24 dicembre 2011

Salisburgo premiata Città più Accessibile d'Europa


Tra le finaliste città di Polonia, Germania e Francia: a secco l’Italia

E’ Salisburgo la città più accessibile in Europa. Va infatti alla città austriaca il Premio europeo per le città a misura di disabili del 2012, riconoscimento che premia i centri urbani più accessibili ai disabili.
Un premio, quello dell’Accessy City Award, nato nel 2010 con lo scopo di premiare sì, l’impegno delle città  a fare dell’accessibilità un punto chiave della propria agenda per favorire un miglioramento della qualità della vita delle persone disabili, ma anche l’implicito riconoscimento sempre maggiore della sua importanza, oltre che sociale  e civile, anche economica.

La premiazione, avvenuto in occasione della Giornata europea delle persone disabili, ha così voluto riconoscere, dopo Avila che si aggiudicò il titolo nel 2010, l’importante impegno della città austriaca, consolidato peraltro nel tempo, a rendersi facilmente fruibile alle persone anche con deficit fisici.

Salisburgo è riuscita a sbaragliare le 114 città di 23 paesi dell’Unione Europea che si erano candidate dovendo dimostrare l’impegno prodigato e i risultati conseguiti nel garantire l’accesso su un piede di parità a tutti, indipendentemente dall’età o dall’abilità. Dopo una preselezione nazionale effettuata da singole giurie composte da persone disabili ed esperti in materia di accessibilità, si è giunti a una rosa di 31 città che si sono contese il titolo.

Ma che cosa ha fatto conquistare a Salisburgo il primo premio? Tra le motivazioni della giuria, gli eccellenti risultati in tema di accessibilità degli spazi urbani, trasporti e infrastrutture, iniziative di informazione e comunicazione, anche mediante nuove tecnologie, strutture e servizi pubblici.

Sull’ideale podio dell’Europa accessibile, anche le altre tre finaliste: Cracovia (Polonia), scelta per l’impegno nel migliorare l’accessibilità nel difficile contesto di infrastrutture inaccessibili e per la particolare attenzione rivolta all’accesso ai monumenti che costituiscono il suo patrimonio culturale; Marburgo (Germania), selezionata per il prolungato impegno a favore dell’accessibilità, la chiara strategia a lungo termine per il futuro e l’esemplare integrazione dei disabili nei progetti comunali di accessibilità, dalla fase di progettazione fino a quella di esecuzione; e Santander (Spagna), nominata finalista per i suoi programmi urbani caratterizzati dall’accessibilità e da un approccio di progettazione universale e per la qualità e sostenibilità dei risultati ottenuti.

Oltre che alla città vincitrice e alle altre tre finaliste, quest’anno la giuria ha assegnato una menzione speciale ad alcune altre città che si sono distinte nel loro impegno all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali: Grenoble (Francia) per le strutture e i servizi pubblici; Lubiana (Slovenia) per i trasporti e le infrastrutture (autobus con un servizio di annunci video e audio alle fermate, indicazioni in Braille alle fermate degli autobus, mappe tattili nel centro della città); Olomouc (Repubblica ceca) per le iniziative di informazione e comunicazione, anche mediante nuove tecnologie, che hanno portato a progetti innovativi come una guida turistica multimediale – un nuovo strumento di navigazione interattivo che comprende un sistema GPS e informazioni su supporto audio e video in diverse lingue; Terrassa (Spagna) per l’ambiente urbano e gli spazi pubblici, settore in cui la città ha prodigato un grande impegno nel rendere accessibili i siti storici, eliminare le barriere architettoniche negli edifici residenziali, parchi, strade, piazze e monumenti, prevedendo l’installazione di ascensori, rampe e ponti.
Rattrista solo che tra le finaliste non ci sia nessuna città italiana: la strada da fare, a quanto pare, è ancora lunga, per noi.

La versione originale di questo articolo è presente sul sito http://www.disabili.com/

Per Approfondire
http://www.accesscityaward.eu/index_en.htm

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