24 luglio 2008

Nel 2050 l'Europa sarà illuminata grazie al deserto del Sahara

Leggendo ieri la versione online del Corriere sono venuto a conoscenza di una notizia che alla sua attuazione, nel 2050, cambierà radicalmente le politiche energetiche del Vecchio Continente.
Il petrolio oramai è alle stelle e l'energia nucleare è molto pericolosa come dimostrano gli ultimi 4 incidenti, in poche settimane, accorsi in Francia.

Sottolineo che in Italia il Governo Berlusconi ha già da tempo annunciato che la nostra nazione vuole puntare gran parte delle sue risorse proprio sul nucleare, energia come abbiamo visto, pericolosissima e costosissima. Anche la mia Regione la Sardegna dovrebbe essere toccata da questa rivoluzione energetica italiana.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha subito rilasciato alla stampa una dichiarazione che, risulta ai più, l'ennesima censura ad una notizia (4!) e contraffazione della realtà: «Si è visto che questi episodi sono tutti sotto il livello minimo di pericolosità. Mi domando se questa enfatizzazione non sia eccessiva» «Comunque ricordo che il piano nucleare del governo significa grande attenzione alla sicurezza, con un'apposita agenzia, e che useremo centrali di nuova generazione, che sono ancora più efficienti». Il ministro ha poi sottolineato che «la storia delle 340 centrali nucleari del mondo ben evidenzia come sia il sistema di produzione di energia meno pericoloso di tutti».
Ora mi chiedo se in Francia la situazione dovesse degenerare cosa avrà da dire in futuro il nostro Ministro?

Ma veniamo alla notizia che vi avevo segnalato all'inizio del post: Durante il Euroscience Open Forum di Barcellona è stato presentato un progetto che preve entro il 2050 la costruzione della più grande centrale fotovoltaica del mondo. Ovvero un’immensa distesa di pannelli solari nel deserto del Sahara e che produrrà al giorno abbastanza energia da illuminare tutta l’Europa.
Questa nuova centrale dovrebbe sorgere in un’area poco più piccola del Galles(!) e mettere a tacere quelli che sostengono che l’energia solare non è affidabile, a causa del meteo imprevedibile.

Secondo Arnulf Jaeger-Walden dell’Istituto per l’Energia della Commissione Europea «Basterà catturare lo 0,3% dell’energia solare che scalda il deserto del Sahara per sopperire ai nostri bisogni energetici» I ricercatori infatti sostengono che i pannelli solari nel Sahara saranno molto più efficaci, perché in quella zona la luce solare è più intensa e, quindi, sarà possibile produrre tre volte più energia che in una centrale simile costruita nel nord Europa.
Questo progetto ha già ottenuto l’approvazione convinta del presidente francese Nicolas Sarkozy e del premier britannico Gordon Brown. Jaeger-Walden è anche convinto che, oltre al vantaggio ecologico, ci sarà un risparmio per i cittadini. «I consumatori pagheranno meno di quanto facciano ora» ha detto al quotidiano britannico Guardian.

L’impegno più oneroso sarà costruire una nuova rete di trasmissione con i Paesi del Mediterraneo perché quella attuale non sarebbe in grado di sostenere la quantità di energia in arrivo dell’Africa del nord. I primi risultati si dovrebbero vedere nel 2050 quando la mega centrale dovrebbe già essere in grado di rendere autonomo un Paese come la Gran Bretagna.

Per far capire meglio la potenzialità del Fotovoltaico ecco un bellissimo video intitolato: Energia solare for dummies: guadagnare con il fotovoltaico. Dal sito di byoblu.com


8 commenti:

Streghetta ha detto...

Ciao come stai,spero tutto bene^-^
Questa notizia che hai pubblicato è davvero interessante. Passa una buona serata.

Matteo ha detto...

Su Scajola non dico nulla. E' un'idiota. Noi non possiamo "enfatizzare" una notizia che dice che 100 dipendenti francesi sono stati contaminati, però loro possono gridare al miracolo perchè hanno ripulito Napoli. (Dove non si sa, vabbè...)

Per quanto riguarda invece i pannelli solari nel Sahara... che dire... mi sembra una proposta davvero interessante... chissà se andrà in porto... sono curioso... grazie, bella notizia!!

Prefe ha detto...

ma usare il sahara per il fotovoltaico sembra una cosa piuttosto ovvia. Un deserto! Con 50 gradi!
Anche perchè non rompi nemmeno le palle agli animali (gli scorpioni al massimo si mettono a prendere il sole sui pannelli...)

Andrea De Luca ha detto...

Notizia molto interessante Raimondo,non la sapevo. Mi sembra una ottima iniziativa in ogni caso, visto che nel deserto le temperature sono elevate e fa caldo sempre. Sfruttare il caldo e il sole del deserto mi pare cosa buona.

Buona giornata, passa a trovarci

Anonimo ha detto...

grande iniziativa,

Andrea De Luca ha detto...

direi ottima ripeto, alla fine l'ergia solare non inquina per niente

Streghetta ha detto...

Grazie per il bel commento ;) leggerò sicuramente il libro della grandissima Deledda!!!Ciaooo buon week end

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Ho notato che nessuno ha pensato ad un eventuale ed ennesima situazione colonialistica ovvero stati come inghilterra e francia per l'ennesima volta sfruttano risorse non loro..
Voi che ne pensate?