26 luglio 2008

Stop ad Internet libero e gratuito?

Pubblico un articolo apparso sul sito EFFEDIEFFE.COM, in alcuni passi molto interessante, che tratta un argomento che molto spesso mi sono trovato a commentare in questo ed altri blog.
Ovvero la prossima regolamentazione di internet decisa a tavolino dalla politica e dal sistema economico mondiale, in barba a quello che ne pensano i suoi utenti.

Ricordiamocelo che Internet è la scoperta più importante della storia dell'uomo nell'era moderna. Gran parte dei suoi immensi contenuti sono totalmente gratis e facilmente raggiungibili da ciascuna persona, e tutto questo da legittimamente, in alcuni casi, fastidio a molte multinazionali.
Inoltre grazie alla sua sempre maggiore diffusione tra la gente, piano piano sta silenziosamente cambiando il mondo di vivere dei suoi utenti.
Con internet si posson fare tantissime cose utili, come ad esempio andare a trovarsi personalmente le notizie della giornata, senza dover per forza sedersi davanti alla televisione o leggere un giornale (mamma mia...).
In internet ogni persona è libera di scegliersi il genere di notizie di cui vuole essere informato e dare in tempo reale un parere su di esso. Oppure può liberamente decidere di aprire un Blog, commentando sul web i fatti che maggiormente lo hanno colpito e interessato, aprendo un dibattito con chi legge i suoi pareri.

Personalmente sono favorevole ad un rispetto maggiore del copyright, (ricordiamoci di segnalare sempre la fonte da dove prendiamo una notizia), ma provo orrore nel pensare che prossimamente la politica metta dei paletti, facendo circolare solamente in internet quello che il governo di turno gli agrada: ci farebbe assomigliare maggiormente a nazioni come Cina e Russia, dove la democrazia è un optional....



Imminente la morte di Internet libero e gratuito


Negli ultimi 15 anni o giù di lì, grazie ad Internet, la nostra società ha avuto accesso a più informazione che in tutto il resto della precedente storia moderna. C'è approssimativamente un miliardo di utilizzatori di Internet in tutto il mondo, ed ognuno di essi può teoricamente comunicare in tempo reale con chiunque altro sul pianeta. Internet è stato, fino ad oggi, la più grande conquista tecnologica del XX° Secolo, e come tale è riconosciuto dalla comunità globale.

Il libero trasferimento di illimitate informazioni non censurate e non manipolate, tuttora sembra essere un sogno, se ci pensate bene. Di qualunque cosa si parli, istruzione, commercio, governo, notizie, svago, politica, ed un'infinità di altre aree, tutto è stato radicalmente influenzato dall'introduzione di Internet. E, per la maggior parte, si tratta di un'ottima notizia, salvo quando si danno giudizi scadenti e si prende in giro la gente; in tal caso è bene verificare e controllare, specialmente se ci sono coinvolti bambini.

Purtroppo però, quando ci sono possibilità di profitto aperte alle grandi imprese, le esigenze della società non contano. Prendete il recente caso in Canada dei colossi Telus e Rogers che, senza alcun preavviso al pubblico, hanno applicato un costo ad ogni spedizione di messaggi di testo. E' stata una mossa arrogante e rischiosa per questi giganti delle telecomunicazioni, perché gli è esplosa in faccia. La gente, in effetti, ha utilizzato la tecnologia di Internet per trasmettere un messaggio forte e chiaro a queste aziende, cioè di buttare nella spazzatura quell'extra costo; la gente ha utilizzato la potenza di Internet contro i ragazzi grandi, e così i piccoli hanno vinto.

Comunque, il caso dei messaggi di testo è soltanto un piccolo segnale sugli schermi radar di Telus e di un'altra compagnia, la Bell Canada, i due maggiori Internet Service Providers (ISP's) di tutto il Canada. Il nostro paese viene usato come cavia per cambiare, radicalmente e per sempre, la fornitura dell'accesso a Internet; e il cambiamento sarà così radicale da avere il potenziale per rimandarci indietro ai tempi del cavallo e della condivisione dell'accesso all'informazione (circa 35 anni fa, prima dei mini-elaboratori e delle reti di computers, n.d.t.).

