19 settembre 2011

Scuola, aumentano i disabili



In aumento i disabili in classe 

È un dato in costante crescita quello relativo al numero di alunni disabili nelle scuole italiane. Dai 138.600 dell’anno scolastico 2001/02 si è passati ai 178.200 del 2005/06, fino ai 200 mila del 2009/10, con un “balzo”, nell’arco di un decennio di 62 mila unità (+45%).
Numeri, questi, solo in apparente contrasto con quelli diffusi lo scorso mese di gennaio dall’Istat, che riferiva di 130 mila studenti disabili: la stima, infatti, riguardava solo le scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non statali.
I dati presentati dal rapporto “Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte”, redatto da Associazione Treelle, Caritas Italiana e Fondazione Giovanni Agnelli (edizioni Erikson), sono invece relativi alle scuole di ogni ordine e grado.
Cresce l’incidenza percentuale rispetto al totale degli studenti passata dall’1,59% del 2001/02 al 2% del 2005/06, fino al 2,24% dell’ultimo anno. Questa è comunque più evidente nella scuola secondaria di 1° grado, dove tocca il 3,3%. L’incremento più consistente, in termini assoluti, interessa invece le secondarie di 2° grado (+118%). E questo a causa della “tendenza a trattenere più a lungo all’interno del sistema scolastico i ragazzi con disabilità”.
Le ragioni sono varie: l’innalzamento dell’obbligo formativo, che ha inciso maggiormente sui ragazzi a rischio di fuoriuscita dal sistema dopo la licenza media, l’aumento delle ripetente e la carenza, soprattutto in alcune regioni, di servizi di formazione e inserimento lavorativo.
Quanto alle tipologie di disabilità presenti nelle classi italiane, dall’anno scolastico 2009/10 il Miur ha reso più articolata la rilevazione, con un passaggio da 3 a 5 categorie. Così, i circa 190 mila casi di disabilità “psicofisiche” sono ora suddivisi in “intellettive” (circa 135 mila), “motorie” (quasi 12 mila) e “altre” (oltre 43 mila).
Sono poi 3.748 gli alunni con disabilità visiva e 6.769 quelli con disabilità uditiva. Ultime considerazioni. Sempre di più gli stranieri: per loro problemi doppi. E resta vivo il rischio abbandono.

ANTONIO BONDAVALLI
Fonte: Messaggero Veneto – 16 settembre 2011

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