18 maggio 2010

Il Decreto Intercettazioni continua ad avanzare, nel mirino giudici, blogger e giornalisti



Ieri sera il Senato ha dato il primo via libera al Decreto Intercettazioni. Questo vuol dire che tra pochi giorni, ad approvazione definitiva, per inserire nei processi le conversazioni telefoniche, d'ora in avanti saranno necessari solamente gravi indizi di reato. Ma non solo, questo decreto in un sol colpo ha fatto piazza pulita non solo delle intercettazioni, utilissime da sempre per scovare dei criminali, ma anche chi si azzarda a raccontare pubblicamente, notizie inerenti a indagini in corso. Questa ghigliottina censoria, un bavaglio bello e buono, colpirà non solo i giudici che saranno per l'ennesima volta impossibilitati ad indagare, ma anche i giornalisti che non potranno raccontare dei fatti criminosi. La mannaia di questo Decreto colpisce incredibilmente anche i blogger, malgrado questi, recentemente, abbiano incassato la sentenza a favore secondo il quale un blog non è equiparabile ad un giornale.
Non si capisce come mai, se non con la voglia di controllare e censurare, che questa parte della Decreto Intercettazioni vada a toccare proprio i siti internet e in particolare i blog. E' proprio l'equiparazione di tutti i siti informatici alle professionali testate giornalistiche (che non hanno niente a che vedere con i blog, come abbiamo precedentemente visto) è il fulcro della questione. I Blogger dovranno essere pronti ad eseguire, eventualmente, una rettifica su quanto scritto precedentemente, entro e non oltre le 48 ore dalla data di ricezione della richiesta.

In caso contrario cosa succede? I provider dovranno cancellare i contenuti incriminati, e per il Blogger sanzioni varie, tra le quali ricordo ben 13mila euro di multa.
Se questa cosa passerà, facile prevedere la scomparsa di tanti Blog, e forse anche di questo.




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4 commenti:

Unknown ha detto...

Se non l'hai già fatto, aderisci all'iniziativa di Alessandro Tauro su Facebook. Sul suo blog ci sono i dettagli: http://alessandrotauro.blogspot.com

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Alessandro ho aderito nel pomeriggio e ora ho aggiornato il post linkando l'iniziativa

Danx ha detto...

Ma sai, su Internet è pieno di stronz...ehm bugie, la rettifica dovrebbe essere un dovere.
Certo che quella multa..mah

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Sono daccordo Dan, nessuno in internet può sparare cavolate o agire contro questo e quest'altro impunemente. Sono regole giuste morali e sacrosante, che dovrebbero essere fatte rispettare dall'alto. Ma il punto è un altro: qui ci troviamo in un periodo e tu lo sai, dove ora chiunque può far chiudere un sito o un blog, rivolgendosi direttamente ai provider, apparentemente senza nessun motivo, basandosi sul fatto che quel sito racconta dei fatti che a certe persone possono dare fastidio.
Sottolineo il fatto che internet è lo strumento più liberale degli organi di informazione, in quanto permette a tutti di raccontare la propria versione dei fatti (con articoli pubblicati (post) o commentando quanto sopra). Ebbene questa si chiama partecipazione democratica (articolo 21).
Ma qui si vuole chiudere eventualmente la bocca a qualcuno (eventualmente), censurando, e non moderare o aprire un confronto democratico.