30 gennaio 2012

Sanità, Stefano disabile ha il diritto di respirare

Arborea - Dopo i 65 anni, si stacca l'ossigeno. La legge taglia gli aiuti: per un disabile grave significa, in un certo qual modo, fare la stessa fine che gli spartani riservavano ai neonati malati: la rupe del Taigeto. Stefano Riello è down con più di 65 anni: un miracolo impensabile fino a qualche tempo fa, ma costruito giorno dopo giorno grazie alle cure dei familiari. Della mamma, soprattutto, che oggi a 102 anni è costretta anche lei a stare in un lettino come suo figlio, paralizzato da un ictus. Da quattro anni Stefano vive collegato a una macchina che lo fa respirare. «I suoi polmoni non ce la fanno più, ma vive con amorevoli cure, non si lamenta e i suoi occhi che vedono poco percepiscono l'amore di cui è circondato», dice la sorella Lucia. Stefano, amico di tante generazioni di ragazzi, ha goduto dei benefici della 162. Ora il taglio che lo condanna. La storia di Stefano è vicina a quella di un'altra malata di Arborea, Luigia, e di tanti disabili sardi. Una legge che nell'ultimo anno, grazie all'assessorato alla Sanità è stata notevolmente migliorata. Ma non basta.


29 gennaio 2012 - Fonte Unione Sarda

1 commento:

Marina ha detto...

inaccettabile!!!!!!!!!!!! conosco la disabilità di un figlio da 38 anni e mi ribello a questo stato di cose ogni giorno .
questa la mia protesta del giorno
https://www.facebook.com/profile.php?id=1522401483&ref=ffa#!/pages/Egregio-Presidente-Le-restituisco-la-Tessera-Elettorale/177163002388032