Molto spesso l'Italia viene definita, a ragione, come "il paese delle banane". Termine azzeccatissimo non solo per l'enorme tasso di corruzione presente nel nostro paese, ma anche per la mancanze di leggi, strutture e quanto altro che interessano il mondo dei disabili. Cose sacrosante come l'assistenza, il lavoro e l'accessibilità a tutte le strutture (pubbliche e private), in tanti posti del mondo sono roba vecchia, in quanto essi si sono attrezzati da almeno 30 anni. Da noi no.
Certo esistono delle realtà virtuose e parzialmente felici anche da noi, specie al centro-nord, ma possono essere definite delle piccole isole felici. In Italia fa certamente più notizia un cieco che guida la macchina che la notizia, a mio parere gravissima, di tanti bambini disabili, da quest'anno, non avranno più un assistenza per frequentare come tutti gli altri bambini, come da loro diritto la scuola pubblica. E cosi via ... una lunga serie di notizie a raffica, che sono una pugnalata all'anima ... Se poi consideriamo il mal costume che spesso attanaglia la maggior parte degli italiani, troppo spesso indifferenti e complici di situazioni a dir poco incredibili, beh nasce in tanti di noi la voglia di andarsene via da questo paese.
Lo Stato non solo è sordo e cieco (lui si!!!) alle nostre richieste, ma troppo spesso le nostre istituzioni lucrano sulla nostro stato di salute. L'esempio me lo da l'ultimo post del Blog Informare è un Dovere di Andrea De Luca, che ringrazio per la sensibilità nel pubblicare tematiche che interessano anche a noi disabili.
Da "Informare è un dovere" di Andrea De LucaNiente Sconti, Siete DisabiliA Napoli hanno deciso di applicare una sentenza della Corte di Cassazione secondo la quale le automobili che trasportano i disabili, ancorché provviste di regolare contrassegno, non possono più posteggiare gratuitamente negli spazi contrassegnati con la striscia blu (per intenderci, quelli che normalmente sono a pagamento), a meno che non dimostrino che i parcheggi riservati ai portatori di handicap (sempre per capirci, quelli con il cartello e la striscia gialla) erano tutti occupati.Il che equivale a dire, se non ho capito male, che se tizio deve accompagnare suo fratello disabile dal logopedista, e una volta giunto a destinazione trova tutti i parcheggi con la striscia gialla occupati (magari da chi non ne avrebbe neppure diritto), si deve rassegnare a pagare la tariffa oraria come tutti gli altri, a meno che non si prenda la briga di:- munirsi di macchina fotografica;- fotografare tutti i parcheggi per disabili della zona, avendo cura di non trascurarne neppure uno, e facendo in modo che sulle foto risulti l'orario in cui sono state scattate;- conservare i file fino al momento in cui gli arriverà a casa il verbale dei vigili urbani;- fare ricorso allegando le fotografie e sperare che il giudice di pace annulli la multa.Insomma, se uno ha un parente disabile e intende esercitare quel minimo di diritti che gli spettano, si deve trasformare in una specie di reporter e tenere un archivio fotografico accuratamente organizzato in ordine cronologico da esibire nelle sedi opportune. Oppure si attacca.Davvero un bel modo di aiutare quelli che sono in difficoltà, eh?
Mi viene da esclamare ..cornuti e maziati ... in Italia se sei disabile e se hai una macchina, è molto complicato trovare un parcheggio. Questo perché chiunque parcheggia ..dove trova posto!!! ...e non bada minimamente se quel parcheggio è riservato solamente ai disabili. Addirittura in molte città italiane c'è un giro illegale di tesserini falsi, che porta nelle tasche di questi criminali tanti soldi. Non solo, capita spesso in alcune città che i disabili automuniti, trovino la propria macchina svaligiata, solo perché si è lasciato ingenuamente affisso sul vetro, il contrassegno.
Infine un ultima piccola riflessione ...tratta nientepopodimeno che ...al dopo Spedizione dei Mille: "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani". ...ancora...e con tanta amarezza ...
Per Approfondire
leggi da Corriere.it Disabili e parcheggi: proteste a Napoli
guarda il video La Scuola Fallita di Riccardo Jacona (fonte Rai.tv)
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5 commenti:
nella mia città, per un disabile è praticamente impossibile prendere un pulman... la maggior parte (90%)non sono attrezzati per la loro salita, sopratutto se questi sono costretti su una carrozzella!
Per un disabile anche muoversi autonomamente è un enorme problema. A Pavia, dove abito io, i marciapiedi sono costantemente occupati da auto in divieto di sosta, tra cui è veramente difficile districarsi. I disabili in carrozzella sono costretti a passare dalla strada, mettendo a rischio la propria incolumità. In un sedicente paese civile come il nostro, questa situazione sarebbe intollerabile.
tutti odiano i disabili, ma tutti vogliono i loro servizi
Io non userei la parola odiare ma solo menefreghismo. Anzi per come ho scritto nel post secondo me è menefreghismo e complicità verso i problemi delle persone con disabilità, che sono nel mondo un miliardo... non poche dunque. Faccio ancora notare che nel mondo occidentale questo dell'Italia è senz'altro una situazione unica, non all'altezza di un paese che tutti reputano civile.
Vera e condivisibile l'affermazione di Archimende quando dice che in Italia, chi può e quando ci sono..., tutti usano i servizi per i disabili... chiamiamolo opportunista? ... secondo me è maleducazione!
da me un disabile parcheggia la sua macchina dove crede necessario e ho visto rimuovere autovetture che occupavano, sprovviste di contrassegno, la piazzola di sosta loro riservata... per i mezzi pubblici è un pò più difficile !
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