21 ottobre 2010

Tanja Kiewitz la modella disabile


Cari amici, come potete vedere dalla foto, ha un corpo e un viso splendido e il suo handicap si nota subito: le manca un braccio. Stiamo parlando di Tanja Kiewitz, una modella trentacinquenne che nella vita di tutti i giorni lavora come designer. La sua foto scattata per una campagna di sensibilizzazione a favore dei disabili, la sta facendo diventare una vera e propria star; tanto che le maggiori città di Francia e Belgio sono tappezzate dei cartelloni pubblicitari che ricordano ai passanti, i tanti problemi dei disabili. La campagna di sensibilizzazione si chiama "Regard", (sguardo) e l'ideatrice di questa iniziativa, la società no profit belga Cap48, ha ricevuto nel corso del Telethon francese ben 4 milioni di euro. «L'ho fatto perché, almeno per una volta, posso mostrarmi come sono senza dovermi nascondere - ha confessato la modella al quotidiano francese Libération - Dobbiamo smettere di pensare che io non sia un essere umano, ma solo un piccolo braccio che penzola con una personalità. Le persone, troppo spesso, pensano che i disabili non abbiano una personalità, li considerano gente diversa. Bisogna sottolineare che io sono in tutto e per tutto una donna che può essere bella e sexy». Parole santesottoscrivo in pieno. Aggiungo un'ultima cosa: oltre i nostri confini, "queste cose" sono normali. La gente lì è preparata e risponde bene a questo genere di "sollecitazioni". Sottolineo il fatto, e con amarezza, che qui da noi una foto del genere farebbe gridare allo scandalo, o al massimo ci sarebbe solo un interessamento "morboso" verso questa ragazza. Oppure a qualcuno potrebbe scappare un ...poverina ... ;)

 

un saluto da Ray

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Una gran bella gnocca

Anonimo ha detto...

eh, ci sarebbe da obiettare che lo sguardo cade sulle tette!
e per tutti quelli che tali attributi (in alternativa) non hanno?
ciao, un abbraccio.

Unknown ha detto...

Credo che il primo problema della disabilità sia la percezione che ognuno ha della propria disabilità. Questa è evidentemente una ragazza serena, in pace con sé stessa prima che con gli altri. Troppo spesso la reazione di fronte ad un disabile è di compassione o stucchevole pietismo, come hai sottolineato tu. È la reazione più semplice e più efficace nel lavare la coscienza, ma non aiuta di certo ad affrontare la vita in maniera "normale". Se la società adotta sempre questo atteggiamento "caritatevole", il disabile non sarà mai nient'altro che questo, e gli occorre davvero un carattere molto forte per condurre una vita serena.

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

infatti nessuno mi ha mai cercato per una cosa del genere Angie..

un abbracio

Ernest ha detto...

grazie per la segnalazione