del protocollo autorizzato alla sperimentazione. Melazzini scrive della sua malattia e spiega il trattamento che consiste nell’uso di un «farmaco con proprietà di immuno modulatore e di immunosoppressore, la ciclofosfamide ad alte dosi, e nella raccolta e re infusione di cellule staminali emopoietiche autologhe, cioè dello stesso paziente».

04 novembre 2012

Fondi per gli ammalati SLA: “La risposta il 20 novembre”

Comitato 16 Novembre Onlus

COMUNICATO STAMPA - Come Comitato 16 Novembre abbiamo incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero e il Ministro della Salute Renato Balduzzi. L'incontro è stato cordiale ed altamente tecnico, di alto livello, chi si aspettava una visita caritatevole è rimasto deluso. Abbiamo iniziato col presentare le nostre richieste (vedi in calce). Dalle nostre proposte è partito un vero confronto. Abbiamo inoltre presentato il modello "Sardegna" funzionante da 10 anni con dati consolidati e documentati da dossier preparato da Marco Espa. Sono rimasti sorpresi, oserei dire spiazzati, hanno apprezzato e chiesto dati ufficiali al Presidente Regione Sardegna, Ugo Cappellacci ed all'Assessore Sanità e Politiche Sociali, Simona De Francisci. Gli Amministratori Sardi hanno dato piena disponibilità ad illustrare in Conferenza Stato Regioni, dati alla mano, le peculiarità del modello sardo ed i consistenti risparmi dell'assistenza indiretta con finanziamenti alle famiglie.
La posizione dei Ministri è semplice: c'è una legge (spending review, art.23, comma 8, 658 milioni) che dice che in via prevalente devono essere utilizzati per la non autosufficienza, prioritariamente per le gravi disabilità. In italiano prevalente di 658 è almeno 330, si evince che saranno stanziati 350 milioni. Spetterà al governo emendare il disegno di legge di stabilità stabilendo che nel fondo Catricalà di 900 milioni 350 sono per la non autosufficienza. (Il fondo Catricalà ha assorbito i 658 milioni citati)
Hanno chiesto 20 giorni di tempo per produrre atti, siamo certi dell'impegno dei Ministri, hanno piena fiducia. Il Comitato aspetterà il 20 novembre, se non avremmo risposte 100 malati riprenderanno la protesta con azioni eclatanti ed estreme, siamo certi che non ci sarà bisogno, Elsa e Renato manterranno l'impegno.

Monserrato, 31 ottobre 2012

Il segretario
Salvatore Usala

fonte http://comitato16novembre.blogspot.it/

02 novembre 2012

Niente fondi per i malati di Sla e Fornero piange un’altra volta

ROMA – Scorrono ancora le lacrime del ministro Elsa Fornero. Questa volta non in pubblico, ma nel chiuso di Palazzo Chigi. È un Consiglio dei ministri a singhiozzo, iniziato martedì pomeriggio e poi interrotto, ripreso ieri mattina e quindi ancora sospeso per ripartire ieri sera. Pause dettate dagli impegni del premier Mario Monti. Ma nella sessione di ieri mattina oltre che del taglio delle Province si è parlato anche di altri temi, come quello legato ai fondi per l’assistenza dei malati di Sla. Discussione che ha visto il ministro Fornero (oltre al Welfare ha la delega alle Politiche sociali) e il collega Renato Balduzzi (Sanità) insistere per trovare i soldi e ripristinare l’assistenza delle persone colpite da Sclerosi Laterale Amiotrofica.

01 novembre 2012

Lettera a Maria Antonietta Farina Coscioni

Maria Antonietta Farina Coscioni (Foto) Deputata radicale eletta nelle liste del PD, segretario della XII Commissione Affari Sociali. Socia fondatore della associazione che porta il nome del marito: Luca Coscioni. È inoltre Presidente Onorario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica (fonte Wikipedia). 
Cara Maria Antonietta,

vedo già da anni che le dimostrazioni in piazza non servono ad altro che a dare visibilità e voce a chi dovrebbe non partecipare alle dimostrazioni, ma rendersi testimone e prendere parte con il proprio corpo al disagio e alla vera battaglia propositiva e non disfattista.
Maria Antonietta, credo che ancora ci sarà da combattere insieme al Ministro Fornero che si è espresso così: "i soldi ci sono. Bisogna costringere le Regioni per vincolarli per gli ammalati".

17 ottobre 2012

I Disabili Gravissimi d'Italia mettono in atto la loro protesta

A partire dal 21 ottobre p.v., disabili gravissimi di ogni Regione Italiana cominceranno uno sciopero della fame per obbligare il Governo all'ascolto delle loro vitali esigenze. Il Comitato 16 Novembre Onlus ritiene, dopo 3 presidi, che non sia più sopportabile l'accanimento contro i più deboli, in particolare contro i disabili.

