30 giugno 2011

Nuovi tagli agli insegnanti di sostegno e alunni disabili trattati da "truffatori".


Malgrado la protesta in piazza Montecitorio della scorsa settimana abbia avuto un discreto successo (con alcuni politici non hanno rimarcato ad usare quella manifestazione a loro uso e consumo, tramutandola di fatto in una loro vetrina), continuano ad arrivare pessime notizie sul fronte dei disabili italiani.
Il Governo attraverso l'ultima Finanziaria continua a stritolare lo Stato Sociale, incredibilmente continuando a criminalizzare i disabili. Vi assicuro che riportare ogni qualvolta queste notizie fa male, ma qui si continuerà a farlo. Non ci stancheremo e continueremo a lottare, denunciando quanto grave sia la situazione nel nostro paese nel campo dei diritti umani calpestati. La speranza e che quanto denunciato ripetutamente qui e su internet (ma anche dalle associazioni del settore) venga letto e condiviso da quanti ci leggono dall'estero (in modo che la nostra lotta e la nostra protesta abbia una svolta, e giunga quindi agli occhi di tutto il mondo).
L'Italia è il suo Governo sta attuando un progetto premeditato, utilizzando per per di più quelle tecniche di persuasione di massa in modo simili alle tecniche naziste (leggi il Progetto T4 lo sterminio dei disabili). Una propaganda che mira oggi come allora, a mettere sotto il tappeto i problemi reali del paese, inscenando grazie alla complicità dei media (che di fatto controllano), una netta violazione dei diritti umani. Tutti quanti noi con le parole possiamo mentire, strumentalizzare gli eventi, ma all'atto pratico rimangono i fatti di questo Governo e quanto riportato qui sotto è l'ennesimo capitolo di una vicenda grottesca, indegna per un paese civile.
Svegliati e indignati Italia! Reagisci!!

Da Studenti.it - Altri 100.000 tagli alla scuola. Ecco le misure della nuova finanziaria.
Con la nuova legge finanziaria si preannunciano nuovi tagli alla scuola, dai presidi agli insegnanti di sostegno, ma il Ministero dell'Istruzione nega che ci saranno nuove riduzioni di organico.
La Legge Finanziaria potrebbe portare nuovi tagli alla scuola pubblica. Il Ministro Giulio Tremonti, nella supermanovra economica da 44 miliardi di euro, ha previsto anche un articolo sulla "Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica". Secondo il quotidiano La Repubblica sarebbero a rischio altri 100.000 posti di lavoro. Prima di tutto, il governo vorrebbe eliminare i circoli didattici, costituiti solo da scuole materne ed elementari, dando vita ad istituti comprensivi di scuola materna, elementare e media. In questo modo, come si legge sulla Repubblica, "saranno accorpate un terzo delle 10.452 istituzioni scolastiche per ridurre il personale", risparmiando sui "posti di dirigente scolastico, di segretario e di personale amministrativo". Inoltre le piccole scuole (quelle con "meno di 500 alunni o 300 se in piccole isole o in comuni montani") avranno presidi a tempo parziale che guideranno due istituti; saranno bloccati gli stipendi di insegnanti, amministrativi, tecnici e ausiliari per 3 anni e potranno non essere confermati 30.000 insegnanti di sostegno a contratto.
C'è il rischio che il concorso per 2.386 posti di dirigente scolastico, annunciato dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ma non ancora bandito, possa essere annullato. Se i tagli ai dirigenti scolastici, infatti, saranno confermati, non ci sarà motivo di nominare nuovi presidi. Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, secondo la normativa, "la scuola provvede ad assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe". Quindi gli studenti disabili potrebbero essere seguiti anche dai normali insegnanti, senza bisogno di assegnare alle classi docenti specializzati. Per far questo sarà comunque necessario "formare tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili".
Il Ministero dell'Istruzione vuole ridimensionare l'allarme lanciato dai quotidiani e, in un comunicato stampa ufficiale sui tagli alla scuola, si legge: "Al momento nessun taglio agli organici della scuola, ai fondi per l’università e sui finanziamenti alla ricerca è previsto nella manovra economica attualmente in discussione che sarà presentata in Consiglio dei ministri". Ma il fatto che nel comunicato venga scritto "al momento" è preoccupante.
Dal Ministero arriva anche una risposta al possibile tagli degli insegnanti di sostegno: "Le interpretazioni di alcuni organi di stampa secondo cui la manovra determinerebbe una riduzione della spesa per gli studenti disabili sono totalmente prive di fondamento. La manovra si limita a definire i seguenti aspetti:
- E’ confermato, come stabilito dal governo di centrosinistra, il rapporto di un insegnante ogni due studenti disabili. Tuttavia, in caso di bisogno, viene concessa una deroga a questa norma, così come disposto dalla Corte Costituzionale. Si tratta dunque di un provvedimento reso indispensabile dopo la sentenza, che non toglie, ma garantisce nuovi servizi.
- Più rigore nella certificazione della disabilità da parte delle Asl. Verrà inserito un membro dell’Inps nelle commissioni per la certificazione. In passato si sono definite disabilità in maniera disinvolta e non corretta".

