16 aprile 2013

Test su staminali contro il Parkinson


E' partita a Milano, nel Centro Parkinson degli Istituti clinici di perfezionamento (Icp), una sperimentazione basata su cellule staminali prelevate dal midollo osseo dei pazienti, per trattare una grave forma di morbo di Parkinson chiamata paralisi sopranucleare progressiva (psp) per la quale al momento non ci sono terapie. Si tratta della prima sperimentazione mondiale con staminali per questa grave patologia.

Fase sperimentale - La paralisi sopranucleare progressiva rappresenta il 2,8% delle malattie neurologiche simili al Parkinson, ma presenta fin dall'esordio sintomi e limitazioni gravi per il paziente, che muore nell'arco di 10 anni. Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson, spiega: "Dopo un lungo iter burocratico, nel 2012 l'Istituto superiore della sanità ci ha autorizzato a partire con la prima fase della sperimentazione su cinque pazienti. Finora ne abbiamo già trattati due e contiamo di terminare presto anche con gli altri tre".
L'esperto spiega che, dopo aver fatto un prelievo dal midollo osseo dei pazienti, vengono isolate "le cellule staminali, che vengono trattate e fatte moltiplicare presso la cell factory di Milano. Poi le infondiamo tramite un catetere che dall'arteria femorale viene spinto alle arterie che portano il sangue al cervello. Speriamo così che le staminali possano prolungare la sopravvivenza dei neuroni colpiti dalla malattia, rallentandone il decorso e riducendo i sintomi".

A questa prima fase ne seguirà una seconda su 20 pazienti, in doppio cieco, suddivisi in due gruppi ed alternativamente trattati per sei mesi con le staminali e altri sei mesi con un placebo. Pezzoli conclude: "Per procedere a questa seconda fase servono finanziamenti. Finora tutti gli oneri economici, cioè 30mila euro a paziente, sono supportati dalla Fondazione Grigioni, a cui invitiamo a devolvere il 5x1000. Questa sperimentazione apre nuove prospettive per il trattamento di tutte le malattie neurodegenerative".

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