23 giugno 2011

I Disabili scendono in piazza, non sono più disposti a restare in silenzio.



Oggi è il grande giorno. Per la prima volta tantissime associazioni e movimenti a favore dei disabili scendono in piazza davanti al Parlamento uniti per rivendicare i propri diritti, i loro e delle loro famiglie. Un messaggio chiaro a tutta la politica, in particolare a quella del Governo, che con i tagli del passato e con quelli in previsione nella prossima Finanziaria, sta giocando scelleratamente con la vita di milioni di persone.


Vi ricordo che la manifestazione di oggi è indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle tante organizzazioni che hanno aderito alla campagna "I diritti alzano la voce". Per dire basta alla liquidazione del welfare italiano e alla distruzione della sussidiarietà che con fatica si era riusciti a costruire nel corso di questi anni, in mezzo a tantissimi altri problemi ancora irrisolti. A partire dal 2012 la cancellazione progressiva del Fondo per le Politiche Sociali e del Fondo per la Non Autosufficienza - quest'ultimo abrogato nel 2011 e senza previsione di ripristino - priverà di ogni assistenza il 20% delle persone con disabilità al Nord, il 30% al Centro e il 50% al Sud. E inoltre dal 2012 il Fondo per il Diritto al Lavoro delle Persone con Disabilità (Legge 68/99) verrà tagliato del 75% e la riduzione delle risorse sulla scuola sarà causa di rinnovati gravi disagi per gli studenti con disabilità.


Alla manifestazione tra gli altri parteciperà anche l'ANFFAS (Associazione Nazionale di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale). Al riguardo, il Presidente Roberto Speziale, sul sito superando.it, ha voluto dichiarare:
«Ci sarà anche l'ANFFAS , giovedì 23 giugno in Piazza Montecitorio a Roma, a rivendicare quei diritti che ormai da troppo tempo sono calpestati attraverso costanti tagli alle risorse destinate alle persone con disabilità e ai loro genitori e familiari, una situazione che sta letteralmente portando all'esasperazione le nostre famiglie e quanti operano, collaborano e lavorano insieme a loro e che per tale motivo, come Associazione Nazionale, non siamo più disposti a tollerare».
«La situazione non è più tollerabile e non siamo più disposti a rimanere in silenzio di fronte a questo stato di cose. La manifestazione di giovedì sarà solo la prima di tante in cui saremo protagonisti attivi, non solo come sede nazionale, ma anche a livello regionale e locale».
«Questa nella Capitale, infatti, non è l'unica mobilitazione che si sta svolgendo: sempre in questi giorni e settimane moltissime altre persone, comprese le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di cui la nostra Associazione si prende cura e carico, si stanno muovendo con le strutture ANFFAS regionali, in coordinamento con le realtà locali della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), attraverso presìdi davanti a sedi istituzionali come Prefetture o Regioni».

1 commento:

Ernest ha detto...

diritti!!!