In Sardegna acqua sempre più cara negli ultimi cinque anni: +22,8%, mentre la dispersione della rete si attesta sul 44%.
Sono alcuni dei dati diffusi dall'annuale indagine dell'Osservatorio Prezzi&Tariffe di Cittadinanzattiva sui costi dei servizio idrico. In particolare sono stati rilevati aumenti importanti nel 2011 rispetto al 2010, infatti le tariffe sono cresciute su base nazionale in media del 5,8% mentre in Sardegna del 6,7%. Nei capoluoghi dell'isola l'acqua per uso domestico costa 285 euro per un consumo medio, cioè 175 euro in più di quanto la si paghi a Isernia, città in cui il servizio costa meno a livello nazionale. L'indagine, anche on line su www.cittadinanzattiva.it, è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia. L'attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%.
Per approfondire
A cura di Raimondo per Niente Barriere
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