(foto da ilMinuto.info) |
Cari amici oggi vi faccio leggere una storia assurda, realmente accaduta in Sardegna, nel Sulcis. Il protagonista di questa vicenda è un uomo, Natalino Nassiti, che a causa della crescente crisi economica, ma soprattutto con l'arrivo in contemporanea di una grave malattia che lo ha reso invalido, ha perso tutto e cosa ancora più grave, è stato lasciato solo in una battaglia contro dei giganti che amo definire i tristemente noti usurai legalizzati, ovvero le banche. Una storia vergognosa, inconcepibile, con un finale triste e amaro che grida vendetta.
MALEDETTA CRISI: La mia casa è stata venduta all'asta mentre combattevo con una malattia terribile.
«Quando la mia casa è stata venduta all'asta stavo combattendo con un male terribile a causa del quale mi è stata amputata una gamba». Natalino Nassitti non riesce a nascondere le lacrime quando la gente gli chiede come sia stato possibile arrivare tardi davanti al giudice quel giorno in cui la sua casa è stata comprata per poco più di 60 mila euro: «Non avrei mai permesso che avvenisse se la mia mente non fosse stata presa da questo terribile male - racconta - non saremmo mai arrivati a questo punto».
Ovvero al punto di vedersi notificare uno sfratto da chi oggi è il nuovo proprietario della casa che Natalino ha costruito con una vita di sacrifici e che ha ipotecato per acquistare un ristorante con il quale avrebbe voluto dare un futuro sicuro ai suoi figli. «Non avevo previsto questa crisi che ha devastato il Sulcis - racconta - invece ho chiesto 110 milioni di lire alla banca per dare quel maledetto anticipo e quando ne avevo restituito poco meno di 50 le cose sono precipitate.
Ho provato a restare in regola con i pagamenti, non ce l'ho fatta». Pian piano ha visto svanire ogni sogno, oggi vive nell'incubo di una casa svenduta all'asta i cui proventi non basteranno nemmeno a ripagare il debito con la banca, e di un ristorante -albergo con le saracinesche chiuse che rischia di fare la stessa fine. «Ho provato a ricomprare la casa - dice - mi hanno chiesto 180 mila euro»
Ieri per “difenderlo” dallo sfratto esecutivo sono arrivati in centinaia chiamati dal movimento Sulcis artigiani e commercianti liberi. Non mancavano il Movimento pastori sardi, i rappresentanti di Irs e non mancavano nemmeno i Sairu, la famiglia di Terra Segada che in queste settimane vive lo stesso incubo.
Tanti i momenti di tensione all'arrivo del nuovo proprietario: è stato circondato dalla folla e ha potuto allontanarsi solo a bordo dell'auto dei carabinieri. «Non è stato ancora notificata alcun provvedimento - ha detto Andrea Impera del movimento artigiani - ma ad ogni rinvio noi saremo accanto a Natalino Nassitti: è necessario che si trovi un accordo».
Stefania Piredda
Da L'Unione Sarda del 31 maggio 2011
7 commenti:
Una storia veramente triste.La crisi come sempre l'hanno pagatabi comuni cittadini ed i veri autori si sono intascati soldi pubblici.Saluti a presto
cadere nella mani delle Banche è pari a cadere in mano agli Usurai,unica differenza è che le banche sono legalizzate,quindi il peggio del peggio che un paese cosiddetto Democratico può mostrare. so che per la religione islamica l'usura è cosa proibita,mentre per gli Ebrei è cosa buona e giusta,per i Cattolici?un'ipocrisia totale. Mo va a vedere a chi dare retta. Laicamente resisto pur avendo in me concetti cristiani,ma forse sono io che sbaglio!!!
ho condiviso il tuo post qui ,
http://ff.im/EYP1C
e di conseguenza,(ovviamente) sul mio profilo Google,e sul reader di Google e Buzz
Grazie GabryBabelle ... :)
hhhhhhhhhhhhh,ma Sardo sei ???(l'ho letto nel profilo)eheheheh
Si Gabry hai ragione, è vero sono un sardo DOC ^^
Sottolineo una cosa, in realtà Questo Blog è principalmente ISOLANO
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