Case senza barriere, più agevolazioni. Col decreto Sviluppo aumentano i bonus per rendere accessibili le abitazioni di chi ha una disabilità.
MILANO – Più incentivi per rendere accessibili le abitazioni di chi ha una disabilità. Con la legge n. 134 pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’11 agosto aumentano le agevolazioni per ristrutturazioni e altre opere necessarie all’eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, sale dal 36 al 50% la detrazione dell’Irpef per interventi effettuati entro giugno 2013, fino a un importo massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare (finora il tetto era di 48mila euro). «Le agevolazioni e la detrazione fiscale facilitano la vita di chi ha una disabilità e ha bisogno di realizzare interventi sugli immobili per migliorare la propria mobilità, eliminando barriere interne ed esterne alla propria abitazione», commenta l’architetto Rodolfo Dalla Mora, presidente di Sidima, la Società italiana dei disability manager.
QUALI INTERVENTI - Le detrazioni possono riguardare, per esempio, l’adattamento di ascensori, l’eliminazione di gradini o l’ampliamento di una porta, interventi che, attraverso l’uso delle tecnologie, favoriscono la mobilità interna ed esterna, o comunque altre opere conformi alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Non si applica, invece, alle spese sostenute per l’acquisto di strumenti o beni mobili, come per esempio computer con schermi touch screen, essendo sussidi per il cui acquisto è già prevista la detrazione del 19%.
CHI PUÒ ACCEDERE – Possono usufruire degli incentivi coloro che sostengono le spese, quindi proprietari degli immobili ma anche inquilini. Per avere diritto è necessario effettuare i pagamenti con bonifico bancario, sul quale va riportata la causale del pagamento con riferimento all’articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi, il codice fiscale di chi paga e quello del beneficiario della ristrutturazione. Le maggiori agevolazioni valgono anche per i lavori già iniziati: agli acconti già effettuati prima del 26 giugno, però, si applica la detrazione del 36%. Dall’1 luglio 2013 la percentuale di detrazione ritornerà al 36%, come prima dell’entrata in vigore del «Decreto Sviluppo», col tetto massimo delle spese fissato a 48mila euro.
CONTRIBUTI REGIONALI IRRISORI - «È positivo l’innalzamento della soglia di detrazione fiscale al 50% fino a giugno 2013 – sottolinea Dalla Mora –, ma rimane il problema della mancanza di finanziabilità dei contributi a fondo perduto, a livello nazionale e regionale, sull’abbattimento delle barriere architettoniche; ormai i contributi regionali sono diventati irrisori rispetto alla spesa sostenuta – continua l’architetto –. La deducibilità fiscale e il finanziamento dovrebbero essere invece misure complementari, anche perché così si ridurrebbe notevolmente l’evasione fiscale nei lavori di ristrutturazione eseguiti per rendere accessibili le abitazioni».
Tratto da corriere.it
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