14 ottobre 2011
Turismo accessibile, campeggi e villaggi al top
Persone su carrozzina non accettate in albergo, non vedenti con i cani di accompagnamento la cui presenza non è tollerata o semplicemente coppie con bambini piccoli in difficoltà, ad esempio, nel muoversi con passeggini. Scene come queste, che accomunano turisti con esigenze particolari, dai diversamente abili agli anziani o alle famiglie, sono meno frequenti in Italia se la struttura ricettiva scelta per il proprio soggiorno è un campeggio o un villaggio turistico.
A dirlo sono alcuni dati estrapolati da una recente ricerca dell’Osservatorio Buyers TTG, secondo i quali proprio i campeggi e i villaggi turistici forniscono nel panorama dell’offerta ricettiva italiana in media i servizi migliori per l’accessibilità. Soprattutto, evidenzia l’indagine, sono le tipologie di strutture che meglio comunicano servizi ad hoc e comfort disponibili, inserendo con regolarità informazioni puntuali e dettagliate sull’accessibilità in cataloghi e brochure.
Non sono solo i diversamente abili i vacanzieri con più problemi nel prenotare un viaggio. Secondo un’indagine promossa da Village for all (www.villageforall.net), network internazionale di campeggi e villaggi che offrono servizi per tutti e che al momento comprende 31 strutture in tutta Italia, al secondo posto per difficoltà di organizzazione di una vacanza da parte dei tour operator ci sono le famiglie con bambini piccoli. E “la qualità di soggiorno, non solo la sua accessibilità”, ricorda Roberto Vitali, il presidente e fondatore di Village for All, richiede accortezze particolari anche per gli anziani.
I dati del rapporto, presentato nei giorni scorsi in occasione del TTI di Rimini, delineano da questo punto di vista un quadro sul quale c’è ancora tanto da fare seppure con alcuni passi in avanti. Nel dettaglio, i servizi per le persone con disabilità sono giudicati in gran parte insufficienti o appena sufficienti (46,75%) e a fronte di una scarsa conoscenza dell’offerta presente (oltre il 30% degli intervistati ha risposto “non so”), oltre il 77% dei villaggi e il 72% dei campeggi risultano avere servizi per persone con esigenze speciali, mentre circa il 48% dei villaggi e oltre il 40% dei campeggi descrive tali servizi all’interno del materiale promozionale e del sito internet: dati al di sopra della media dell’offerta turistica. Secondo la stessa ricerca, infatti, tra gli hotel solo il 52% dichiara di essere accessibile e soltanto il 28,8% di questi declina sul materiale informativo i servizi per le persone con bisogni speciali.
Numeri confortati dai dati di affluenza di Faita-Federcamping che, in un momento di crisi anche per il settore del turismo, hanno evidenziato una stagione positiva per villaggi e campeggi con un aumento del 3% negli arrivi e del 4% nelle presenze. Numeri, sottolinea Vitali in una nota, che “evidenziano il lavoro svolto negli ultimi anni sotto il profilo dell’incremento della qualità dei servizi per tutti nei villaggi e nei campeggi italiani di Village for all, che dalla sua fondazione nel 2008 ha lavorato attivamente per sviluppare l’accessibilità e i servizi per tutti come elemento determinante della qualità dell’accoglienza”.
La versione integrale di questo articolo è disponibile sul sito http://ansa.it/
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