02 gennaio 2012

Sclerosi Multipla: Perchè la Regione Sardegna blocca la sperimentazione del metodo Zamboni?

I pazienti sardi con sclerosi multipla (la Regione italiana maggiormente colpita da questa terribile malattia, gravemente invalidante, con esordio prevalente tra i 20 e i 40 anni e dunque nel pieno delle loro attività) hanno ricevuto dalla Regione Sardegna negli ultimi giorni del 2011 un brutto regalo di fine anno, vero e proprio fulmine a ciel sereno.

Si è appreso infatti che con determina 11407/1627 del 27 dicembre 2011 il Centro Regionale di Programmazione ha ritenuto “non idoneo” il progetto presentato dal prof. Giovanni Battista Meloni dell’Università di Sassari intitolato “Studio controllato e randomizzato in doppio cieco per la valutazione dell’efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla con disabilità compresa fra 2 e 6 nella scala EDSS di Kurtzke”.

Questa incredibile decisione, che ha gettato nello sconforto molti malati di SM sardi con le loro famiglie, fa purtroppo seguito anche all’intervento del consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Solinas e della presidente regionale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) Paola Manconi che poche settimane prima si erano duramente opposti alla concessione di finanziamenti a favore della sperimentazione del metodo Zamboni in Sardegna, tesi evidentemente poi accolte dalla Regione.

Da un’analisi più approndita la scelta della Regione Sardegna appare quanto meno “discutibile”:
L’area 13 (tender) Sclerosi Multipla, come da schema ufficiale della Regione Sardegna, era la Sclerosi Multipla col progetto: “Studio controllato e randomizzato in doppio cieco per la valutazione dell’efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla con disabilità compresa fra 2 e 6 nella scala EDSS di Kurtzke”.
Per ogni area, solo uno il progetto finanziabile (art. 13 del Bando).
Alla prima pubblicazione dei progetti ammissibili, per l’area della Sclerosi Multipla, compare in questa fase anche un progetto così denominato: “Attività fisica adattata nella Sclerosi Multipla in Sardegna” del Prof. Alberto Concu, l’altro invece rispecchia fedelmente quanto espresso come tema nello stesso Bando e cioè quello del Prof. Meloni: “Studio controllato e randomizzato in doppio cieco per la valutazione dell’efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla con disabilità compresa fra 2 e 6 nella scala EDSS di Kurtzke”.

Sarebbe interessante capire come mai alla fine sia risultato idoneo e finanziato, in termini di merito, il progetto, che per quanto sia importante l’attività fisica nella sclerosi multipla, non compariva in fase iniziale nel tema del tender 13, quello sul “Trattamento Endovascolare della CCSVI in pazienti con SM……”.

Un’altra domanda sorge spontanea: come mai proprio la Regione Sardegna non vuole sperimentare il cosiddetto Metodo Zamboni?

La versione originale di questo articolo è presente sul sito http://mediterranews.org

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