A questa schietta nonnina i miei più sentiti ringraziamenti per quello che fa pubblicamente e alla luce del sole.
Ray
La Televisione Indecente.
L’influenza nefasta della televisione sulla società è sotto gli occhi di tutti. Tra i mezzi di comunicazione di massa, la Tv è, senz’altro, quello che più pesantemente e negativamente sta incidendo nei comportamenti sociali dei cittadini/telespettatori. Quello che doveva essere solo un semplice elettrodomestico, presente in tutte le case, si è trasformato, velocemente, in un pericoloso strumento per condizionare la mente di miliardi di persone.
Da semplice strumento d’informazione e di svago si è trasformato in un mezzo di persuasione e condizionamento, più o meno occulti. Eppure c’è chi, per interesse diretto o per ignavia congenita, è ancora convinto dell’innocuità del mezzo.
Al sottoscritto pare evidente, invece, che della televisione attuale tutto si può dire, fuorché sia un innocente passatempo. Avere questo tipo di visione del mezzo televisivo significa semplicemente non essere minimamente interessato ai problemi che l’uso e l’abuso causano nei telespettatori. Il posizionamento del televisore principalmente nella sala da pranzo, inevitabilmente, porta ad una riduzione sensibile della comunicazione tra familiari, con le conseguenze che tutti sappiamo.
Rispetto alla radio, la Tv è molto più invasiva e monopolizzante. Mentre si ascolta la radio si può fare praticamente di tutto, mentre se si è davanti al televisore, al massimo, ci si può ingozzare fino a scoppiare. La capacità di vivere parecchio tempo della giornata davanti al piccolo schermo può senza ombra di dubbio, trasformare la realtà che ci circonda, auto-annullando quasi totalmente ogni capacità di giudizio e di valutazione.
Se poi vediamo gli altri aspetti della comunicabilità nella società moderna (esempio internet) il linguaggio televisivo è quello che ha avuto la maggior regressione qualitativa. L’esempio più degradante spetta alla televisione italiana generalista: in poco tempo si è passati da un controllo estremo sui contenuti trasmessi, ad una totale mancanza d’attenzione nei confronti di quanto è mandato in onda.
Gli incommensurabili danni che da anni sono causati ai bambini ed ai ragazzi, sta portando un’involuzione della società verso forme di violenza/cattiveria/rabbia repressa che si è talmente insinuata nell’animo di ciascuno di noi da non essere più percepita come tale.
Vedere una massa di papponi, mantenute, drogati, ignoranti, ebeti, solo perché hanno avuto, come direbbe Andy Warhol, i loro “quindici minuti di notorietà” televisiva è talmente distruttivo per le menti degli adolescenti che non bisogna meravigliarsi se, poi, per andare in Tv tantissimi accettano di fare “pornografia dei sentimenti e delle emozioni”, come gli ospiti di certi talk show: ad esempio Maurizio Costanzo monopolizzando l’etere negli ultimi 10 anni, invitando certi personaggi, ha inventato questa moda, finendo per essere uno dei responsabili, secondo me, essendo un personaggio di primo piano della televisione italiana, di tutto questo scadimento della società.
Quel che è più grave è che i nostri bambini trascorrono molte ore in compagnia solo di uno schermo televisivo. Fatto ancora più grave molto spesso senza la presenza di adulti! Il non sapere cosa guardano i propri figli, equivale a metterli di fronte ad un pericolo enorme.
La stragrande maggioranza dei canali televisivi trasmette in qualsiasi ora del giorno programmi, spacciandoli come prodotti per i più giovani, ma che, in realtà, sono inadatti anche ad un pubblico più adulto.
I cartoni animati moderni per ragazzi propongono come modelli da imitare dei razzisti, dei ladri matricolati, dei bugiardi, dei violenti e i telefilm per ragazzine propongono come modello delle pseudo-lolite di dieci anni che già si atteggiano come delle m……e consumate, non si contano.
Mandare in onda assurde scene di violenza e di sesso concentrandole nelle fasce orarie in cui è normale che i più piccoli si trovino davanti al televisore è da irresponsabili. I nostri ragazzi, e purtroppo non solo…, oramai non si turbano più davanti a nulla! Neanche al delitto più efferato come quello di un bambino, abituati come sono a scene violentissime, che passano ad ogni ora in tv.
A volte ingenuamente penso: Ma cosa passa per la mente di chi pensa, scrive, produce, autorizza la messa in onda di tali porcherie? La risposta me la do subito dopo…. questa gente è abituata a navigare nei soldi ed è difficile continuare a vivere con qualche migliaia di euro in meno nel portafoglio, vero?…. BON PRO’ GLI FACCIA!!
A noi consumatori la soluzione di tutto questo: spegnere tutta questa cialtroneria e fare in modo di passare diversamente il nostro tempo: es. leggere un libro, guardare una videocassetta, utilizzare internet …ma la cosa forse più importante: uscire di casa e passare il nostro tempo libero con le persone che amiamo .
ciao e alla prossima.
