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08 maggio 2017

#StandTogheter: dare voce ai Cristiani perseguitati

Un cristiano prega in una chiesa distrutta ad Aleppo
Photo clonline.org
Facebook, Twitter e YouTube. Un progetto per portare alla luce le storie di chi, dentro la sofferenza, mostra la convenienza della fede. Dalla Nigeria al Pakistan, dal Sudan alla Siria. Basta un hashtag perché questi racconti non si perdano in rete.

Di Luca Fiore.

«In Iran il numero di conversioni al cristianesimo negli ultimi venti anni è il più alto negli ultimi tredici secoli». Non solo brutte notizie di cristiani dal fronte orientale, dunque. La fonte è la fondazione Open Doors, ma sui social network si è diffusa anche grazie a #StandTogether, la piattaforma dedicata alle storie e alle testimonianze dei cristiani perseguitati nel mondo.
Il progetto, lanciato in ottobre dal Centro internazionale di Comunione e Liberazione, l’associazione Amici di Rome Reports, la Fundación Social del la Cultura e Iscom, sta crescendo e si sta facendo conoscere di qua e di là dell’Atlantico.

Liberiamo Asia Bibi



ancora per pochi giorni puoi fare la differenza tra la libertà e l’ingiusto carcere per Asia Bibi, la donna pakistana cristiana e madre di famiglia, accusata ingiustamente di blasfemia, che rischia di essere condannata a morte.



La prossima settimana invieremo infatti a Jan Figel, rappresentante speciale per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’Unione Europea, la petizione promossa dall’Osservatorio sulla Cristianofobia a favore della liberazione di Asia Bibi.

Sono già moltissimi quelli che hanno deciso di agire, firmando la petizione: 4.400.

Ora ti chiedo: vuoi unirti a loro e all’Osservatorio sulla cristianofobia per lottare per la libertà religiosa dei cristiani e la libertà fisica di Asia Bibi?

La mia firma e la mia voce per Asia Bibi!

Se hai già firmato la petizione, grazie!

Ma puoi fare ancora qualcosa per Asia Bibi: puoi informare di questa petizione tutti i tuoi contatti; via e-mail o condividendo il tuo gesto sui tuoi profili social di Facebook o Twitter.

Dillo ai tuoi amici!

Purtroppo avere la possibilità di professare liberamente la fede in Gesù Cristo non è scontato in molti stati, come ad esempio il Pakistan.

False accuse di blasfemia sono la scusa per eliminare minoranze religiose, ma a volte anche solo per eliminare un vicino che risulta fastidioso o un concorrente a livello lavorativo.

Questo è inaccettabile!

La mia firma e la mia voce per Asia Bibi!

Asia Bibi è uno di questi casi di grave ingiustizia e di privazione della libertà.

Ad oggi prosegue ancora il suo calvario nel braccio della morte di un carcere in Pakistan, in attesa della sentenza definitiva sul suo caso, che nel peggiore dei casi porterà alla condanna a morte.

La mia firma e la mia voce per Asia Bibi!

Unisciti anche tu alla petizione che invieremo a Jan Figèl, rappresentante speciale per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’Unione Europea.

Insieme possiamo far sentire alle istituzioni la nostra voce e fare pressioni affinché il caso arrivi presto a una soluzione definitiva.

La mia firma e la mia voce per Asia Bibi!

Se hai già firmato la petizione, invita i tuoi amici a fare lo stesso!

Dillo ai tuoi amici!

Grida anche tu queste parole: Asia Bibi libera! Libertà per tutti i cristiani!

Un carissimo saluto,



Silvio Dalla Valle
Responsabile Campagna Osservatorio sulla Cristianofobia

Fonte Gloria TV - Utente: Fatima

02 maggio 2017

"In due modi portiamo la Croce ..."

"In due modi portiamo la croce del Signore: quando con la rinuncia domiamo la carne e quando, per vera compassione del prossimo, sentiamo i suoi bisogni come fossero nostri. Chi soffre personalmente quando il prossimo è ammalato, porta la croce del Signore. Ma si sappia bene: vi sono alcuni uomini che domano con gran rigore la loro carne non per la volontà di Dio, ma solo per futile vanagloria. E ve ne sono altri, e molti, che hanno compassione del prossimo non in modo spirituale, ma solo carnale; e questa compassione non è in loro virtù, ma piuttosto vizio, per la loro esagerata tenerezza. Tutti costoro sembra che portino la croce del Signore, ma essi non seguono il Signore. Per questo la Verità dice rettamente: «Chi non porta la mia croce e mi segue, non può essere mio discepolo». Infatti, portare la croce e seguire il Signore significa rinunciare completamente ai piaceri carnali e avere compassione del prossimo per vero zelo della beatitudine. Chi fa ciò solo con fine umano, porta la croce, ma non segue il Signore."
San Gregorio Magno, Predica per la festa di un santo martire.

