31 marzo 2010

La liberazione dell'acqua dalle logiche del profitto


Manco a farlo apposta dopo i fattacci di ieri, stasera torno a parlare di acqua.

Sono stati depositati stamattina presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre Referendum che chiedono sia l'abrogazione della Legge Ronchi, approvata dal Governo a novembre, ma anche delle norme approvate dagli altri Governi in passato, che hanno in effetti aperto le porte della gestione dell'acqua ai privati, e fatto della risorsa considerata da tutti "pubblica e un bene comune", una merce.

La raccolta delle firme inizierà il 24-25 Aprile 2010, con l'obbiettivo di raccogliere le 500 mila firme necessarie per l'ammissibilità dei Referendum. La data del 25 Aprile è la data simbolo per far partire dunque "La Liberazione dell'acqua dalle logiche del profitto", come hanno giustamente sottolineato quelli del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Alla Conferenza Stampa era presente pure Padre Zanotelli che ha ribadito:
"Chi pagherà di più della privatizzazione dell'acqua saranno i poveri. La nostra vittoria servirà non solo nel panorama italiano ma darà anche una scossa all'Unione Europea. Se Parigi ha ripubblicizzato l'acqua, se nelle Costituzioni di Bolivia e Uruguay l'acqua è definito un bene comune non mercificabile, possiamo farcela anche noi."
A chi gli chiedeva una replica al Ministro Ronchi, che negli ultimi tempi ha criticato pesantemente i promotori dei Referendum, Marco Bersani ha risposto lanciando una sfida al Ministro: "Scelga lui il luogo e l'ora, noi siamo disponibili a un confronto, dati alla mano, sugli effetti del suo decreto e dell'apertura ai privati della gestione dell'acqua nel nostro paese."

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