(immagine da telegraph.co.uk) |
Ventenne spagnolo operato a luglio da Pedro Cavadas, il «Dottor Miracolo»: mai nessuno aveva osato tanto
MILANO - Un ventenne spagnolo è stato sottoposto il 10 luglio scorso al trapianto di entrambe le gambe, primo trapianto del genere in tutto il mondo. Ora il ragazzo, la cui identità è rimasta segreta per questioni di privacy, sta registrando le prime reazioni motorie. La prima volta che muove le ginocchia, il primo bagno nella piscina del La Fe Hospital di Valencia, i primi timidi movimenti, le prime speranze di poter tornare a camminare o forse anche a correre. Nonostante gli specialisti continuino a sottolineare che il recupero sia all’incirca al 50 per cento delle funzioni originarie.
L’INTERVENTO - L'operazione è durata quattordici ore ed è stata condotta da un team di cinquanta medici guidati dallo spagnolo Pedro Cavadas-Rodriguez, celebre chirurgo che opera nella ricostruzione microchirurgica dal 1994. Prima le ossa, poi i tendini, le arterie e infine i nervi: pezzo dopo pezzo, elemento dopo elemento, due gambe nuove sono state attaccate al corpo del giovane. Cavadas di recente ha dichiarato che il decorso post-operatorio sta procedendo molto bene, ma anche che saranno necessari diversi mesi prima che il giovane possa riprendere a camminare senza sostegni.
LA RIABILITAZIONE - In effetti bisogna tenere conto di tutte le incognite di un intervento così pionieristico, anche se il bilancio può già dirsi positivo. La riabilitazione è simile a quella prevista per gli arti superiori, con l’unica e significativa eccezione che gli arti inferiori devono poi poter sopportare l’intero peso corporeo. Il monitoraggio dei nervi e dei muscoli è continuo e la riattivazione delle terminazioni nervose è seguita passo dopo passo. Il giovane uomo aveva subito un’amputazione delle gambe sopra il ginocchio in seguito a un gravissimo incidente che ne aveva determinato l’assoluta impossibilità di recupero. L’unica alternativa alla sedia a rotelle è stata da subito il trapianto di entrambe le gambe. Ma nel mondo la microchirurgia ancora non aveva osato così tanto.
IL DOTTOR MIRACOLO - Il dottor Pedro Cavadas non è certo nuovo a queste imprese e aveva dichiarato al quotidiano britannico Independent di essere pronto a realizzare un trapianto di entrambi gli arti inferiori. È stato il primo in Spagna, e il secondo al mondo, a effettuare, su una donna colombiana, il trapianto di entrambi gli arti superiori nel mese di ottobre 2008. E nel 2009 si è cimentato con l’ottavo trapianto facciale nel mondo (primo in Spagna), ma il primo a includere la lingua e l’osso della mascella inferiore. In Africa, Paese che frequenta spesso e dove ha creato una fondazione nel 2003 (la Fondazione Cavadas), lo chiamano «Dottor Miracolo». La sua è anche una storia di sofferenza. Cresciuto tra gli agi, a un certo punto perde il fratello in un incidente durante un viaggio in Kenya. Si innamora dell’Africa, rinuncia al lusso e vende le sue macchine sportive. Cambia la propria prospettiva di vita e mette le sue abilità e il suo talento al servizio dei bisognosi. Con la sua Fondazione si dedica alle persone che hanno subito ferite da arma da fuoco e machete e non hanno accesso ai medicinali. A loro e ai tanti casi che ha già affrontato nel mondo Cavadas regala il suo talento. E le sue mani preziose.
Emanuela Di Pasqua
La versione originale di questo articolo è presente sul sito http://www.corriere.it/
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