Nelle settimane a venire tenete d'occhio un articolo di Time Magazine che tenterà di smussare gli angoli molto vivi di un diabolico complotto, portato avanti dalla Bell Canada e dalla Telus, volto a cominciare ad applicare canoni d'accesso alla maggior parte dei siti Internet. Il piano è quello di trasformare Internet in un sistema tipo TV via cavo, dove i clienti si iscrivono a determinati siti Web e devono poi pagare per visitare siti ulteriori.

Grazie al mio attuale navigare (su questo Internet ancora gratuito) ho scoperto che la "dismissione" dell'accesso gratuito ad Internet è prevista, in Canada, per il 2010, e due anni più tardi nel resto del mondo. Il Canada è considerato una buona scelta per rendere effettivo un cambiamento così vergognoso e sinistro, perché i Canadesi vengono visti come accomodanti, politicamente disinformati e perciò facili bersagli. Gli sciacalli aziendali faranno prima in modo di lisciare l'eventuale pelo arruffato dei canadesi, e poi diffonderanno la nuova versione castrata di Internet nel resto del mondo, probabilmente senza molta fanfara, se si eccettuano alcuni foschi avvertimenti circa i pericoli di Internet (gratuito) e lo sproloquiare degli amministratori delegati a proposito della "sicurezza". Normalmente queste fumosità funzionano bene.

A cosa somiglierà Internet in Canada nel 2010? Sospetto che gli ISP forniranno un programma "pacchetto", come fa attualmente la Cogeco (società televisiva via cavo, n.d.t.); i clienti dovranno pagare per una serie di siti Web, esattamente come fanno adesso per i canali televisivi. Le stazioni televisive saranno disponibili on-line come parte di questi "pacchetti", cosa che renderà felici i networks televisivi, dato che hanno perso gran parte del mercato dei giovani che invece, di sera, naviga e chiacchiera sul proprio computer. In questo modo comunque, come nel caso della televisione via cavo, se scegliete qualcosa che non fa parte del pacchetto, sapete quello che accade: pagate un extra.

Ed è qui che l'Internet (gratuito) che conosciamo sarà quasi immediatamente strangolato economicamente; migliaia e migliaia di siti Internet non faranno parte dei pacchetti, e così quindi gli utenti dovranno pagare costi addizionali per visitare quei siti. In appena un'ora o due è possibile visitare 20, 30 o più siti, cercando informazioni. Immaginate quanto alti saranno i costi

Attualmente il mondo condanna la Cina perché impedisce l'accesso a certi siti Web: "Sono anti-democratici, tolgono la libertà al popolo, non rispettano i diritti dell'individuo, censurano l'informazione." Questi sono alcuni dei commenti che sentiamo. Ma quello che la Bell Canada e la Telus hanno programmato per noi Canadesi è di gran lunga peggio di questo: stanno pianificando la morte dell'Internet (gratuito/libero) così come noi lo conosciamo, ed io temo che difficilmente i Canadesi si lamenteranno. Fa tutto parte del piano aziendale per il Nuovo Ordine Mondiale e, virtualmente, è un colpo da maestro che porterà alla creazione di miliardi e miliardi di dollari di profitti aziendali a spese delle classi medie e lavoratrici.

Ci sono così tante altre implicazioni come risultato di questi cambiamenti, fin troppi per poterne discutere qui. Siate coscienti del fatto che perderemo tutta la nostra privacy perché di tutti i siti web ci sarà traccia nel processo di fatturazione, e saremo letteralmente tagliati fuori dal 90% delle informazioni a cui abbiamo accesso oggi. I piccoli della Rete cadranno come mosche; i bloggers e gli operatori dei piccoli siti faranno una rapida morte perché la gente non pagherà per visitare i loro siti e leggere le loro pagine.

Per ironia della sorte l'unico mezzo che può salvarci è proprio quelle che stiamo cercando di salvare: Internet libero/gratuito. Questo articolo verrà postato sul mio blog www.realitycheck.typepad.com e vorrei incoraggiare singoli e gruppi a documentarsi maggiormente su questo argomento. I Canadesi possono mantenere libero e gratuito Internet proprio come hanno mantenuto gratuiti i messaggi di testo. Non state ad aspettare i politici federali: non faranno niente per aiutarci.

Vedrei con piacere una lettera di un portavoce ufficiale della Bell Canada o della Telus all'editore dello Standard Freeholder in cui si affermasse che tutto quello che ho scritto è completamente erroeno, che non è previsto alcun cambiamento di tal genere nell'accesso ad Internet e che l'accesso a tutti i siti rimarrà LIBERO E GRATUITO negli anni a venire. Contemporaneamente vorrei invitare tutti voi a scrivere ai media, a fare domande, a telefonare alle stazioni radio, agli amici, o a pensare qualunque altra cosa che possa contribuire ad evitare ciò che a me sembra inevitabile.

