25 aprile 2010

25 Aprile 2010, Liberiamo l'acqua dalle logiche del profitto!!!

Buongiorno e Buon 25 Aprile a tutti.

Oggi vi ricordo che l'anniversario di oggi (della Liberazione dal nazifascismo), sarà l'occasione per liberare il bene più comune per eccellenza, l'acqua, dal mercaro e dal profitto.

E' partita infatti ieri la battaglia che deve portare alla ripubblicizzazione dell'acqua, grazie a 3 Referendum che il Forum Italiano per i Movimenti per l'Acqua ha proposto, e che si potranno firmare in questo weekend in centinaia di piazze. Qui trovate la mappa costantemente aggiornata dei banchetti dove chi vuole può firmare.

Diventa anche tu una staffetta del bene comune, firma e fai firmare.

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.

Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.

Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.

  • Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
  • Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
  • Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
  • Per conservarlo per le future generazioni.


Perché si scrive ACQUA

ma si legge DEMOCRAZIA




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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri il ministro Ronchi ha detto che l'acqua non è privatizzata. Forse dormiva quando è stato approvato il decreto e non gliel'hanno ancora detto: peccato che porta il suo nome

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

L'acqua infatti nel Decreto Ronchi non è privatizzata la liberalizzata ... solito uso della grammatica italiana ... i risultati li vediamo tutti i giorni quando arrivano le bollette ..