A partire
dal 21 ottobre p.v., disabili gravissimi di ogni Regione Italiana cominceranno
uno sciopero della fame per obbligare il Governo all'ascolto delle loro vitali
esigenze. Il Comitato 16 Novembre Onlus ritiene, dopo 3 presidi, che non sia
più sopportabile l'accanimento contro i più deboli, in particolare contro i
disabili.
Non si
può più procrastinare il diritto all'assistenza né giocare a rimpiattino sulla
pelle dei disabili gravissimi!
Il
Governo ha deciso di dedicare parte dei 658 milioni dell'art. 23 comma 8, legge
Spending Review, alla non autosufficienza, in particolare ai disabili
gravissimi ma a tutt'oggi, vi è la mancanza assoluta di un piano organico per
la non autosufficienza.
I partiti
che sostengono questo Governo si trincerano davanti all'ineludibile fatalismo
di votare tutti i tagli proposti senza reagire ai tagli orizzontali e senza
proporre una sacrosanta patrimoniale con convinzione. E' giunta l'ora di dire
basta a questi provvedimenti.
Abbiamo
presentato un progetto organico, a costo zero, che include il finanziamento
citato, muove 1.650 milioni, crea 90.000 posti di lavoro: aspettiamo una
risposta ed una convocazione.
Aderiamo convinti all'invito dei promotori della manifestazione
NO MONTI DAY del 27 ottobre.
Dal canto
nostro manderemo al Governo il seguente elenco di aderenti lo sciopero della
fame che decorrerà dal 21 ottobre in maniera progressiva, sino ad incontro col
medesimo.
Se non
fosse sufficiente andremo in presidio permanente davanti ad un Ministero con
sciopero della fame totale.
Da tenere
presente che dei 42 malati aderenti, tutti con patologie neurodegenerative
progressive, tipo SLA, distrofia muscolare e sclerosi multipla, ben 20 sono
allettati, paralizzati, con tracheostomia e PEG, vivono collegati a macchine
salvavita, gli altri sono sulla stessa strada, quasi tutti.
I
familiari ed amici aderenti, ad oggi, sono tanti, stiamo preparando gli
elenchi, faremo in modo che siano mille.
Monserrato, 16 ottobre 2012
Il segretario
Salvatore
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