(Foto di Alessandra Chergia) |
Katiuscia Ariu, malata di Sla e partita in Thailandia per sottoporsi a un cura con le cellule staminali vietate in Italia, sta decisamente meglio. Il medico del 118 Corrado Casula e l'infermiere Paolo Virdis, volontari, l'hanno assistita nel viaggio di ritorno.
«Katiuscia sta decisamente meglio: ha cominciato a muovere le braccia e la bocca e questo ci fa ben sperare». Al rientro dopo oltre due mesi trascorsi a Bangkok, Massimo Cuccu è ottimista: è convinto che la terapia somministrata alla moglie Katiuscia Ariu, 35 anni malata di Sla, consentirà alla giovane donna di stare ancora meglio. Katiuscia, il marito e il fratello Gianluca, con l'assistenza del medico del 118 Corrado Casula e dell'infermiere Paolo Virdis, sono tornati ieri intorno alle 13.30 all'ospedale San Martino.
IL VIAGGIO Lo scorso aprile la coppia di Mogoro aveva deciso di tentare questa speciale cura con le cellule staminali per combattere la malattia che da qualche mese aveva colpito Katiuscia. «Abbiamo parlato con alcune persone che hanno già fatto questa cura in Thailandia con risultati positivi. Ci ha motivato a seguire la loro esperienza», aveva raccontato Massimo Cuccu. Gli ostacoli erano legati alle spese: erano necessari 45 mila euro che nel giro di un paio di mesi sono stati raccolti grazie alla solidarietà di tanti.
Giovedì 08 settembre 2011
La versione integrale di questo articolo è disponibile sul sito http://www.unionesarda.it/
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