19 gennaio 2010

L'equo compenso della Siae contro la pirateria

C'è una notizia che sta facendo molto discutere gli utenti di internet e che invece è stata quasi del tutto ignorata dagli organi di informazione tradizionale. Lo scorso 30 dicembre un decreto del Ministero dei Beni Culturali ha aumentato la tassa/quota che viene versata alla SIAE sui prodotti coperti da copyright, che utilizzano supporti di memoria digitale; la così detta tassa "equo compenso".


In parole povere quando acquistiamo beni di largo consumo come CD, DVD, Pendrive, Hard Disk, ma anche cellulari, decoder, computer e lettori MP3, la SIAE per tutelarsi da eventuali copie "pirata", fa versare automaticamente sui suoi conti una tantum. Con questo sistema fino ad oggi la SIAE ricavava ogni anno circa 70 milioni di euro.

Ebbene col decreto firmato il 30 dicembre, ci sarà un aumento del prezzo di tutti quegli accessori che utilizzano una memoria virtuale e la cifra che verrà versata alla SIAE sfiorerà la somma di ben 300 milioni circa, secondo stime di Confindustria e Assinform.

Cosa porterà questa scelta scellerata (in nessun paese europeo mai si è arrivati a tanto)?

Di sicuro ci sarà un aumento dei prezzi sui prodotti coinvolti. Ad esempio un DVD costerà circa 50 centesimi in più, ogni pendrive da 4 GB 36 centesimi in più, ogni HD superiore a 250 GB ben 30 euro in più. C'è chi dice che con questo decreto ora per un bel pò non si parlerà più di pirateria, c'è chi dice invece che questa mossa rafforzerà ulteriormente la pirateria e che i costi dei CD/DVD vergini avranno si un impennata del prezzo, ma dopo qualche mese, questi ultimi, riprenderanno a scendere, seguendo la domanda dei consumatori.

Come al solito chi vivrà vedrà .. intanto voi cosa ne pensate?

Per Approfondire

3 commenti:

@enio ha detto...

la siae aumentando il suo appetito e ingozzandosi a più non posso, come faceva prima sui CD, ha concorso involontariamente forse alla distruzione della musica. Oggi il 90% delle persone scarica gli MP3 illegalmente da Internet. Se avessero venduto i CD a 10 euro (già un prezzo alto)molti comprerebbero l'originale e noi avremmo più novità e non i soliti mix up di canzoni sentite un migliaio di volte spacciate come the best... io ho comperato gli LP, ne ho 300, ho comperato i CD e ne ho altrettanti ma negli ultimi anni, facciamo 10 15 anni ne ho comperati solo 3...

ps. ti ho linkato al mio blog!

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

sono d'accordo con te in tutto, senza contare che a breve secondo me i prezzi dei CD-DVD vergini ritorneranno ad essere accessibilissimi ...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Penso che sia uno schifo. Scusa la durezza del commento ma ho trovato questa notizia quando l'ho sentita al telegiornale veramente disgustosa.