Raimondo Orrù
Una Manifestazione per la vita, di Samanta Di Persio
810 morti, 810434 infortuni, 20260 invalidi.
Bisogna essere informati per poter vincere contro questa gentaglia che non ha mai lavorato in vita loro. Anche il nostro Presidente Napolitano ha fatto solo il funzionario di partito, come fa a capire realmente perchè le parole non bastano più che in questo Paese non si arriva più a fine mese? Il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi nasce come imprenditore e ha scambiato il Paese, la Costituzione, il codice di leggi come roba sua da disporre e modificare a piacimento. C’è gente onesta che: lavora, cerca lavoro, contribuisce all’economia di questo paese. Oltre ai morti sul lavoro, ci sono i morti per il lavoro: lavoratori ed imprenditori che si suicidano perchè non ce la fanno più (Mara Carfagna morirà di non lavoro?).
Tre storie importanti da ricordare a chi governa e anche ai sindacati:
Andrea Gagliardoni: morto sul lavoro a soli 24 anni perchè dalla pressa tampografica con la quale lavorava sono stati tolti tutti i sistemi di sicurezzaper aumentare la produzione. Il progettista della macchina e l’amministratore delegato dell’azineda in cui lavorava condannati a poco più di anno, con lasospensione della pena. Vergogna della vergogna a distanza di 4 anni un sindaco Pd incapace di trovare un loculo dove poter far riposare questo angelo.
Valentina Candela: ha 23 anni svolge il Servizio Civile presso un Ente accreditato: il Consorzio di Cooperative Icaro a S.maria C.V.(CE). Il 24 gennaio 2006 la gonna della ragazza prende fuoco. Sul posto non ci sono estintori, i suoi colleghi non riescono a prestarle soccorso immediato. Valentina è una torcia umana, viene portata all’ospedale Cardarelli di Napoli col 25% del corpo ustionato. Diciotto operazioni e ancora nessuna giustizia.
Pietro Mirabelli: (rappresentate dei lavoratori per la sicurezza): oltre dodici anni sul cantiere Cavet per i lavori della Tav Bologna Firenze. Raccontava nel mio libro Morti bianche: “Molti uomini e donne saliranno sui treni e non immagineranno quanto sangue è stato versato, quante madri hanno pianto per i loro figli e quante mogli sono rimaste sole” Anche Pietro è morto in un cantiere in Svizzera lo scorso 22 settembre un masso si è staccato ed un eroe che ha donato la sua vita per la sicurezza degli altri vola via così. fonte: Samantadipersio's Blog
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(Foto Corriere della Sera) |
Un’agevolazione da 7,5 miliardi di dollari per far partire una centrale nucleare? No grazie. Il cortese diniego non viene da un gruppo ambientalista ma dalla società Constellation, che dell’oggetto in questione s’intende perché è socia di Edf in Unistar. Ebbene Constellation avrebbe dovuto realizzare il primo dei reattori Epr negli Stati Uniti, a Calvert Cliffs, utilizzando gli incentivi introdotti da Bush per rilanciare il nucleare americano che non ha più visto nuovi ordinativi dopo l’incidente a Three Mile Island (1979). Bush aveva stanziato 18,5 miliardi di dollari come fondo di garanzia per le banche che finanziano progetti nucleari. Questi fondi pubblici, pensati come stimolo necessario per vitalizzare un mercato restio a mettere denari sulle centrali nucleari, sono stati mantenuti dalla presidenza Obama. Ora però arriva il colpo di scena a cui il Washington Post ha prestato attenzione: fermi tutti, marcia indietro, niente più reattore. Una notizia definita “scioccante” dall’Edf. Anche perché si inserisce in un quadro sempre più imbarazzante per l’azienda che ha progetto gli Epr: il colosso francese Areva è in crescente difficoltà economica anche a causa dei ritardi nella costruzione del reattore di Olkiluoto, in Finlandia (un Epr), che sta andando verso il raddoppio dei costi previsti tanto da provocare una disputa giudiziaria tra Areva e l’azienda finlandese che sta realizzando l’impianto. Il progetto Epr non è stato ancora approvato dall’autorità di sicurezza statunitense. E pochi giorni fa è stato reso noto il rapporto Roussely, firmato dall’ex amministratore delegato di Edf, in cui si ammette un sostanziale fallimento dell’Epr la cui credibilità “è stata seriamente minata dalle difficoltà incontrate sia nel sito di Olkiluoto che a Flamanville, in Francia”. A quanto pare c’è un unico paese che sente un’incontenibile pulsione a ospitare questi impianti: l’Italia. “Il governo Berlusconi ha firmato accordi con Parigi impegnandosi a costruire quattro Epr e presentandoli come una tecnologia provata mentre non sono chiari nè i costi nè i livelli di sicurezza. E’ un inganno che penalizzerebbe pesantemente le nostre bollette», sostiene Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace.
fonte eco-logica
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Truppe italiane in Afghanistan |
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest'ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.
L'abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l' ha creato con a tassazione . Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell'Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l'anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c'è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498.