14 giugno 2011
Italia bocciata per i servizi ai disabili.
Adiconsum: Italia bocciata nei servizi ai disabili - Problemi relativi alla qualità e quantità dei servizi, il 74,8% dei disabili non svolge attività fisica per difficoltà di accesso ai servizi. Indagine Adiconsum nell'ambito di un programma europeo.
Difficoltà di accesso al mondo del lavoro, problemi sul fronte dell'istruzione e della formazione post-scolastica, notevoli divergenze fra regioni ma anche fra comuni all'interno della stessa regione, poche risorse. Sono i principali punti critici evidenziati dalla ricerca Adiconsum sulla qualità dei servizi ai disabili in Italia. L'indagine è stata realizzata nell'ambito del progetto Grundtvig del programma europeo Lifelong Learning Programme della Dg Education and Culture, e ha riguardato in particolare la qualità e l'accesso ai servizi per i disabili presenti sul territorio della Penisola.
Il dato numerico è che, su oltre due milioni di persone con disabilità, il 43% non ha un titolo di studio e il 74,8% non svolge alcun tipo di attività fisica. In entrambi i casi, l'ostacolo principale è rappresentato dalla difficoltà di accesso ai servizi.
Spesso il motivo è relativo alla salute della persona, ma anche alla mancanza di assistenza, in particolare per i piu' giovani, e all'ineguatezza delle risorse economiche.
La ricerca evidenzia una lunga serie di "ostacoli" specifici: la sbarra sui gradini di accesso ai treni regionali, la mancata formazione degli autisti di autobus nel funzionamento delle pedane per l'accesso, l'assenza di personale qualificato nelle attività post scolastiche (mancanza a cui spesso supplisce l'attività dei volontari).
In generali, i temi piu' sentiti e su cui si evidenziano i maggiori problemi sono la difficoltà di accesso al mondo del lavoro con il relativo rischio di esclusione sociale, le differenze territoriali, l'assenza di coordinamento sul territori.
Un quadro che porta l'associazione a formulare una serie di richieste. Spiega Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum: «Serve un maggiore coinvolgimento delle associazioni nella preparazione delle leggi sulla disabilità, maggiore rete tra le associazioni esistenti, maggiori risorse in progetti, maggiore sostegno alle famiglie».
Fonte: Pubblica Amministrazione
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9 commenti:
E non cambierà niente con il prossimo governo
Per ottenere non dico tanto ma qualcosa, ci vorrebbe soprattutto una maggiore collaborazione tra associazioni per studiare e portare avanti progetti comuni. Unirsi per avere un peso maggiore nella promulgazione di nuove leggi.
hai pienamente ragione Ambra, e sarebbe ora. Scegliamo rapidamente un piano anche di pochi punti e presentiamolo a chi di dovere. Facciamoci sentire una volta per tutte, basta silenzi e omissioni
In Italia siamo veramente dietro e poi ci vuole come ha detto Ambra,maggiore collaborazione .Speriamo in nuove leggi ,perchè in giro vedo ancora troppe barriere.Serena notte a presto
E soprattutto deve partire finalmente una campagna permanente di sensibilizzazione nei media e sulle scuole che parli e informi al meglio dei disabili e di tutte le persone non autosufficienti. Sono stufo di passare per un extraterrestre o per un poveraccio a seconda delle occasioni.
Ciao Cavaliere, anche a te una notte serena
Mia madre nell'ultima parte della sua vita ha dovuto usare la sedia a rotella, quindi sono entrata in contatto con un mondo che non conoscevo, che non mi apparteneva. Ho fatto i conti con la realtà dura di chi non può essere autonomo e di quanta superficialità ed ipocrisia ci sia al riguardo. Le barriere sono anche le nostre mentali e l'egoismo. Bisogna essere presenti in tutto!
Grazie per la tua preziosa testimonianza I am.
Carissima, Niente Barriere nasce proprio con lo spirito di combattere tutte le barriere, quelle fisiche e mentali, le più pericolose.
Siamo nel 2011 ma c'è tanto da fare e purtroppo noto che stiamo tornando indietro, stiamo perdendo battaglie che pensavamo aver già vinto.
Reagiamo ... o sarà tardi.
un saluto
L'Amico Daniele Verzetti Rockpoeta, ci ha fatto arrivare grazie a Facebook questo messaggio che voglio pubblicare:
"E' tutta la mattina che provo a commentarti il post sulla disabilità e le barriere ma non mi prende il commento forse troppo lungo ma volevo che ti arrivasse cmq e quindi te lo scrivo qui.
E' vero. Se penso trenta quarant'anni fa molto é stato fatto ma ancora tantissimo c'é da fare. In primis non abbassare la guardia e ricordare che ancora oggi molte sono le barriere architettoniche che esistono nelle città. Tu nel tuo post fai riferimento anche all'incapacità degli autisti di bus a far funzionare l'attrezzatura per far salire sul mezzo publico il disabile, io ti posso testimoniare in prima persona anche il caso di un autista virtuoso a fronte di un'azienda pubblica dei trasporti (AMT genovese) invece poco virtuosa almeno per quel bus: L'autista arriva ad una fermata e siccome nota che un disabile deve salire mette in funzione il tutto per farlo salire. Purtroppo prova una , due, tre perfino quattro volte ma non funziona. Si apre (passami il termine non proprio tecnico ma poi si ritrae quasi subito e non permette al disabile con la sedia a rotelle di salire. Ebbene, lui scende dal bus e aiuta il disabile con il sostegno del suo accompagnatore (amico probabilmente) a salire. Un bel gesto di umanità e solidarietà che però al contempo mette in risalto certe pecche che certi servizi pubblici hanno ancora...."
Ciao Raimondo ed a presto
Daniele
Ciao Daniele,
Quello che tu hai testimoniato, Devi sapere, che a me capita spesso e da lungo tempo. Soprattutto nei Blog in cui i commenti sono moderati e che hanno al loro interno il codice capthca da digitare.
Spesso anche io non riesco proprio a commentare un post.
Fino a qualche tempo fa ho risolto usando Google Chrome. Ora invece, e di nuovo da qualche settimana, mi capita di commentare 4 o 5 volte prima che prenda il commento (ho imparato a copiare quello che scrivo visto ho preso all'inizio delle fregature pazzesche).
Sottolineo che la colpa è tutta di Blogger che come Facebook, visto l'alto numero di utenti collegati, sta lavorando nei propri server, creando tanti disagi agli utenti.
Ritornando al post,
Sai anche a me è capitato qualcosa di simile e anche parecchie volte. La dimostrazione che ancora in quest'Italia c'è tanto del buono e che mai come in questo periodo ha bisogno di essere valorizzato.
A tal proposito penso che dovrei aprire nel Blog una sezione apposita con le Good News, ovvero le buone notizie.
Grazie Daniele per la tua testimonianza, e per la tenacia che hai avuto nel volerla far arrivare al sottoscritto e a tutti noi che leggiamo questo spazio.
Grazie e a presto
Raimondo
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