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03 maggio 2013

Salvatore Usala: "Vigileremo perchè gli impegni siano rispettati"


di Salvatore Usala * -
Il 29 aprile é stata una vittoria per i malati, ma anche per l'assessorato alla Sanità, compresi i Direttori che hanno mal interpretato i comunicati. Altri sono i mafiosi!
Siamo rammaricati di aver dovuto ricorrere a forme di lotta estreme, ma ringraziamo l'Assessore De Francisci per essersi preoccupata in prima persona per darci energia e ricovero quando pioveva.
In merito all'incontro siamo soddisfati per la disponibilità a rivedere la nota sul progetto caregiver che decorre da gennaio 2012, come da delibera.
Molto bene anche l'impegno ad erogare i finanziamenti del progetto "ritornare a casa" puntualmente e la disponibilità ad incontrare l'ANCI Regionale per evitare ritardi inaccettabili.
A tal proposito mi preme precisare che i comuni hanno fondi: da un lato vogliono lo sblocco del patto di stabilità, dall'altro lasciano gli operatori senza retribuzione per vari mesi. Da specificare che il "ritornare a casa" non rientra nel patto di stabilità.
Il progetto assistenziale presentato da Viva la Vita Sardegna Onlus non è passato, per questioni di SICUREZZA SANITARIA sollevate dalla ASL 8: lana caprina come dimostrerò in seguito.
Comunque l'Assessore si impegna a realizzarne i principi ispiratori con quattro atti fondanti:

01 maggio 2013

Sla, la vittoria dei malati dopo la protesta per strada



CAGLIARI. Era stato già tutto preparato: materassini, lenzuola e qualcuno aveva chiesto pure una tenda. Erano pronti a stare lì tutta la notte, dopo aver passato la giornata sotto il sole e sotto la pioggia, prima protetti prima da un gazebo e poi nell'atrio dell'assessorato regionale alla Sanità. Ma poco prima delle 20 sono arrivate le promesse, che i malati di Sla sperano diventino subito certezze, a cominciare dalla prossima Finanziaria.

24 aprile 2013

SLA, Salvatore Usala rinizia lo sciopero della fame


Nel merito del comunicato è chiaro a tutti che si esprimono in becero politichese senza dare concrete risposte. Le ASL non possono decidere nulla: spetta all'autorità politica dare gli indirizzi di politica assistenziale.
Non è tollerabile che non esista un'assistenza non equilibrata nei vari distretti e ASL: ci sono malati gravissimi che hanno 8 ore di infermiere e altri zero, con differenze nella stessa ASL.
Il Direttore Generale della ASL 8 era d'accordo, il parere è stato stilato da topi d'ufficio o studio medico che non sono mai andati a casa di un malato.
Siamo disponibili ad ascoltare un programma serio di proposte che diano risposte ai tre problemi posti. La dottoressa De Francisci ha pareri qualificati di Direttori di rianimazione, non dilettanti allo sbaraglio o burocrati nominati dalla politica, spesso incompetenti totali.
La giunta deve fare atti: cosa decide la ASL sulla legge di fine vita? Nulla, la rispetta! I malati devono decidere come, quando e dove essere assistiti, infatti il progetto è volontario e sperimentale. Non vogliono ammettere che è fatto bene e pesta i calli agli sciacalli.
Come sempre la Regione fa comunicati invece che rispondere a istanze dettagliate e puntuali.
COMUNQUE, VISTO CHE GLI IMPEGNI NON VENGONO MANTENUTI RILANCIO:
a) Da oggi farò lo sciopero della fame totale.
b) Il giorno 29 aprile mi presenterò con un solo respiratore con 7 ore di autonomia.
Non si può essere ipocriti, sono passati sei mesi in cui nulla e cambiato. Vi dimostrerò come muore un Sardo con gli attributi. Dimostrate i vostri!

Salvatore Usala, segretario Viva la vita Sardegna