Fonte Immagine www.crisinellachiesa.it
San Gregorio I, detto Magno Papa e dottore della Chiesa. 
Papa dal 03/09/590 al 12/03/604.
Roma, 540 - 12 marzo 604

Nacque verso il 540 dalla famiglia senatoriale degli Anici e alla morte del padre Gordiano, fu eletto, molto giovane, prefetto di Roma. Divenne poi monaco e abate del monastero di Sant'Andrea sul Celio. Eletto Papa, ricevette l'ordinazione episcopale il 3 settembre 590. Nonostante la malferma salute, esplicò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella sollecitudine caritativa, nell'azione missionaria. Autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, omiletico e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane specialmente nel Medio Evo. Morì il 12 marzo 604.
Fonte http://www.santiebeati.it/dettaglio/24350

01 maggio 2017

Preghiera nella malattia

Gesù guarisce gli infermi, mosaico della Chiesa di S. Donato.
Fonte http://www.cattedralereggiocalabria.it

Signore,
la malattia ha bussato alla porta della mia vita.

Mi ha sradicato dal mio lavoro
e mi ha trapiantato in un altro mondo,
il mondo dei malati.

Un'esperienza dura, Signore,
una realtà difficile da accettare.

Mi ha fatto toccare con mano
la fragilità e la precarietà della mia vita,
mi ha liberato da tante illusioni.

Ora guardo con occhi diversi:
quello che ho e che sono non mi appartiene,
è un tuo dono.

Ho scoperto cosa vuol dire dipendere,
aver bisogno di tutto e di tutti,
non poter far nulla da solo.

Ho provato la solitudine, l'angoscia...
ma anche l'affetto, l'amicizia di tante persone.

Signore, anche se è difficile, ti dico:
Sia fatta la Tua Volontà.

Ti offro le mie sofferenze
e le unisco a quelle di Cristo.

Benedici tutte le persone che mi assistono
e tutti quelli che soffrono come me.

Aiutami a guarire
e aiuta anche questi miei fratelli.
Amen.

10 aprile 2015

Conosci il significato del saluto pace e bene?

Il Pace e Bene Francescano

Francesco nasce ad Assisi tra il 1181 e il 1182 e fino al suo venticinquesimo anno di età è promotore di feste e scorribande. Era un uomo che cercava di eccellere sugli altri con grande ambizione e prepotenza; viveva nel peccato, soddisfaceva tutte le tendenze giovanili senza freni e sprovvisto di autocontrollo, era agitato dal veleno dell'antico serpente. Visse una giovinezza cruenta e violenta, al punto tale che partecipò anche alla quinta crociata.
Tra il 1198 e il 1200, dopo la morte dell'imperatore Enrico VI (1197) i popolani delle arti distrussero la rocca imperiale di Assisi e assalirono le case fortificate dei nobili. Francesco decise allora di partecipare alle guerra tra Assisi e Perugia e armò nuovamente la sua mano con una spada che questa volta si sporcò di sangue. Tra i l202 e il 1203 le milizia assisane furono sconfitte a Collestrada, durante questa battaglia Francesco venne imprigionato e solo un anno dopo potè ritornare ad Assisi.

12 marzo 2015

"Non è in grado di capirne il significato" Niente Comunione al bambino autistico

Sta scoppiando un putiferio in Veneto per la decisione di un parroco di una località della provincia di Venezia, di escludere dalla Comunione un ragazzino affetto da Autismo. La notizia è stata riportata dal quotidiano locale Il Gazzettino che, per tutelare il minore, non ha voluto diffondere l'identità dei protagonisti (anche del Parroco).
Il bimbo ha frequentato regolarmente il catechismo ma alla vigilia del Sacramento il sacerdote della parrocchia lo ha escluso, ritenendolo "non idoneo", motivando la sua decisione a causa dei suoi gravi "problemi", dunque per lui il bambino non sarebbe in grado di capire il significato della Comunione. 
Sempre dal Gazzettino si è appreso che la madre del bambino si è rivolta ad un'altra parrocchia confinante, la quale ha accolto il bambino e gli farà fare il Sacramento della Comunione.
Al sacerdote veneto, ministro (minuscolo solo per lui) di Cristo, consigliamo di leggere il Vangelo di Matteo al Capitolo 19, versetto 14:  Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli». E tanti saluti ... 
NB. Don, non se la prenda. Siamo tutti peccatori, e forse quel passo del Vangelo se lo è dimenticato. Una ripassatina ogni tanto le farà bene.

fonte articolo http://www.ilgazzettino.it/

22 marzo 2013

Papa Francesco "Non abbiate paura della tenerezza"

