(foto facebook - W Sardegna) |
Nelle giornate di domenica e di lunedì quasi il 60 % dei Sardi, oltre ottocentomila elettori, hanno votato contro il nucleare. Quasi il 98% di loro hanno espresso un chiaro no (votando SI) al nucleare in Sardegna, dando cosi un'immagine chiara di come sarebbero andate le cose a livello nazionale se i referendum nazionali fossero stati accorpati alle elezioni amministrative in un unico grande election day.
3 commenti:
il popolo è da una parte si sa
i poteri forti dall'altra
Sono contento per questo risultato (grazie sardi!) molto di più del resto. Ora i magnaccia dovrebbero farsi domande e trovare risposte adeguate.
Ma gli altri referendum?
E' stata una grande gioia, anche perché il risultato non era scontato. I media hanno ignorato il referendum sino a pochi giorni dal voto.
Personalmente da normale cittadino ho cercato di fare del mio meglio per informare quante persone possibili. E' andata bene, ora tocca ai referendum nazionali di giugno. Sarà una battaglia soprattutto far andar al voto anche gli elettori di centro destra che sostengono il premier sul legittimo impedimento. Sappiano questi che votare i referendum sul nucleare e sull'acqua è sacrosanto e nel loro interesse raggiungere il quorum. Se proprio vogliono accontentare Berlusca (ma dopo i risultati di ieri se vogliono possono anche punirlo andando a votare il referendum), vadano e votino i referendum dell'acqua e del nucleare, rifiutandosi di votare la scheda del legittimo impedimento. Non sarà conteggiata.
Naturalmente io voterò tutti e quattro i quesiti con un bel SI e invito tutti a fare come me!!
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