Mantenere libero e gratuito l'accesso a Internet è l'unica occasione che abbiamo di contrastare la scalata globale, l'Unione Nord-Americana ed una lunga lista di altre fatali appropriazioni che le elites della società hanno programmato a nostro danno. Ieri era già troppo tardi per tentare di proteggere i nostri diritti e le nostre libertà; dobbiamo raddoppiare gli sforzi per far sì che i nostri figli ed i nostri nipoti abbiano un'occasione di combattere per il proprio futuro.

(N.d.t.: l'aggettivo inglese "free" indica sia libero che gratuito; in questo caso il gioco di parole è traducibile solo nel contesto della frase ed a questo è dovuto il doppio aggettivo in italiano.)

Kevin Parkinson per Global Research

Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Arrigo de Angeli

Global Research | 23/7/2008

COMUNQUE SIA BLOGGER,
STIAMO IN CAMPANA ...
;)


13 commenti:

Streghetta ha detto...

Caro Raimondo Internet è l'unico canale, attualmente libero, dove l'informazione non viene passata a setaccio prima di essere diffusa e sopratutto è del tutto gratuita a parte il canone, flat o a consumo, che i vari provider richiedono ai propri utenti. Sarebbe davvero scandaloso se internet diventasse ancor più un business. Speriamo che ciò non succeda. Un saluto Cinzia

Andrea De Luca ha detto...

spero che non succeda, visto che internet è l'unico metodo dove l'informazione non è manipolata

Ciao Raimondo, un saluto!

Andrea De Luca ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

ciao raimondo,
davvero spero anche io che non succeda, altrimenti saremmo davvero spacciati!
TUTTO il mondo controllato...non si parla solo di italia!
poi non si potrà certo emigrare in un altro paese..
un saluto :)

LuCa

Anonimo ha detto...

Ciao Rai, faccio una precisazione sul tuo articolo, dove ripeti che internet è gratuita.

Internet non è gratuita, perché si paga un canone ADSL, o si paga a tempo con la 56k. Inoltre internet "consuma risorse", come l'energia, che danneggiano l'ambiente (ma questo accade anche quando accendiamo una lampadina). Tecnicamente, quindi, non è corretto dire che è gratuita. E’ quindi fuorviante l’attributo, genera di fondo sbagliata nell’utenza.

E' gratuita, invece, l'informazione (almeno sui siti che non chiedono moneta), e siccome è molto meno filtrata rispetto agli altri media è nostro dovere difendere il diritto di accedervi senza ulteriori spese!

Quello che invece tu fai giustamente notare è il "surplus" intollerabile di costi che graverebbe sulle bollette delle utenze, se sciaguratamente i provider decidessero di imporre la nuova politica di marketing. Se dovesse accadere mi auguro che la fetta più esperta della comunità internauta si adoperi per far saltare qualche server...

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Grande Stefano mi associo in tutto

Anonimo ha detto...

solo all'idea di non avere un blog...è impossibile che la politica faccia questo passo. si ritroverà dinanzi alle porte un fiume di persone.

Anonimo ha detto...

Ciao voglio solo dire che Internet è ormai l'unico mezzo di informazione imparziale e pieno di punti di vista. Non può cominciare anche internet a diffondere informazioni manipolate come accade in tv e nei giornali. Speriamo che quello che hai previsto non accada ciao

Anonimo ha detto...

ciao ramondo, sono passato per diti che viaggi e gossip hann gli stessi punti.

Andrea De Luca ha detto...

Ciao Raimdondo, volevo segnalarti la vergogna di Fede al tg4...

Anonimo ha detto...

molto bello questo blog..ma che dico stupendo,fantastico..forza milan

Anonimo ha detto...

ciao sono Giuseppe e mi occupo anch'io di un blog sui diversamente abili, si chiama H-magazine. Che bello vedere che non sono l'unico che tratta questi argomenti!
Verrò spesso a visitarti!
ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Raimondo e grazie per aver accettato la mia proposta.
Ho inserito il tuo banner.

Ho letto il tuo post.
Penso che parecchi non lo permetteranno. Internet è bello così com'è, cioè libero.


Un salutone.
Marco