25 gennaio 2012
Non guardate il dito, guardate la Luna
E tenete la mano sul portafoglio. Perché questo 2012, anche lasciando stare i Maya, preannuncia grosse sorprese. Qui vi espongo alcune cifre, che sembrano spiegare bene cos’è il dito e cos’è la Luna. Il dito siamo noi, l’Europa. Che è stata appena bombardata. Gli stormi di bombardieri della Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch hanno appena affondato la Grecia e colpito altri sette paesi europei: Francia, Italia, Austria, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia.
Lesionata l’Ungheria, che sta per affondare anche se è fuori dall’Euro.
Tutti guardano il dito e pensano: ahinoi, stiamo affondando tutti! I bond greci a un anno, alla fine di luglio erano comprati e venduti al tasso d’interesse del 40%. Adesso gli stessi richiedono il pagamento di un interesse del 396%. Addio Grecia. I possessori dei titoli del debito privato greco, nel frattempo, alla chetichella, li hanno venduti quasi tutti agli hedge funds, i cui proprietari sono gli avventurieri irrintracciabili con sedi nei paradisi fiscali protetti da Londra. Ogni negoziato con loro è praticamente impossibile. La Grecia è fallita.
Gli altri europei sono stati messi in fila allo stesso sportello fallimentare. Anche la Francia affonda. L’asse franco-tedesco si rompe per decisioni prese oltre Atlantico. Si salvi chi può! Probabilmente è vero.
Ma sarebbe utile dare un’occhiata ai bombardieri. Che hanno preso il volo da Wall Street e Londra. E lassù stanno peggio. Il Governo Federale degli Stati Uniti deve chiedere un nuovo prestito di 6,2 trilioni di dollari prima della fine del mandato di Barack Obama. Il debito americano è aumentato di 15 volte negli ultimi trent’anni. So bene che Washington si stampa i dollari che vuole. Ma questo debito aumenta, ogni anno di un trilione di dollari. Cioè mille miliardi. La barca Usa naviga in acque torbide, dove – se si fa la somma di tutti i debiti, pubblici, privati, delle imprese – ogni famiglia americana deve pagare un debito medio di 683.000 dollari.
Non reggerà a lungo. Forse non regge più neppure per tutto il 2012. Segnali di scricchiolio sono molti. Il più grosso, e visibile, è che i possessori di certificati di credito del tesoro americano (stranieri, chi saranno? E in quali monete li stanno scambiando?) stanno cominciando a vendere il debito americano su tutte le piazze. Poco per volta, è vero. Ma quel poco comincia a vedersi. Nelle ultime sei settimane sono stati venduti ben 85 miliardi di dollari di quel debito. Non si era mai verificato un evento del genere nell’era della globalizzazione.
Resta da vedere se, e quando, i bombardieri della squadriglia Standard & Poor’s sia alzeranno per bombardare questo debito. E quanto costerà, di interessi, al Tesoro americano.
Non se ne esce. O, forse, se ne esce con una grossa guerra, in cui un’Europa in ginocchio sarà trascinata per i capelli. Ecco, guardate la Luna. Probabilmente ci vedrete, rispecchiate in trasparenza, Damasco e Teheran.
Fonte: www.giuliettochiesa.it
Letto su http://ilsole24h.blogspot.com/
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1 commento:
"Credo che questo sia solo l'inizio di una fase di protesta molto diffusa, perché il peso della crisi si sta riversando velocemente su larghe masse di popolazione, che sono del tutto impreparate a reggerlo. Dunque, trovo del tutto logico e normale che la gente reagisca tentando di difendersi. Il vero nodo, in questa situazione, è l'assenza di una forza di opposizione capace di organizzare queste proteste: se questa rivolta non viene guidata, se non ha obiettivi chiari da perseguire, rischia di produrre solo ulteriori disordini. Ci sono già persone senza scrupoli che intendono orientarla secondo i propri interessi".
da "La protesta diventerà distruttiva" di Giulietto Chiesa
http://www.giuliettochiesa.it/articoli/item/2592-la-protesta-diventera-distruttiva.html
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