Da Giornalettismo.com - “Disabili a scuola? Potrebbero essere truffatori, mandiamo gli agenti a controllare!”
La Gelmini e Tremonti presentano un comma nella manovra che stabilisce l’invio di ispettori nelle commissioni che devono certificare l’handicap dei bambini per avere l’insegnante di sostegno.
E’ l’ennesima genialata del ministro Giulio Tremonti, uno che con idee come questa ci sta impedendo di fare la fine della Grecia. E pazienza se magari in cambio facciamo quella della Spagna di Franco o del Cile di Pinochet. E la notizia la riporta Franco Bechis su Libero, con un titolo davvero significativo: “Trattano da nemici chi li ha votati”. Mica solo quelli, verrebbe soltanto da aggiungere:
Basta un comma su tutti per fare comprendere dove anche questa volta cascherà la manovra che questa sera il consiglio dei ministri sarà chiamato ad approvare. È il comma numero sei del capitolo sulla razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica. Stabilisce una cosa sola: l’invio di agenti speciali del governo (in questo caso dirigenti Inps) nelle commissionimediche che devono certificare l’esistenza di un handicap dei bambini per dare loro diritto a un insegnante di sostegno. La misura l’ha inserita Giulio Tremonti all’interno di un ulteriore piano di risparmi (e congelamento di spesa) sulla scuola. Ed è stata difesa ieri dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini con un ardore che sarebbe stato degno di migliore causa: «In passato si sono definite disabilità in maniera disinvolta e non corretta».
Prendersela con la disabilità? E’ come identificare i bambini con i falsi invalidi:
Non so se i ministri di questo governo sanno quello che fanno e magari anche quello che dicono. Succede che in politica ci si riempia la bocca di slogan,epoi siperda il senso della realtà. Così soprappensiero Tremonti e la Gelmini hanno identificato i bambini con handicap gravi e le loro famiglie a dei falsi invalidi da prendere a pedate nel sedere. Vorrei che loro mi citassero non decine, ma un solo caso di una famiglia che abbia fregato lo stato sull’handicap del proprio figlio non per avere indennità o chissà quale altro finanziamento, ma semplicemente per avere diritto a un insegnante di sostegno a scuola. Conoscono la vergogna, lo strazio, la difficoltà anche solo di segnalare alla scuola un handicap di un proprio figlio che non sia evidente e inutile da confessare?
Evidentemente sono così fortunati da poter rispondere di no alla domanda:
Se solo ne avesse la possibilità qualunque genitore – padre o madre – eviterebbe l’umiliazione del giudizio di quella commissione medica. Che senso ha mandare lì i propri giannizzeri a controllare che non freghino sull’handicap dei figli? Questo è un insulto non a quelle famiglie. Ma a tutti gli italiani. È un piccolo comma di questa manovra, ma purtroppo è lo specchio di un atteggiamento più volte visto in questi anni al ministero dell’Economia e che rischia di essere la malattia vera di questo governo: quella di considerare gli italiani non la risorsa principale di un popolo e della crescita del paese, ma un branco di furbi e furbastri a cuidare una sonora lezione. E quando un popolo diventa il nemico di una classe politica al governo, si è persa davvero ogni bussola.

2 commenti:

Ambra ha detto...

Leggo e allibisco!!

Anonimo ha detto...

sono dei luridi schifosi: pensa che shock provocheranno a quei bambini!