Se ci fate caso l'Italia è diventato un paese dove improvvisamente tutti si vogliono bene e si rispettano l'uno con l'altro. Lo si capisce guardando i salotti della televisione e i telegiornali. Pazienza se poi sfogliando e ascoltando questi ultimi, siano pieni di cronaca e banalità.
E cosi capita che quando finalmente c'è qualcuno che mette in piazza i problemi veri del Paese, succede un finimondo...bibartisan!
La prima regola del nuovo corso è di andare tutti uniti verso chi si dissocia da questa camomillica informazione: gli obbiettivi da affondare e da delegittimare sono diventati Marco Travaglio e naturalmente Beppe Grillo. Le persone che guardano o leggono, interessati, quanto espongono questi personaggi, diventano improvvisamente una minoranza (infischiandosene magari di milioni di persone che scendono in piazza per il V-Day).
L'Italia è diventato un paese dove raccontare la verità (vi invito a cliccare i video che troverete nello spazio approfondimento alla fine del post) fa scoppiare un tamtam mediatico che neanche il peggior crimine (stupro, pluriomicidio, etc) è capace di fare.
Bastano trenta secondi di un intervista, che dura in tutto mezzora circa, in cui un giornalista (per davvero) racconta dettagliatamente alcune cose sul nuovo Presidente del Senato.
Schifani subito reagisce, tanto che mentre scrivo, denuncia per diffamazione il giornalista, che nel corso dell'intervista aveva predetto quello che sarebbe accaduto: in Italia si posson dire e scrivere quello che si vuole, basta non dire certe cose in televisione... Un veggente!
Ultimamente mi è capitato di vedere uno Speciale TG1 dove il Direttore Riotta, parlava affabilmente con Emma Bonino e Giulio Tremonti. Era in scena una puntata dove, a turno, tutti quelli del centro sinistra (ex) parlavano molto bene, e quasi si scusavano, con il nostro attuale Ministro dell'Economia, per averlo sbertucciato in questi anni, e quasi gli chiedevano scusa per aver apostrofato i suoi anni di studio, con il titolo dispregiativo di "Economia Creativa".
Come non parlare poi delle ultime puntate di Porta a Porta, dove Bruno Vespa dialoga scherzando con i suoi ospiti, tanto che mi vengono in mente quelle bellissime puntate della Domenica Sportiva condotte da Gigi Garanzini, dove i protagonisti erano i vini e gli insaccati (magari Vespa tra poco cambia la scenografia, sarebbe azzeccato)!
Come non dimenticarsi di Matrix che passa da un'inchiesta giornalistica all'altra, con Mentana che ogni volta che si prova a parlare di cose serie, o che la trasmissione incomincia a scaldarsi, manda subito la pubblicità, dopo aver naturalmente interrotto i suoi ospiti, con le sue lunghissime premesse.
Qualcuno obietterà: finalmente hanno finito di litigare!!! E di questo in un certo senso sono perfettamente d'accordo anche io, ma la sensazione mia è che si è tornati all'antica: quando DC (o pentapartito) e PCI si rimpallavano le responsabilità e le poltrone, con tanta educazione e gentilezza e i problemi incominciavano a proliferare...
Per terminare: Insomma non si deve ostacolare il dialogo per le riforme, lo vogliamo capire si o no?! Io ho capito solo la prima parte: ...Non si deve ostacolare...
Un saluto festoso a tutti
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Grazie a YouTube si può guardare tutto l'intervento di Marco Travaglio a "Che Tempo che fa"(10/5/08) RaiTre: 1 parte - 2 parte - 3 parte
Il sito internet del quotidiano La Stampa di Torino ha indetto, riguardo alla vicenda, un sondaggio: qui per partecipare
Consiglio di leggere per approfondire:
TvBlog - Caso Travaglio a Che Tempo che fa: Bordate Bipartisan
Art. 21 - Difendere Travaglio significa difendere la libertà di espressione e il diritto di cronaca di Giorgio Santelli
L'ultimo post di Beppe Grillo: Que viva Franco!
3 commenti:
L'art. 21 è l'articolo meno rispettato e meno seguito...che tristezza!
Abbiamo la migliore costituzione del Mondo, solo ora riusciamo a capire la bravura dei fondatori della patria.
Quello che non tollero e sentire i nostri dipendenti nominare troppo facilmente la parola "Costituzione".
Anni e Anni quella parola sempre in bocca per ogni cosa. Sempre gli stessi. Ora come allora il mio pensiero è sempre lo stesso: "Non sono degni neanche di menzionarla, la Costituzione!!!"
Ora attendiamo i risultati della querela. Se i giudici diranno che i fatti denunciati sono veri, a Schifani non resterebbero che le dimissioni!
Mi rendo conto, però, che questa è un'utopia.
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