Non si può più procrastinare il diritto all'assistenza né giocare a rimpiattino sulla pelle dei disabili gravissimi!

Il Governo ha deciso di dedicare parte dei 658 milioni dell'art. 23 comma 8, legge Spending Review, alla non autosufficienza, in particolare ai disabili gravissimi ma a tutt'oggi, vi è la mancanza assoluta di un piano organico per la non autosufficienza.
Questo governo pare voglia giocare a nascondino, sostenuto da una maggioranza che nulla obietta!!!

25 settembre 2012

La SLA non ferma Anicetto Scanu. Grazie ad un computer, continua a dirigere dal suo letto la sua radio!

Anicetto Scanu, famoso speaker radiofonico sardo, ha la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). La malattia gli ha portato via la voce ma lui non demorde e combatte la sua infermità, grazie anche ad un software del computer che traduce il movimento degli occhi in suoni e parole e riesce ancora a dirigere la sua emittente: la gloriosa Radio Sardinia, una delle prime radio libere della Sardegna, fondata da Anicetto nel lontano 1975. Lo stesso Anicetto qualche anno fà fu il protagonista di una gara di solidarietà, che portò sul palco numerosi artisti sardi, i quali riuscirono a concludere positivamente una raccolta fondi per l'acquisto di un ascensore che consentì ad Anicetto di spostarsi liberamente nel suo appartamento. Oggi Anicetto non può più muoversi dal suo letto, ma come abbiamo visto la grinta e la determinazione sono sempre le stesse.

fonti unionesarda.it e sangavinomonreale.net

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13 ottobre 2011

Tracce di metalli pesanti nei malati di Sla (Video)

I risultati di una ricerca Usa su un campione del Medio Campidano


di Luciano Onnis

Sono arrivati gli americani a scoprire che nelle urine di una decina di malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che abitano nel Medio Campidano, in particolare a San Gavino e a Villacidro, sono presenti significative quantità di metalli pesanti e tossici.  Al risultato sono giunti i ricercatori di un laboratorio specializzato dell'Illinois lavorando sui prelievi fatti in Sardegna attraverso una procedura eseguita con farmaci chelanti.  La scoperta apre nuove strade sulla genesi della malattia e per capire quale sia la causa della presenza dei metalli nei pazienti colpiti da Sla. Da qui si potrebbe partire per verificare se il gene responsabile, identificato recentemente in uno studio scientifico italo-americano effettuato dalla Feinberg School of Medicine della Northwestern University di Chicago con la collaborazione del professor Giuseppe Borghero, neurologo del Policlinico universitario di Cagliari-, subisca la mutazione anche per un fattore esterno quale l'inquinamento ambientale.  Le analisi che evidenziano concentrazioni di alluminio, stagno, piombo, cesio, uranio e cadmio, pongono molti interrogativi sulle concause della Sla.  Nel Medio Campidano i casi accertati di Sla sono una trentina. C'è un sospetto per la forte incidenza in alcune aree campidanesi, e in particolare a San Gavino e Sanluri. Ma solo un sospetto perchè gli studi scientifici finora effettuati non hanno dato conferma su quali siano le prove provate sull'origine della terribile malattia. Le ombre del sospetto si stagliano sulla ormai dismessa fonderia del piombo e dello zinco di San Gavino che nella sua più che secolare attività ha rilasciato dalle sue due gigantesche ciminiere i fumi di lavorazione.  Fumi che, ovviamente, sono andati a impregnare l'aria circostante, spandendosi tutt'attorno in un raggio di almeno una decina di chilometri, e il terreno. I primi a farne le spese potrebbero essere stati gli abitanti di San Gavino, il cui centro abitato è proprio a ridosso della fonderia, e più in là quelli della vicina Sanluri dove i fumi ricchi di sostanze tossiche venivano trasportati dal maestrale, vento che nella zona soffia percentualmente due giorni su tre.  Ma anche Villacidro e Gonnosfanadiga, limitrofi a San Gavino e dirimpettai dell'area industriale dove hanno sbuffato per 30 anni le ciminiere di Snia ed Enichem, non sono immuni dai casi di Sla.  Non c'è solo la presenza industriale a interessare gli studiosi di Sla. Ipotesi espressa dallo stesso professor Borghero tempo fa in una intervista, vuole che possa esserci anche il fattore genetico a determinare la malattia in alcune aree.  Ovvero che qualcuno abbia potuto introdurre il gene secoli addietro o che soggetti lo abbiano sviluppato attraverso mutazione genetica per poi trasmetterlo nel tempo, attraverso generazioni, sul territorio.


La versione integrale di questo articolo è disponibile sul sito http://lanuovasardegna.gelocal.it/

Aggiornamento 16:17


Consigliamo la visione di questo video messo in Rete da gipi2009

SLA, IL MISTERO DEI METALLI PESANTI
TG Sardegna 1 10/10/2011