SINISCOLA (NU) – Al numero 7 di via Olbia qualche passante si ferma sotto la pioggia e non riesce a trattenere commenti densi di amarezza. Fa male a moltissime persone non vedere più lo scivolo che Giovanni Santo Bomboi, 69 anni, e da tredici affetto da sclerosi multipla, utilizzava per uscire di casa in maniera autonoma.
Come ordinato dal giudice, la rampa è stata demolita, seppur tra le critiche. Una vicina ha chiesto ed ottenuto l’abbattimento dello scivolo poiché ostruiva un passaggio in comune, impedendo il transito con la macchina. Un caso molto complicato, arricchito da quello che appare un nuovo colpo di scena. Una terza vicina, infatti, a sua volta esibisce un faldone di documenti, spiegando di aver vinto di recente una causa parallela, che vieterebbe l’accesso delle auto in quel minuscolo tratto di strada.
Lo scivolo è stato abbattuto, insomma, ma – stando a quanto riferisce questa vicina – nessun veicolo potrà comunque passare sulla superficie. La vicenda si fa sempre più complessa, e c’è c’è chi intende approfondire meglio la questione chiedendo l’aiuto di alcune associazioni per disabili.
«Mio marito è peggio che morto» si sfoga Lucia Todde. Per poter uscire di casa in carrozzina, Giovanni Santo Bomboi dovrà essere trasportato di peso da ben tre persone robuste. Il Comune, che aveva regolarmente autorizzato la costruzione della rampa, sta pensando di far sistemare una pedana amovibile. Ma anche in questo caso il pensionato affetto da sclerosi multipla dovrà dire addio alla sua indipendenza negli spostamenti. (salv.mart.)
Fonte: la Nuova Sardegna – 17 novembre 2011
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