La frase sotto accusa è la seguente: "A nessuna persona con disabilità si può impedire di fruire del diritto di voto o di eleggibilità a causa della sua disabilità fisica e/o mentale a meno che la privazione del diritto di voto e di eleggibilità sia imposta da un tribunale per casi valutati individualmente e sulla base di una disabilità mentale comprovata".
«Nessun tribunale - dichiara Morganti - dovrebbe avere la facoltà di decidere se una persona disabile possa votare o meno, in quanto ritengo che il diritto di voto delle persone affette da disabilità non debba, a priori, essere messo in discussione».
«Al Palamento europeo, all'interno dell'intergruppo sulla disabilità - spiega l'eurodeputato leghista - abbiamo deciso di inviare una lettera, firmata da molti europarlamentari e indirizzata alla Commissione di Venezia, in cui preghiamo tale istituzione di eliminare, quanto prima, questa frase dal suddetto Codice di buona condotta».
«Purtroppo, la risposta, giunta oggi, è stata negativa, rispetto alle nostre aspettative, in quanto ci è stato detto che non si tratterà la questione prima di dicembre, quando, in realtà, avevamo chiesto che se ne discutesse questo mese stesso. Di conseguenza - ha concluso Morganti - presenteremo urgentemente una dichiarazione scritta all'Esecutivo UE, chiedendo che esso intervenga immediatamente al fine di sospendere un'eventuale applicazione di un simile provvedimento, assolutamente incivile e antidemocratico».
da Maria Cristina Coccoluto
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1 commento:
La Lega con i disabili è come Dottor Jekyll e Mister ... -.-
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