Dal 13 marzo 2013 la Chiesa ha un nuovo Pontefice. Stiamo parlando dell’argentino Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. Gesuita, Arcivescovo di Buenos Aires, nato il 17 dicembre 1936 di origini piemontesi. Jorge Mario Bergoglio è il primo Papa ad aver scelto di chiamarsi Francesco, il primo sudamericano ed il primo gesuita. La fumata bianca è arrivata alle 19:06 quando i 115 porporati riuniti a Conclave hanno eletto il successore di Benedetto XVI. Quella sera Piazza San Pietro era gremita di fedeli e le campane della Basilica hanno suonato a festa. Queste le prima parole del Pontefice:
"Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave è dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo... ma siamo qui"


Ora cari amici vi propongo il testo della splendida omelia (e sotto il video) che Papa Francesco ha pronunciato durante la Santa Messa nella inaugurazione del suo Pontificato. NB Mi sono permesso di sottolineare (in grassetto) alcune frasi.

25 novembre 2008

Scuola tra tagli, crolli e crocifissi

Il recente crollo della Scuola di Rivoli, alle porte di Torino, e la sentenza di un tribunale spagnolo, ha riacceso il dibattito in Italia sui problemi della scuola, che si trascinano oramai da tanto tempo e son lontani di trovare una soluzione.

Ho molto apprezzato la relazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso, svolta stamane alla Camera: «Ciò che è avvenuto nel liceo Darwin di Rivoli non è una situazione episodica nelle scuole italiane d'epoca. Le scuole andrebbero sistematicamente sottoposte a manutenzione straordinaria, ed è evidente che questi interventi siano ancora più urgenti nelle zone a rischio sismico. Per mettere in sicurezza i circa 57mila istituti scolastici italiani - pubblici e privati - servirebbero, 13 miliardi di euro.» Bertolaso è stato poi durissimo con chi in questi anni ha scelto di fare come Ponzio Pilato sulla scuola. Ovvero lavarsene le mani e scegliendo di fatto di non intervenire, e prorogando, verso gli istituti italiani, la famosa legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, «una vergogna che deve terminare, una condizione assolutamente inaccettabile» ha concluso il capo della Protezione Civile.
Pubblico questo perché finalmente, dopo molto tempo, ho sentito un briciolo di buon senso dentro un Palazzo Istituzionale.

Ma qui finisce la mia euforia, ... perché sò benissimo che in Italia non si vuole mai risolvere niente. Questa è la tattica da sempre di chi ci Governa. Sinistra, Destra e Centro. Si aspetta che arrivi la tragedia annunciata, perché provocata volontariamente, per poter poi celebrare i soliti discorsi funebri, che vanno a braccetto con le chiacchere andate in onda precedentemente al disastro..
Per non parlare poi dei famosissimi ed ennesimi tagli alla scuola, alla ricerca e ai disabili di questo Governo...

Consoliamoci, si fa per dire, con la Spagna. Dopo mesi, anzi anni di crescita economia, che l'ha portata ad un passo delle economie trainanti della vecchia Europa (Francia e Germania), ora grazie alla grave crisi economica mondiale, la nazione del Presidente Zapatero, si appresta a scendere molto rapidamente i gradini saliti in questi anni.
Zapatero è un abile politico, e sa benissimo che gli spagnoli hanno un gran desiderio di libertà, tra l'altro in questi giorni si celebrano i 30 anni dalla fine del regime franchista.
Quale occasione migliore per sollevare il morale e la voglia di libertà degli spagnoli, se non far togliere dai locali pubblici e dalle scuole il Crocifisso, per rafforzare la libertà e la laicità dello Stato (vendicandosi della Chiesa Spagnola in primis che ha aiutato il regime franchista)?

Un operazione questa che fa venire la saliva alla bocca a tanti italiani, e che al sottoscritto invece non entusiasma. Come mai? Semplice, ve lo spiego in poche righe, anche questo secondo me è buon senso.
Penso che siamo talmente indietro in tante cose, e non solo rispetto alla Spagna, che mi piacerebbe che in ambito scolastico seguissimo i passi di tanti paesi del mondo: dove la scuola funziona, produce qualità, le strutture non sono fatiscenti, i ricercatori sono malpagati e devono stare negli sgabuzzini, etc etc.

Parlando di religione e scuola sono favorevolissimo di togliere quegli assurdi privilegi che la Chiesa Cattolica, come Stato, ha nei confornti dello Stato Italiano; ad esempio la norma che fa aumentare lo stipendio dell'insegnante di religione mentre lo nega agli altri, e che mette al sicuro i primi da eventuali tagli, che invece toccano a tutti gli altri. Semplicemente vergognoso in uno stato Civile.

Altro che Crocefisso, simbolo peraltro di una civiltà cristiana la nostra, che piaccia o no, in Europa.

Per Approfondire:
dal Blog Diego Garcia: La sicurezza nelle scuole non c'è