Pensando che si trattasse di uno scherzo, il cliente si è allontanato dal bar senza protestare, per farvi ritorno però nel pomeriggio insieme a tre amici. Di fronte al nuovo rifiuto di un caffè, l'uomo ha chiamato i carabinieri, ai quali il gestore ha confermato l'intenzione di non voler servire i clienti nordafricani. Il titolare del bar si è detto esasperato per i continui problemi causati nel locale, frequentato da anziani e famiglie, oltre che da gruppi di immigrati. Per il responsabile del bar è scattata una sanzione amministrativa (la legge infatti permette a un esercente di non accogliere le richieste del cliente solo se è visibilmente ubriaco e molesto) e la denuncia per atti di razzismo. Ma già martedì mattina, dopo l’esplosione mediatica della vicenda, le cose sembravano tornate alla normalità. Con al bancone e ai tavolini del Crc diversi clienti magrebini intenti a sorseggiare un aperitivo o un caffè.
«Non è tornato nulla alla normalità – hanno però commentato -. Ci siamo sentiti trattare come spazzatura e non lo siamo. Non dobbiamo pagare le colpe di altri, noi siamo qui tutti i giorni da anni e siamo integrati. Facendo così si torna indietro nella storia e non in avanti, mentre sarebbe stato utile allontanare i protagonisti della rissa. Siamo offesi». «Non è razzismo, ma solo una provocazione – hanno risposto gli anziani che frequentano il circolo comunale -, non si può generalizzare. Questo bar è sempre stato ospitale”. Di “provocazione” e “segnale forte” parla pure lo stesso gestore. «Siamo noi in prima linea, l’avamposto e capiamo certe dinamiche. Non è semplice e con quello che ho fatto ho voluto dare un segnale pure alla politica».
Nicola Munaro
1 commento:
Un fatto di cronaca veramente grave e da riflettere.
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