03 ottobre 2012

I 32 Disabili salvati dal racket a Milano ora vogliono una prospettiva di vita


I 32 disabili tenuti in schiavitù e costretti a chiedere l'elemosima per le strade di Milano da una banda di malavitosi romeni (anche se si pensa che la banda sia composta da elementi di varia nazionalità), liberati qualche giorno fa dalla Polizia di Milano, ora stanno bene e si trovano in un Centro della Protezione Civile del capoluogo lombardo. I protagonisti di questa terribile vicenda (disabili con handicap fisico e mentale) hanno dai 20 ai 75 anni e sono stati "prelevati" dalle loro misere case in Romania con la promessa di un lavoro "normale". Invece, la banda criminale li ha portati a Milano e li ha costretti a chiedere l'elemosina per strada, senza contare il fatto di come venivano trattati e tenuti questi poveri cristi (gurda il video). "È un evento di una tragicità inimmaginabile, perché lo schiavismo sfruttava un gesto che è positivo, solidale: fare la carità. È un fatto che merita una profonda riflessione". E' questo il commento di don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità - Se sono stati salvati o meno dipende da quello che accadrà ora. In questo momento si trovano al centro della Protezione civile di via Barzagli, ma non ci vogliono stare. Vogliono avere una prospettiva di vita e non restare in un istituto, bisogna tenerne conto" (fonte SuperAbile.it) ha aggiunto Don Virginio Colmegna. Davvero non c'è nient'altro da aggiungere, se non sperare che questa vicenda abbia davvero un lieto fine e che si riesca a dare un futuro dignitoso a queste persone. Persone sicuramente molto provate da una vicenda incredibile e molto dolorosa.


immagine trentinolibero.it
video crimeblog.it

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