Senatore Nicolò Ghedini (PDL)
Avvocato di Silvio Berlusconi
Ci risiamo. Stavolta avevo la sensazione che certe cose, almeno all'inizio... non le avrebbe fatte. E invece mi sono sbagliato. L'8 Maggio si insidia il nuovo Governo ed ecco che 10 giorni dopo, mentre procedono i preparativi del primo Consiglio dei Ministri, a Napoli, spunta un indiscrezione su una norma del nuovo decreto sicurezza.
Sono 13 le righe nell'articolo 2, che sembrano essere pensate guarda caso su misura per il Presidente del Consiglio. La norma entrerà in vigore subito dopo l'approvazione del consiglio dei ministri. Tale norma concederà la possibilità agli imputati per reati commessi prima del 31 dicembre di 2001, di chiedere la sospensione del dibattimento per due mesi, per valutare se accedere al patteggiamento.
Silvio Berlusconi è "casualmente" imputato nel processo a Milano per "corruzione in atti giudiziari" dell'avvocato David Mills... L'emendamento viene diffuso anche via stampa, ma comunque è internet a farla da padrone nel dare la notizia e soprattutto a commentarla, e subito si scatena un turbinio di polemiche che udite udite, costringono il Governo a fare rapida marcia indietro, e ...puf... dopo qualche ora... l'emendamento viene cancellato.
Per una volta posso affermare che è stata una grande vittoria di democrazia, della gente comune.

Evidentemente lo smacco ricevuto non è stato ingoiato, ed ecco che dopo qualche giorno, viene presentato un decreto legge denominato "salva infrazioni", che sembra risarcire il nostro Presidente con gli interessi (suoi).
L'obbiettivo è salvare Rete4 o meglio continuare ad affossare Europa 7, ed evitare il rischio di deferimento dell'Italia davanti alla Corte di giustizia Ue, nell'ambito della procedura di infrazione avviata da Bruxelles nel 2006 sulla compatibilità di alcune norme del Testo unico della radiotelevisione e della legge Gasparri con la legislazione europea.
L'opposizione, specialmente quella dell'Italia dei Valori, sostiene che l'emendamento voglia aggirare la sentenza della stessa Corte di Strasburgo sul caso Europa 7/Retequattro - che nel gennaio scorso ha sentenziato che il sistema di assegnazione delle frequenze radio-tv in Italia non rispetta il diritto comunitario - evitando che quest'ultima vada sul satellite.
Insomma torna alla ribalta il solito gran pasticcio di sempre, al quale gli uomini di Veltroni/Prodi, serenamente e pacatamente, non hanno mai voluto mettere mano in questi 15 anni, solo lingua, e ora grazie a loro, la certezza assoluta che sulla testa degli Italiani, c'è da prevedere nuove puntate dell'Unione Europea sulla questione in futuro, ovvero oltre al macigno di un assurdo Canone Rai, si potrebbe aggiungere, se non si sposterà Rete4 sul satellite, UN MILIARDO di euro di multa considerando gli arretrati... indovinate chi paga...
Per Approfondire
http://www.beppegrillo.it/iniziative/multa_fede/