16/10/2011 - La fotografia del Paese nel rapporto realizzato con la Fondazione Zancan. Allarme giovani: il 20% è under 35.
Nel complesso, in 4 anni è aumentata dell’83,1% la richiesta di coinvolgimento di soggetti esterni (come gruppi di volontariato, enti pubblici o privati, persone o famiglie, parrocchie). Forte anche l’aumento delle richieste di sussidi economici (+80,8%) e di consulenze professionali (+46,1%). Diminuiscono invece le richieste di sostegno socio-assistenziale (-38,6%) ma anche quelle di lavoro (-8,5%). Rispetto alle risposte fornite dalla Caritas, aumenta il coinvolgimento di soggetti terzi (+90%) come anche l’erogazione di sussidi economici e di beni primari: rispettivamente, +70% e +40,8%.
La questione abitativa diventa «un’emergenza» i cui problemi in 4 anni sono aumentati del 23,6%. Altro dato in forte aumento: dal 2005 al 2010, il numero dei giovani che si è rivolto ai centri è aumentato del 59,6%; il 76,1% (era il 70% 5 anni prima) di questi non studia nè lavora.
Particolarmente vulnerabili si confermano gli stranieri che rappresentano il 70% delle persone che si rivolgono ai centri. Secondo un campione degli operatori della Caritas, il disagio maggiore è fra gli immigrati che vivono da soli in Italia, quelli di sesso maschile, con età compresa fra i 25 e 44 anni. In genere hanno problemi di lavoro (66,4%) e situazioni di povertà economica (62,5%).
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