15 febbraio 2012

L’asilo va a casa dal piccolo Lorenzo


SARZANA (SP) – Lorenzo è contento quando vede un bel giocattolo in vetrina, se il regalo portato da papà e mamma gli piace o se intorno a lui sgambettano gli amichetti dell’asilo.
A tre anni e mezzo capisce perfettamente quel che gli succede intorno, anche se la vita per lui è stata un cammino in salita sin dal primo giorno. Al primo mese di vita i medici gli hanno diagnosticato la «Sma di tipo 1», acronimo di atrofia muscolare spinale: chi ne è affetto ha grandi difficoltà a muoversi, camminare, deglutire e spesso anche a respirare. Intatte invece le capacità cognitive e le possibilità di apprendimento.
Tante difficoltà che non hanno impedito a Lorenzo di viaggiare, muoversi e frequentare l’asilo, affrontate con amore e grande determinazione dai genitori Gabriele Costantini (avvocato) e Cristina Ponzanelli (avvocato e giudice onorario al tribunale di Carrara). E qui la storia di Lorenzo si aggiunge di un nuovo, meraviglioso capitolo colorato di solidarietà e amore.

«L’altro giorno — racconta Gabriele Costantini — sono tornato a casa e in sala ho visto… mio figlio giocare con altri due bimbi dell’asilo e la sua maestra di sostegno». Presto spiegato il motivo di tanta animazione all’interno della loro casa nel centro di Sarzana: se Lorenzo non può andare all’asilo, sono i suoi compagni a raggiungerlo tre volte la settimana e svolgere a casa sua la normale attività con la maestra. In gergo tecnico si chiama «istruzione domiciliare», nella realtà è una bella dimostrazione di come la scuola sappia andare incontro alle difficoltà delle famiglie.

«Il progetto — spiega Costantini — è rivolto ai bimbi affetti da patologie gravi». A giorni alterni la maestra e due bimbi (a rotazione fra quelli della classe) spostano l’allegria dell’asilo «Matazzoni» nel salone di casa Costantini, già attrezzato con palloncini, giochi e teatrini.
«Quando Lorenzo non si può spostare, fanno qui quello che farebbero all’asilo. Per noi è un ottimo esempio di ‘buona scuola’, dobbiamo ringraziare per la disponibilità gli insegnanti, la dirigente scolastica e i genitori: hanno tutti dimostrato grande sensibilità. E’ giusto pubblicizzare questi esempi di efficienza. Nostro figlio non ha problemi dal punto di vista cognitivo, può sviluppare al massimo le sue potenzialità di apprendimento e condivisione».
E dal prossimo anno scolastico a fare compagnia a Lorenzo alla «Matazzoni» arriverà anche la sorella più piccola. Per lui, un’altra occasione per essere contento.

Claudio Masseglia

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